Abbiamo visto come la passata con corse a W costituisca uno dei metodi più efficaci per l’approssimazione della parabola a partire dalla superficie sferica.
Esaminiamo alcune varianti di questa tecnica per accentuare o diminuire l’effetto della lavorazione in alcuni settori della superficie.
La corsa a W presuppone uno spostamento costante e lineare , ortogonale alla direzione della corsa.
Possiamo variare l’intensità della velocità di questo spostamento laterale per concentrare un numero di corse più elevato in una zona della nostra superficie. tale incremento di velocità dovrà essere simmetrico, avremo quindi una velocità crescente ( o decrescente ) a partire dal bordo fino al centro dello specchio e viceversa dal centro al bordo opposto a quello di partenza.
Di seguito, alcune tecniche che utilizzano questo metodo riferendoci sempre a queste modalità di impostazione:
- Utensile realizzato con interfaccia di patina di pece.
- pressione leggera localizzata al centro.( questo è molto importante in quanto una pressione elevata può modificare radicalmente l’effetto delle passate portando anche a risultati opposti a quelli attesi )
- perfetto adattamento tra le superfici a contatto
- patina in ottimo stato operativo ( durezza, canali, ecc )
METODO A PIENO DIAMETRO CORSE CONCENTRATE AL BORDO
La passata con corse a W viene effettuata con le stesse modalità descritte nell’articolo dedicato, quello che andiamo a variare è infatti solo la velocità dello spostamento laterale che non è più costante.
Agiremo quindi partendo da un bordo con una velocità iniziale di spostamento laterale dell’utensile molto bassa, le prime passate dovranno essere quasi completamente tangenziali ed aumenteremo la velocità dello spostamento fino a raggiungere il centro dello specchio, poi effettueremo lo stesso numero di corse con velocità laterale decrescente fino al raggiungimento del bordo opposto.
Come si vede dalla figura l’effetto sulla traiettoria è quello di aumentare l’espansione della W fino a metà percorso per poi contrarla.
n.b. la velocità delle corse in “avanti e dietro” rimane la stessa , la variazione riguarda unicamente lo spostamento laterale dell’utensile.
SPECCHIO SOTTO:
applichiamo questa passata a W “modificata” in modalità specchio sotto, ci permetterà di agire con più efficacia sulla corona circolare esterna dello specchio, può essere utile nei casi in cui si sta procedendo nella parabolizzazione, ma il bordo dello specchio tende a rimanere sferico, o se si vuole aggredire un bordo rialzato senza tuttavia modificare eccessivamente l’andamento parabolico della superficie.
SPECCHIO SOPRA :
In questo caso è facile rendersi conto che la maggiore efficacia sarà distribuita nelle zone centrali dello specchio, infatti nel momento in cui sono a contatto con il bordo si sviluppa la maggiore pressione e reazione dell’utensile per unità di superficie. può essere utile nei casi in cui si sta procedendo con la parabolizzazione ma il centro rimane “piatto” oppure in presenza di una “collina” centrale.
Da notare che la variazione della velocità dello spostamento laterale può essere ulteriormente aumentata per “forzare” l’approfondimento del centro. Se per ipotesi dovessimo aumentarla fino al limite di uno spostamento “istantaneo” ci rimoveremo nel caso della passata cordale che, come abbiamo visto agisce quasi esclusivamente al centro dello specchio, massimizzando lo scavo ma penalizzando la regolarità della forma.
Possiamo quindi dire che, nella passata a W, quanto più acceleriamo la velocità dello spostamento laterale tanto più penalizziamo la regolarità della forma ( in questo caso parabolica ) a beneficio di una maggiore azione in alcune zone dello specchio.
METODO A PIENO DIAMETRO CORSE CONCENTRATE AL CENTRO
possiamo invertire la modalità di esecuzione dello spostamento laterale iniziando con uno spostamento decrescente in velocità fino al centro dello specchio e poi crescente fino al bordo opposto.
In questo modo avremo che le corse saranno concentrate nella zona centrale dello specchio accentuando quella che è la naturale azione della passata a W.
SPECCHIO SOTTO:
di norma poco utilizzata salvo casi particolari in cui si vuole ridurre “l’apertura ” della parabola o della sfera.
SPECCHIO SOPRA:
In questo caso le corse lunghe della passata a w intensificate come numero nei passaggi centro su centro avranno un maggior effetto nella periferia dello specchio. E’ quindi utile nei casi in cui si voglia agire su di un bordo rialzato o in fase di parabolizzazione per “tirare giù” la periferia dello specchio e quindi della sfera di origine.
Da notare che l’eccessiva ripetizione di corse lunghe e centrali genera molto facilmente bordo ribattuto, il quale è una limitata zona deformata a ridosso del bordo dello specchio la cui curvatura tende a diminuire in modo eccessivo e repentino.
Vale anche la pena evidenziare come questo sia uno dei casi in cui agendo sulla intensità della pressione applicata, si generano risultati opposti a quelli ottenibili con pressione leggera. Applicando infatti una notevole pressione al centro, in combinazione con le corse lunghe, avremo un approfondimento del centro anziché della periferia, e aumenteremo nel contempo anche la probabilità di generare bordo ribattuto.
METODO A SUB-DIAMETRO CORSE CONCENTRATE AL CENTRO.
In questa modalità possiamo solo agire con specchio sotto e utensile sopra.
l’esecuzione della tecnica è uguale a quella descritta per le corse a W con sub-diametro, infatti anche in questo caso, l’unico parametro che andremo a modificare è quello relativo alla velocità dello spostamento laterale.
Agiremo quindi come nel caso precedente del pieno diametro: partendo da un bordo con una velocità iniziale di spostamento laterale dell’utensile più elevata, diminuiremo la velocità dello spostamento fino a raggiungere il centro dello specchio, poi effettueremo lo stesso numero di corse con velocità laterale crescente fino al raggiungimento del bordo opposto
l’effetto generato sarà quello di un approfondimento del centro molto più marcato rispetto alla normale passata a W con sub-diametro, inoltre diventa fondamentale la scelta del diametro dell’utensile, i migliori risultati si ottengono con utensili intorno al 40-50% del diametro specchio
Tuttavia un eccessivo utilizzo di questa tecnica porta a degli “effetti collaterali”. Supponiamo infatti di utilizzare un sub-diametro al 50%, e di eseguire le corse a W con la modalità descritta e cioè, diminuendo la velocità di spostamento laterale per concentrare un maggior numero di corse sul centro dello specchio.
La tendenza del sub-diametro, in questo caso, sarà quella di approfondire il centro ma nello stesso tempo quella di generare una zona centrale sferica con estensione di poco inferiore a quella del sub-diametro. Questo è deducibile anche dal fatto che ci sarà una zona dello specchio che, a differenza delle altre, sarà sempre a contatto con l’utensile da cui, per definizione, si genera una forma sferica.
Vedremo in altri articoli come sia possibile ovviare a questi inconvenienti mediante modifiche alla forma della patina negli utensili a sub-diametro.