Risposte nei forum create
-
AutorePost
-
Quando inizia ad essere un pochino più asciutta i fischi li fa quando ruoto su se stesso lo specchio, quando faccio avanti e indietro no. Per il resto ci siamo. Tengo ben smussati i bordi dell’utensile, lavoro un 40 minuti e poi presso per 10 minuti, quando le microfaccettature iniziano a chiudersi le riapro e ne approfitto per rifilare anche i canali.
Quando le linee saranno perfettamente dritte ad ogni distanza focale passerò alla parabolizzazione. Ma la figura di riferimento, presa dai software di test del Ronchi, può essere presa a qualsiasi distanza focale vero? Poi nella realtà bisogna andare cercare di ottenere la stessa immagine spostandosi alla distanza giusta… Poi una volta ottenuta l’immagine corretta passerei ad affinarla abbandonando il Ronchi in favore di Foucault, è la strada giusta?
Ora la cosa a cui devo stare attento è quella di non cascare nella trappola del TDE!No Massimo, a dire il vero le immagini le ho fatte con il 125 lpi quindi attorno alle 5 linee/mm perchè con il 200lpi non vedevo bene la separazione tra le linee. Comunque stasera finisco di aprire i canali all’utensile nuovo, poi pressatura a caldo, ripressatura a freddo dopo un pò e si riparte. Incrociamo le dita!
P.S. Ieri l’altro mi hanno dato un inutilizzato e impolverato Skywatcher 150/1200 montato su una EQ3 non motorizzata, ho smontato gli specchi che erano coperti da uno spesso strato di polvere, li ho messi in una bacinella con acqua distillata, detersivo neutro e cotone galleggiante a sfiorarne la superficie ed è venuto perfetto! rimontato e collimato ieri sera sono riuscito a vedere Andromeda (beh, a vedere un alone biancastro con un nucleo più luminoso), le Pleiadi e la luna. Se un 150 cosi scarso con un oculare solo (10mm) riesce comunque a dare qualche piccola soddisfazione, con il 300mm e un parco oculari degno penso proprio che ci passerò le ore!
Avevo visto quel video Giulio, secondo me però diventa difficile riscaldare in maniera omogenea la corona. La mia poca esperienza non mi consente di sbilanciarmi però, così a sensazione, guardando alcuni mega difetti visibili nei Ronchi Test di altri grattatori che vengono comunque sistemati nella fase di lucidatura, spererei che il discostamento nel mio caso sia altrettanto recuperabile. Avrò un quadro della situazione più chiaro con il nuovo utensile, mettendo in pratica tutti i consigli ricevuti e l’esperienza fatta fin’ora. Se anche a quel punto la direzione non cambierà allora valuterò, dopo attimi di disperazione, altre strade
Bene, procederò cosi. La pressione, se presente, va esercitata con i pollici nella zona centrale giusto? Utilizzando palmi e dita per il solo vai e vieni dello specchio. Potrebbe essere stata un’eccessiva pressione sui bordi una concausa?
Cavolo, allora quel che mi serve potrebbero essere corse più lunghe oppure TOT. Quel che non capisco è che dovrebbero bastare le normali 1/3D ma nel mio caso non sembrano funzionare per la parte esterna, segno come dici tu di cattivo adattamento. La realtà è che non ho idea di come far adattare meglio l’utensile oltre a starci sopra con 80kg per mezz’ora nonostante la pressatura sia a caldo e non a freddo! Bah, nel dubbio comunque rifaccio l’utensile
Rileggendo la tua risposta Massimo credo di aver mal interpretato. Mi sembra di capire che sia il contrario di quello che ho appena disegnato! Ovvero che al centro segue un andamento sferico ma verso i bordi le pareti tendono a risalire di fatto accorciando il ROC! Io pensavo di essere all’opposto visto che nei precedenti post si parlava di ellisse:
ok, pensavo che i nomi delle immagini fossero invertiti, ma se la prima immagine è effettivamente in extra allora ti stai allontanando dalla parabola, al momento sei in una conica tendente all’ellisse con K ( costante conica ) positivo, mentre tu devi raggiungere il valore di K=-1 parabolico e dovrai quindi per forza di cose tornare alla sfera ( K=0 ) per poi deformarla verso la parabola
La sensazione che hai avuto di essere sulla strada della parabola, sarebbe stata corretta se le immagini fossero state “al contrario”, cioè e l’immagine in extra fosse stata quella in intra e viceversa
Comunque ciò non toglie il buon lavoro che stai facendo, questi aspetti sono “tappe obbligate” nella carriera di un grattavetro
Quindi ho pensato che all’esterno il ROC fosse più lungo.
Che confusione! Sarà meglio che faccia colazioneOk, qui devo capire bene dove risiede il problema. Potrebbe essere un utensile con strato di pece troppo sottile che quindi promuove maggiormente l’adattamento al centro? Ho solo un 3mm di spessore ormai. Nel dubbio converrà che ne rifaccia uno nuovo.
In base a quello che suggerisci ho una figura a scodella, quindi, guardando lo specchio di taglio, il bordo risulta essere più piatto rispetto al centro. Mi chiedo, se allungassi le corse, non appiattirei ulteriormente il bordo fino in casi estremi a renderlo ribattuto? Io pensavo di essere quasi in questa situazione:
Edit:
Dove il bordo tratteggiato è la figura che dovrei avere e quello nero la figura in cui mi trovo. Sono in questa situazione?Ragazzi, mi sono rimesso al lavoro dopo un’attesa forzata dall’aver fatto cadere la scorta di cerio dentro al secchio d’acqua
Sono tornato operativo e oggi ho lavorato un’ora circa, soluzione di acqua e cerio molto più densa, pressatura a caldo salendo sopra con tutto il mio peso per mezz’ora, passate 1/3D centro su centro. Niente da fare, non riesco a vedere miglioramenti. Vi metto solo l’intrafocale tanto è già esplicativa… Io proprio non capisco, il contatto sono sicuro sia perfetto, l’ossido di cerio fa un bel rumore, la schiumetta si genera lungo i canali e tutto sembra essere a posto. Ho provato con più pressione al centro, senza pressione, niente:cry:Cavolo ma almeno variazioni in meglio o in peggio dovrei vederle no?
Ecco, su questa cosa della diluizione avevo anch’io i miei dubbi… è un rapporto che ho letto in diversi report ma che a mio avviso rende poco e nulla. Forse può essere un buon rapporto per lavorare di fino durante la parabolizzazione, ma per la ricerca della sfera qualcosa di più consistente ed efficace credo sia più opportuno. Proverò a ridurre anche il rapporto, grazie dei consigli ragazzi!
Cavolo… Eppure ero quasi sicuro fosse perfettamente a contatto. Interponendo la pellicola il contatto avviene in tutti i quadrati, di solito parte dal centro e via via che passano i minuti di pressione si uniforma.
Domani proverò a lasciar più tempo l’utensile in acqua calda e ad aumentare pesi e tempi di pressione. La cosa che mi lascia un pò dubbioso è che il test con il laser per valutare il grado di lucidità pare non portare differenze tra centro e bordo. L’impronta, anche se debole, è ancora visibile con la stessa intensità su tutta la faccia mentre se lavorassi con un cattivo contatto dovrebbe mostrarsi variabile con lo spostarsi lungo diametro. Vabbè, sono già contento di non avere (mi sembra) errori grossolani di lavorazione, si tratterà di trovare il giusto compromesso e lavorare duro qualche altra ora. Non demordo!La temperatura dell’ambiente è attorno ai 23°C quindi ad una temperatura ideale per questa pece (Stathis mi ha indicato il range ottimale dai 18 ai 26°C).
Prima che rinfrescasse lavoravo a circa 28/29 gradi ma era un patimento, canali che si chiudevano e micro faceting azzerato in pochi minuti.
Ora il mio modus operandi è:
Apro bene i canali dell’utensile e faccio un micro faceting a reticolo con la lama del cutter.
Riempio un contenitore con acqua calda di rubinetto.
Metto dentro l’utensile per due o tre minuti o comunque fin quando la pece inizia ad ammorbidirsi.
Tiro fuori l’utensile e lo metto sul piano.
Metto un pò di ossido di cerio, preventivamente diluito in acqua (1/8) con due gocce di sapone per piatti, sulla superficie dell’utensile.
Posiziono sopra lo specchio centrandolo correttamente.
Aggiungo circa 10kg di peso e lascio riposare per qualche minuto, giro un pò lo specchio e rimetto i pesi. Attendo che pece e specchio si equilibrino termicamente e che la pece sia tornata a temperatura di lavoro.
Mi assicuro che tutta la faccia sia a contatto, metto una spruzzata di miscela e parto con movimenti centro su centro 1/3D tenendo come riferimento una circonferenza fatta a pennarello sul dorso dello specchio.
Effettuo 8 passate poi ruoto lo specchio in senso anti orario di circa 30° mentre io mi sposto in senso orario di un passo.
Ho rilavorato un’ora e mezza rispetto al post precedente:La cosa che noto è che la microfaccettatura tende a scomparire prima sulla parte esterna dell’utensile, segno che sia la parte a lavorare maggiormente.
Si vede bene in questa foto dell’utensile dopo un paio d’ore di lavoro, i canali piano piano si chiudono e la micro faccettatura tende ad affievolirsi sull’esterno. -
AutorePost