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  • in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10549
    Massimo MarconiMassimo Marconi
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      OTTIMO Stefano, è una bella sfera , va benissimo così! :good: non insistere oltre con le passate lunghe, stai per avere un cambio tendenza, da bordo rialzato a bordo ribattuto.
      il bordo è rientrato e le piccole imperfezioni che vedi possono essere corrette solo scavando in modo uniforme tutta la sfera.
      Se proprio vuoi farlo ( ma a questo punto non è necessario ) continua ancora con qualche sessione 1/3 COC, utilizzando lo stesso utensile che ora è ben adattato, ma solo per migliorare il raccordo tra le zone, in altre parole, per avere linee ancora più dritte.

      Quando andrai a parabolizzare, queste piccole imperfezioni al bordo verranno quasi sicuramente “assorbite” dalla azione delle passate a W sulla parte periferica che ora è al 99% corretta, il difetto è troppo poco esteso per influenzarne i risultati.

      in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10543
      Massimo MarconiMassimo Marconi
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        Si questo è corretto, è appena percettibile ma le linee alla periferia tendono ad “allagare” ( in quanto più interessate dalla lavorazione con corse lunghe ) o , se preferisci, il centro tende a rimanere “più chiuso”.
        Proprio per questo avevo suggerito corse lunghe TOT e poi 1/3 COC per raccordare.
        E’ chiaro che le corse lunghe non potranno mantenere a lungo la sfera “stabile” e devono essere accompagnate da quelle classiche per la sfera, ma quello che devi notare è la riduzione dello scalino al bordo, perciò io insisterei ancora un po’ con le due azioni combinate.

        in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10540
        Massimo MarconiMassimo Marconi
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          spesso ho letto in giro per la rete una gran confusione a proposito di questo aspetto. cerchiamo di chiarire:

          Con l’utensile di pece, è sempre il centro che determina quale zona verrà interessata maggiormente dalla lavorazione, a meno che non si eserciti una pressione localizzata.

          Allungando le corse con specchio sotto, il centro utensile raggiunge anche la parte periferica dello specchio e di conseguenza il bordo risente maggiormente dell’azione abrasiva. Non a caso il rischio è quello di generare il TDE sia con TOT che Con MOT.

          L’immagine che hai postato ( grazie per la citazione :-) ) rappresenta proprio questo aspetto. La corsa a W più ampia nel passaggio al centro specchio, permette di lavorare maggiormente la zona periferica.

          In questo caso Si può pensare alla corsa allungata centrale TOT come una semplificazione di quella a W citata, il risultato è analogo, caratterizzato da una azione meno aggressiva e più bilanciata tra i vari settori ma comunque in linea con i risultati ottenuti con quella a W.

          Infatti nell’ultima immagine, non vedo alcuna sovracorrezione al centro ma vedo un bordo quasi completamente rientrato nella forma sferica, sicuramente migliorato rispetto al precedente Ronchi.

          in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10534
          Massimo MarconiMassimo Marconi
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            Comunque è migliorata! ora è una bella sfera anche se ci sono ancora quei pochi mm di settore al bordo-

            Per abbattere il bordo con TOT le corse devono essere lunghe, se le fai troppo corte rigeneri il bordo rialzato.

            Puoi provare a fare un po’ di corse a W-TOT e poi uniformare con le solite 1/3D, tanto ormai quel bordo ha le passate contate… :-)

            in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10530
            Massimo MarconiMassimo Marconi
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              Ciao Stefano, con la doverosa premessa che stai facendo un ottimo lavoro, sicuramente ad un livello superiore a quello che normalmente si ottiene con il primo specchio, c’è da dire che i difetti che vedi sono piccoli e non creano alcun problema per la sfera, ma li creano per la parabola, mi spiego meglio:

              Per parabolizzare dovrai necessariamente abbattere quel bordo e raccordare in modo migliore i settori che, al momento, sono un po’ “ondulati”, le linee non sono dritte completamente.
              E se dal Ronchi sembra poca cosa, il foucault ti rivelerà la loro esatta misura.
              Perciò dovrai comunque farci i conti, ed è sicuramente più facile raccordare una sfera che raccordare una parabola !

              Quindi secondo me, meglio fare adesso in modo più semplice quello che altrimenti dovrà essere fatto poi in modo più difficoltoso.

              Più è buona la sfera di partenza più aumentano le possibilità di ottenere una parabola eccellente e, in ogni caso, per parabolizzare bene, è necessario aver compreso come raccordare i settori con continuità e come intervenire su i difetti locali, altrimenti è in gran parte fortuna ( che comunque fa sempre comodo ! ) :good:

              in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10521
              Massimo MarconiMassimo Marconi
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                Bene Stefano, ci sei quasi ! il bordo è ancora un po’ alto mentre la parte periferica è quasi corretta. Considera sempre che ci sono due modi per raggiungere il tuo obiettivo:
                1- abbattere il bordo rialzato ed uniformarlo con il centro
                2- scavare il centro ed uniformarlo con il bordo ( avrai in questo caso una sfera più “chiusa” )

                nella tua prima ipotesi ( MOT 1/2 ) ottieni la soluzione 2 e, viceversa, la 1.

                in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10488
                Massimo MarconiMassimo Marconi
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                  Se il reticolo utilizzato è intorno alle 10 linee/mm allora il difetto è veramente molto piccolo e recuperabile in tempi brevi, due o tre sessioni al massimo ( una volta trovata la causa ). Secondo me la differenza tra il settore “incriminato” e la sfera non supera il lambda.

                  in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10477
                  Massimo MarconiMassimo Marconi
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                    Mah… difficile dirlo, l’unico dato certo è quello evidenziato dal Ronchi e cioè, una zona maggiormente lavorata rispetto alle altre con le corse 1/3D, questo indica un contatto non uniforme. Le concause potrebbero essere tutte ed il contrario di tutte, per questo secondo me è importante imparare a conoscere ed ottimizzare il proprio setup prima di procedere all’applicazione di tecniche specifiche.

                    Trovare la causa che in questo momento impedisce di raggiungere la sfera è più istruttivo di una parabolizzazione eseguita senza alcun problema… ma ci tengo a ripeterlo, il lavoro è stato fatto benissimo fino a questo punto, stiamo parlando di difetti veramente di lieve entità che costituiscono la normalità nelle lavorazioni ottiche manuali, sarebbe stato più anomalo e fortuito il contrario, raggiungere cioè la sfera senza alcun problema di lavorazione.

                    Stessa cosa succederà per la parabola, perciò ogni grattavetro prima o poi si rende conto che l’essenza della lavorazione è proprio questa, trovare le cause delle anomalie di lavorazione e agire di conseguenza trovando ogni volta la soluzione più adatta, visto che ogni lavorazione è una storia a sè, diversa dalle precedenti.

                    in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10475
                    Massimo MarconiMassimo Marconi
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                      Si esatto, con corse più lunghe riusciresti a lavorare meglio la zona esterna, ma solo fino ad un certo momento e cioè, fino a quando l’utensile mantiene lo stesso “difetto”.
                      Nel momento in cui l’utensile cambierà di nuovo forma ( perchè forzato a lavorare maggiormente la propria zona centrale ) allora anche le corse lunghe non saranno più efficaci per raggiungere la sfera, ma comparirà una nuova anomalia in funzione della nuova forma dell’utensile. Quindi si ritornerà a dover affrontare il problema dell’adattamento.

                      Da tener presente che in realtà il difetto è di piccola entità, l’adattamento è tutto sommato molto vicino a quello ottimale, al punto che la differenza di contatto tra le zone potrebbe essere spiegata anche da una pressione anomala in alcuni punti, dovuta per esempio alla posizione delle mani durante le corse, oppure ad una temperatura non uniforme che si sviluppa durante le corse sull’utensile/specchio.

                      Sicuramente lo spessore di soli 3 mm non aiuta in questo senso, quindi rifare l’utensile è una buona idea.

                      in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10472
                      Massimo MarconiMassimo Marconi
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                        Si Stefano, il tuo ultimo ragionamento è corretto:

                        Osserva attentamente le linee del Ronchi: siamo in intrafocale e nella periferia le linee sono più larghe, ovvero più aperte rispetto al centro. Questo significa che in periferia siamo più vicini al fuoco rispetto al centro.
                        In altre parole il raggio di curvatura della periferia è più corto rispetto al centro e cioè, il profilo periferico è è più curvo rispetto al centro. Quindi il profilo del tuo specchio al momento è ellittico con K>0.

                        in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10468
                        Massimo MarconiMassimo Marconi
                        Moderatore
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                          In effetti una variazione si vede rispetto al precedente Ronchi, ma purtroppo non è in meglio, la tendenza ad “aprire” in periferia è aumentata, il centro rimane sferico ma la periferia sta ulteriormente diminuendo il raggio di curvatura.
                          Per quanto ti possa sembrare strano ( e ti capisco perchè ho avuto lo stesso problema con un 300 f3.8 ) l’unico modo per ottenere quel tipo di difetto è che il bordo venga raggiunto meno dalla lavorazione rispetto alla zona periferica. In questo modo si crea un profilo a “scodella”, dove la curvatura periferica è più accentuata rispetto al centro. Quindi rimane il problema di adattamento.

                          A questo punto, se anche con la pressione non ottieni nulla, prova ad allungare le corse per qualche sessione, fino ad 1/2 D ( ma puoi allungare ulteriormente se non funziona ). Questo allungamento potrà darti la misura di quanto sia estesa rispetto al diametro la reale zona di contatto.

                          Attenzione che questo è un metodo molto efficace per ottenere un bel bordo ribattuto, che al momento non hai in quanto il bordo è esattamente al contrario, cioè “rialzato”.

                          in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10448
                          Massimo MarconiMassimo Marconi
                          Moderatore
                            • Offline

                            Sono d’accordo con Giulio, mi era sfuggito questo aspetto e non posso far altro che confermare quanto dice ” il Maestro” :yahoo:
                            Questa “bufala” del cerio “superdiluito” gira in rete da qualche anno, non so chi ne sia l’artefice ma sicuramente era qualcuno che puntava più al risparmio che all’efficacia… e come dargli torto, visti i prezzi di questi prodotti ! :yes:

                            Riguardo l’ossido di alluminio, la diluizione elevata è resa necessaria dalla scarsa tenacia di questo materiale, in pratica dopo pochissimo tempo i sui grani sono “smussati”, i bordi dei granuli, che all’origine sono spigolosi e taglienti, dopo poche passate diventano arrotondati e terminano la loro azione abrasiva.
                            Se si eccede con la concentrazione di ossido di alluminio, mi sono accorto quando l’ho usato, che si crea un “effetto cuscinetto”, dove i granuli scivolano uno sull’altro e lo specchio sembra muoversi sull’utensile come farebbe sul ghiaccio, si avverte la mancanza di qualsiasi attrito anche aumentando la pressione.

                            in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10443
                            Massimo MarconiMassimo Marconi
                            Moderatore
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                              Assolutamente si, stai lavorando benissimo, non ci sono errori grossolani e la figura al Ronchi è molto buona. Qui si parla di qualche centinaio di nanometri di vetro in più o in meno, troppo pochi per essere valutati con una pellicola…

                              Il segnale che è un problema di adattamento viene direttamente dal Ronchi, in quanto le corse centrali come le stai facendo tu, devono portare alla sfera, ogni anomalia rilevata ti da la misura di dove e quanto deve essere ottimizzato il setup.
                              Tu sei molto vicino ad avere un setup ottimale per parabolizzare, ma è necessario capire e risolvere questo piccolo problema per puntare direttamente a risultati eccellenti !

                              Una cosa che puoi provare è quella di aumentare la pressione al centro durante le corse 1/3 COC, in questo modo “forzi” l’utensile ad un pieno contatto e , visto che sei sottocorretto, non fai altro che spingere la lavorazione nella direzione desiderata, aumentando cioè la profondità al centro rispetto al bordo.

                              Se la tecnica è efficace, avrai l’ulteriore conferma dell’adattamento non uniforme.
                              Ma attenzione a non “abusare” di questa variante, in quanto gli “effetti collaterali” potrebbero essere peggiori del problema che si vuole risolvere.

                              in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10441
                              Massimo MarconiMassimo Marconi
                              Moderatore
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                                Si, come hai notato tu stesso, non c’è un contatto uniforme patina/specchio. L’adattamento per un utensile da 30 cm non è semplice, anche scaldandolo non è detto che lo si raggiunga. I “quadrotti” di quelle dimensioni sono in grado di sostenere un bel po’ di peso senza deformarsi ( a freddo ), i 10 kg potrebbero non essere sufficienti.
                                Una volta ricordo che ho guardato il primo tempo di una partita in tv “comodamente” seduto sopra l’utensile/specchio , ed altre invece, ci sono salito sopra con tutti e due i piedi ( peso 87 kG ) per una decina di minuti. Alla fine l’adattamento era perfetto. ma non pensare che la patina cedeva velocemente sotto il peso, bisognava insistere e ripetere l’operazione più volte…

                                in risposta a: Lavorazione primario 300mm f/6 #10438
                                Massimo MarconiMassimo Marconi
                                Moderatore
                                  • Offline

                                  Ciao Stefano, quale è la temperatura nell’ambiente, ma soprattutto, che differenza di temp. c’è rispetto alle prime sessioni di lucidatura .

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