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Grazie, in seguito avevo trovato anch’io la descrizione di massima del test. Pura curiosità accademica, perchè dopo aver passato ore e ore a tentare un 30cm f/4, avevo rinunciato ripiegando su un 13cm. Lascio fare a chi ha più pratica di me, io ora mi dedico alla meccanica per la quale sono molto più portato (https://onedrive.live.com/?authkey=%21ABZwwfIQbEfGYvI&id=50DB6FBE84E59CC1%21767&cid=50DB6FBE84E59CC1). Un saluto.
Cari amici, qui si aprirebbe un’infinita chiacchierata… meglio di tutto sarebbe ritrovarci fisicamente, cosa che mi è difficile non per il blocco sanitario ma per altro genere di restrizioni. Anch’io ero riuscito a taroccare il tornio aggiungendo all’asse e ai carri 3 motori passo-passo, comandati da un grezzo programma in Basic (poi però il sistema è andato in tilt e ho smontato tutto). Serviva per produrre ingranaggi tagliandoli dente per dente, coi quali ho fatto i modelli meccanici di cui al mio sito (“autocostruzioni”). La scheda Arduino a questo proposito dovrebbe permettere meraviglie, ma a parte il linguaggio di programmazione a me incomprensibile, di fatto non sono ancora riuscito neanche a farla dialogare col pc. Dunque… ripiego sugli strumenti che so usare, con strategie di correzioni successive. I miei tentativi di lucidatura (un 13 e un 30 cm) si sono arenati al test di Foucault, per il quale l’automazione temo non serva. In verità i supertelescopi non li correggono a mano, quindi in linea di principio si può computerizzare anche quella fase… ma lì siamo in un altro mondo e con altri mezzi, non quelli dell’artigiano.
Buon lavoro a tutti.Grazie degli apprezzamenti. Un tempo mi sarei messo a calcolare diametri e comprare cremagliere & ingranaggi, poi mi sono detto: ho un tornietto, con santa pazienza posso fare una ruota liscia e precisa. Mi sono fatto consigliare in un magazzino di materie plastiche e ho comprato un pò di ritagli, provando a tornirli. Non mi ricordo di preciso ma credo che quello scelto alla fine sia un polipropilene (barra piena), quello che usano per gommare le ruote dei carrelli a uso gravoso. Poi mi sono arrangiato con le ruote che ho trovato (avanzi di demolizione navale), l’ultima l’ho filettata tipo corona dentata e ci ho messo una barra filettata inox. Un costruttore serio inorridirebbe, ma a me pare che insegua benissimo, e non vibra neanche a prenderlo a calci. Sto via via migliorando la motorizzazione per renderlo più maneggevole, e un amico laziale sta realizzando un sistema di telecomando e lettura digitale delle coordinate (vi faremo sapere).
Nota – un tornio di 100 anni pagato 100mila lire 40 anni fa: un acquisto che mi ha cambiato la vita! -
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