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26 Luglio 2017 alle 15:19 in risposta a: Utensile per sbozzatura, pieno diametro o inferiore? #10180
Ma quindi scusa, il secondo metodo come fa a funzionare? (non mi apre il link, dopo provo da casa). I dischi hanno la parte diamantata solo sul bordo… Il primo metodo con la flangia lo avevo visto ma non mi ispira molto… Con un utensile sub diametro come cambierebbe la tipologia di passata per la fase di sbozzatura?
In realtà la base con la zavorra dentro, ad esempio mattoni, si adatta al pavimento e non ha nessun minimo movimento… Con dei feltrini sparsi qua nelle mattonelle di casa è perfetto. Tuttavia potrei anche mettere dei piedini ma al momento non ne sento la necessità.
In che senso?
Beh comunque credo che in fututo potrei valutare la cosa visto che a livello software, elettronico e meccanico non avrei particolari problemi a fare qualche esperimento
Magari unendo il tutto con le vostre conoscenze potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante no?
Ora mi concentrerò sul mio blank e sulla sua lavorazione manuale e propedeutica, ma di sta cosa ne riparleremo…Si potrebbe creare il positivo con una stampante 3d, poi fare il negativo in gesso e successivamente riempirlo con polvere di vetro…
Ciao Nicola, benvenuto! E buon lavoro!
Ottimo, ci do subito un’occhiata. Invece la pece che mi inviano è segnata come “Pitch 26°”, è corretta?
Massimo il blank è di borofloat 33 ma non credo proprio sia ricotto. Il problema del vetro come utensile è che mi costa veramente tanto. Non ho nessuna intenzione di pagare 85 euro per un blank di calcio sodico da 19mm senza neanche i bordi lavorati. I prezzi che trovo sono quelli, nelle vetrerie della mia zona manco mi considerano per lavorazioni simili. Se sono vetrerie industriali non si confondono neppure per un disco da 30cm, se sono vetrerie comuni non lo hanno nemmeno e devono ordinarlo o te lo tagliano male e lo paghi comunque uno sproposito. Non è per i soldi in se ma mi scoccia proprio farmi fregare… Pagare un vetro calcio sodico quasi quanto un blank da 25mm di borosilicato mi sembra una truffa.
L’unico difetto (se cosi possiamo chiamarlo) che posso trovarci, da semplice lettore dell’articolo di BARTolomei Mirco sul dimensionamento di eventuali baffles e paraluce, riguarda la necessità in caso di struttura truss accorciata, di mettere un paraluce più lungo, cosi come in caso di tubo monolitico accorciato risulterebbe necessario aggiungere protezione visto che l’oculare non sarebbe più parallelo all’orizzonte ma direzionato con un angolo ben maggiore.
Questa mi sembra proprio una buona soluzione per sfruttare una focale maggiore! Da quello che scrivi non paiono esserci problemi ottici o meccanici. Allora mi chiedo, come mai non viene utilizzata commercialmente questa soluzione?
Alla fine poi ho preso un blank da 300mm e 25 di spessore di vetro borofloat 33, quindi dovrò farmi gli utensili… Il mio dubbio rimane per l’appunto la focale. Ero ormai sicuro di fare un f5 ma forse un f6 non sarebbe una brutta scelta, mi permetterebbe più ingrandimenti se decidessi di fare anche un po’ di planetario. E sul deep non mi cambierebbe nulla. Indeciso.Grazie, lo leggerei volentieri… ho visto in effetti le immagini di forme differenti di supporto che minimizzano questo effetto. Ad ogni modo, l’esperimento del vetro potrebbe funzionare o a tuo avviso potrebbe dare problemi?
Ecco, una cosa OT, studiando l’ostruzione dovuta al secondario e al suo supporto ho notato che il problema principale non sta tanto nella riduzione della luce quanto nella rifrazione della stessa soprattutto sullo spider che genera quelle croci di luce sull’immagine. Stavo pensando, ma se al posto dello spider o di altri accrocchi, per sorreggere il secondario, usassi un disco di vetro con ottima trasparenza, ottima spianatura, di pochi mm di spessore e l’ausilio di un paraluce per evitare fonti di luce provenienti fuori dal campo dell’ottica, a quali problemi potrei andare in contro?
Ok, quindi si può affermare che, togliendo le necessità dell’osservatore, in visuale, uno strumento a focale maggiore sarebbe uno strumento oggettivamente preferibile ma che soggettivamente può non esserlo per x fattori. Per semplificare, se uno non ha bisogno di campi molto aperti o di geometrie particolari da dover rispettare, non ha alcun senso puntare a focali veloci.
Chiaro che per i grossi diametri diventa un obbligo stare bassi… fare un dob da 60cm f7 diventerebbe geometricamente un pò problematico
Tuttavia ho notato che cambia un valore cambiando la focale, a parità di altre condizioni. Mentre la risoluzione angolare rimane la stessa, il calcolo della risoluzione lineare da un valore maggiore con la focale più bassa. Come mai? Sono cose riscontrabili visivamente? -
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