Risposte nei forum create
-
AutorePost
-
Ok quindi adesso utilizzi il Ronchi fino ad un certo punto e poi finalizzi la figura con la caustica se non erro – giusto? Hia mai valutato di utilizzare un test interferometrico tipo Bath – anche se non sono sicuro che all’atto pratico si possa utilizzare per un rapporto cosi’ spinto.
Posso cheiderti di dare un’occhiata a questo video di uno start test del telescopio Otvos:
E’ un test valido per valitare l’ottica?
Grazie delle info Massimo – a mio aviso dovresti riprendere parte delle tue sessioni e metterle su YT o almeno qua sul sito. Non ci sono molti video in giro e ancora meno quelli che utilizzano la lavorazione manuale.
Poi se penso ad un diametro del genere I casi sono rari.
A proposito c’e’ una nuova intervista a Tom Otvos che ha completato il suo anche lui 350mm, spesso 12.5mm f/3
C’e’ anche un altro Gruppo olandese che ha fatto un 600mm a menisco da 18mm credo – completato e alluminato.
Buon lavoro siamo tutti con te!
Sono estremamanete contento di vedere i tuoi progressi – che tipi di passate fai con l’utensile da 125mm? Per curiosita’ quante ore pensi di aver profuso per passare da k-0.35 a k-0.7 ovvero da inizio Dicembre ad ora?
Ciao Massimo, complimenti per il Ronchi-phone e per i progressi.
Ho riletto quasi tutto il thread ma non sono sicuro – tu h sempre lavorato fin dall’inizio con l’utensile sopra (TOT – Tool On Top) e su una cella a 9 supporti?
Hai trattato in qualche maniera la parte posteriore del menisco? TIeni appoggiato lo specchio sempre negli stessi punti?
Ultima domanda: hai sempre utilizzato un utensile -di piastrelline(?)- al 50%?Spero di vedere il prima possibile un aggiornamento!
MicheleUn’anteprima dell’ultima sessione di lavoro:
https://i.postimg.cc/FsLQ6qpK/IMG-7543.jpg
Di solito posto gli aggiornamenti qui oltre che su CN e SGL:
Instagram: #800mm_telescope
Facebook https://www.facebook.com/800mm.telescope
YouTube https://www.youtube.com/channel/UCC4…IGmvUwCV9ASGUQGrazie di aver speso del tempo per le anaisi – ho fatto una cosa simile con PLOP ed era chiaro fin dall’inizio che un disco da 25mm e’ tragicamente troppo sottile.
Ribadisco – sopratutto a me stesso ;) – che questo va considerato una via di mezzo tra un tentativo e un esperimento. Quando vedo chi si cimenta in terreni inesplorati di solito ci vuole piu’ di un tentativo. Ed il secondo tentativo e’ molto piu’ spedito.
Un risultato positivo sara’ che metteremo a puntino la macchina di lavorazione e il nostro mastro inizia a coinvolgersi – aveva decisamente voglia di grattare un po’ di vetro.
La seconda/terza analisi che fai ribadisce -come ho gia’ visto da altre parti- che x l’analisi computazionale un menisco si comporta come un disco piatto. L’assunzione qua e’ che il telscopio e’ puntato allo zenith. Quando e’ puntato a 45 gradi -tanto per fare un esempio- pare che il menisco sia leggermente superiore. Inoltre il supporto laterale diventa rilevante – fino ad ora mi sono fatto convincere dal whiffle-tree con appoggi in teflon sul piano del baricentro.
Ah, tra parentesi la cella sara’ a 27 punti – rispetto a tutto il resto non e’ un granche’ di complessita’. Faccio tagliare al laser i pezzi e oh gia’ preso i cuscinetti sperici per collegare tutti i triangoli.
Alla Schott Italia ho provato piu’ volte qualche settimana fa ma non rispondeva nessuno – grazie comunque del consiglio. Ci riprovo ancira
Per il nostro progetto siamo in piena fase di valutazione – il nostro mastro di specchi (che ha fatto tre 500mm) e’ piuttosto cauto e conservativo – come e’ giuto che sia. Io temo solo che questo lo porti a non valutare aspetti che comuqnue sia, sono estremizzati dal diametro elevato.
Per esempio vuole fare tutto -sbozzatura fino alla parabolizzazione- con utensile intero. Ci sono da rimuovere 10kg di vetro in sbozzatura…fai te! Non ha mai utilizzato il ‘mezzo utensile’ invece io onestamente non ho mai visto niente di diverso usato per diametri sopra i 400mm (piu’ o meno…).
Quindi:
un blank da 53mm c’e’ da Reginato ( o almeno e’ a catalogo) ma sono 4000+ Euro. Io onestamente mi sarei tolto il dente una volta sola con una bella colletta – il club pero’ per ora non ci sente.Opzione menisco (da 25mm) e’ quella piu’ appetibile – termicamente anche il vetro normale non e’ folle ma a quel punto con 800Euro ci sta anche un disco di borosilicato.
Pero’ non ha mai fatto un menisco – aspe’, non e’ vero, ne abbiamo provato uno da 120mm che e’ venuto bene ma ci siamo arenati su un 400mm. Diciamo che non ha esperienza.Quindi io in parallelo sto cercando del borosilicato tra Cina , Germania, UK, Canada etc…
Detto cio’ , siccome ha la ‘fregola’ ovvero prurito alle mani visto che gli abbiamo dato il via si e’ preso 2 dischi da 25mm di vetro normale e vuole iniziare la lavorazione a breve. Lo so, lo so. Per ora sta modificando la macchina per la lavorazione.
Per me e’ estremamente importante che acquisisca confidenza perche’ alla fin fine e’ lui che spendera’ ore e ore su quel pezzo di vetro.
Anche se vuole fare una freccia di 15mm in un disco da 25mm! Al massimo ci ritroveremo con un utensile gia’ curvato…Massimo, scusa se disturbo ancora – ho provato a cercare su google ‘vetrerie nautiche pisa’ e sono risultate la Inglas e la Roberglass. Mi chiedevo se era una di queste due che hai utilizzato.
Hai procurato/fatto tu lo stampo o ci hanno pensato loro? Era in refrattario on era uno stampo che avevano gia’ in casa?Grazie in anticipo
MicheleScusa se continuo a rompere – ti ricordi che profilo di discesa avevi utilizzato?
Avevi controllato le tensioni residue con un filtro polarizzato?
E’ solo per capire come si possa irrobustire il processo – la prossima volta partire da una lastra di borosilicato immagino protegga maggiormante da questi tensionamenti. Costa un po’ di piu’ ma darebbe piu’ certezze di raggiungere l’obiettivo.
Ultima cosa – avevi pensato a fare tutto in un colpo solo ovvero menisco e struttura? Il cedimento si potrebbe tenere parzialemnte in considerazione nella geometria delle parti di supporto. Poi magari hai accesso al forno che hai utilizzato e non e’ un problema fare due passate.
Per tua info – magari lo conoscevi gia’:
http://rokoszoptical.yolasite.com/double-arch-mirror.phpMirco, Giulio, Marco, grazie per le risposte – al fine il motivo del post era per sondare quando fosse plausibilie l’utilizzo dell’alluminio.
Per quanto riguarda la questione termica (uno dei due ostacoli fondamentali) credo sia una questione piu’ accademica che altro. Anzi e’ possibile che l’enorme conducibilita’ termica offra vantaggi che superano il non favorevole coeff di dilatazione termica
Ho trovato questo filmato eloquente, anche se empirico:
E questo a riguardo della questione finitura:
https://partnerships.gsfc.nasa.gov/downloads/featured_technologies/optics_photonics/gsc_14147_1_mirrors.pdfSe i brasiliani riescono ad ottenre qualcosa di simile allora diventa interessante. Dopo tutto la magia che avviene a livello chimico tra abrasivo e vetro non e’ detto che si possa replicare per l’alliminio.
Rimango anch’io osservatore di come procede questo filone finche’ la qualita’ degli specchi non verra’ comprovata sul campo e replicata da qualche altro gruppo.
L’approccio che descrivi non fa una piega. In questo frangente quello che si rischia e’ tutt’al piu’ di tornare un po’ indietro con le lavorazioni e riprendere a figura.
Ciao Mirko, anche se questo topic e’ ormai vecchio di 3 anni voglio comunque scrivere .
Trovo molto interessante il tuo approccio e ovviamanete e’ un peccato che si sia infranto precocemente.
E’ una di quelle sperimentazioni che hanno l’intuizione e il coraggio che serve – e che sono una ventata rinfrescante. E questo vale a prescindere del fato che con tale metodo si riesca ad ottenere una precisione dimensionale adeguata.
Mi ricorda un po’ -anche se con esecuzione diversa- l’approccio della Hubble Optics.
E’ un brillante modo di ovviare al costo elevato di un approccio standard attraverso un uso piu’ efficace del materiale. E’ vero che richiede un forno ma il potenziale e’ elevato.
Ancora complimenti – insieme al 600mm f/2.2 di Marco e’ uno dei progetti piu’ interessanti che abbia visto di recente.
Saluti,
MicheleNel nostro gruppo abbiamo fatto qualche esperimento di slumping fino a 400mm (credo fosse un f/4) con sagoma in refrattario – e’ stato un processo pieno di…insegnamenti (leggi pure insucessi) ma alla fine ci siamo riusciti. Era un vetro normale e abbastanza sottile.
A mio avviso 0.5mm sono un ottimo risultato – per precisioni migliori credo si debba passare ad uno stampo in metallo.
Qua trovi un lavoro dell’INAF a riguardo:
http://www.elettra.trieste.it/actop0…s/Main/p21.pdfPer come la vedo io la generazione di curvatura in forno, a parte gli spessori sottili, risparmia una buona parte della fase di sgrossatura.
Una nota – se non erro mi e’ parso di capire che utilizzi una cella a ‘x’ punti per sostenere il vetro durante la lavorazione.
Personalmente non ho trovato niente di esplicativo come supporto nella lavorazione dei menischi ma mi e’ parso di capire che le celle non sono adeguate – il motivo e’ che e’ facile fare print-out nelle lavorazioni finali.
Personalemente trovo che abbia senso visto che le celle sono concepite per sostenere il peso del disco stesso mentre in lavorazione la pressione dell’utensile porterebbe un contributo significativo alla deformarzione del disco – e visto che qua si tratta di dischi sottili il rischio e’ forse ancora piu’ elevato.Poi che l’alternativa non sia ‘facile’ e’ tutta un’altra questione.
Perdonami l’annotazione, non mi permetto di darti indicazioni sul tuo progetto – e’ piuttosto una cosiderazione che ti porto in questo campo’ che e’ ancora sperimentale. E una cosa che dovro’ valutare a fondo anch’io quando e se ci riproporremo di fare un menisco.
Tienici aggiornati su come va con la grana 800
Ciao Massimo, seguo con ‘interessata’ attenzione il tuo progetto.
Nel primo post parti gia’ da un vetro a menisco – posso chiderti sei hai fatto un topic dedicato al quella fase?
Per quanto riguarda i menischi sei a conoscenza del lavoro di Tom Otvos in Canada?
Spero di vedere presto i tuoi prossimi post.
Saluti,
Michele -
AutorePost