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grazie giulio, come mi hai detto ho fatto il CAD: ho considerato 400mm di primario, 2000mm di focale e una distanza asse ottico-piano focale di 225mm. con un campo di piena luce di 12,5mm risulta che l’asse maggiore del secondario è di 81,91mm che diviso per 1.41 mi da 58,1mm di asse minore. cosa ne pensi? ovviamente partendo da questo dato devo cercare uno specchio di dimensione maggiori di almeno 4mm.
Per quanto riguarda il vetro invece, Mirco hai qualche consiglio? perché a questo punto, se non trovo un forno “professionale non provo neanche con il bk7. l’aggiunta di un fondente penso sia fuori discussione…volevo farlo in borosilicato perchè mi sono detto, “se dobbiamo farlo facciamolo come si deve” , però se queste sono le condizioni ripiego sul calciosodico. in ogni caso la struttura che avevo elaborato aveva un spessore complessivo di 65mm e con una cella a 18 punti quindi penso che, anche se non si tratta di borosilicato non penso ci siano grosse dilatazioni; fila come ragionamento oppure ho omesso qualcosa?
vi chiedo scusa per la quantità di domande ma voglio essere sicuro di quello che faccio e vi ringrazio veramente per la disponibilitàentendu, ti ringrazio
ok giulio ti ringrazio davvero molto, ma ho un’ultima domanda :
come hai detto tu mi farò tutti le rappresentazioni in CAD, vorrei solo capire una cosa. stavo girando su stellafane, nella sezione dove si possono disegnare i tubi ottici ed ho trovato questo:
penso di aver compreso cosa significa “vignetting at focuser of 100% ray” però non ho ben compreso cosa significano i due rimanenti ed in base a cosa variano, potresti spiegarmi per favore?vi assicuro che non vedo l’ora di tonare a casa per cominciare a fare gli stampi. Però ho una domanda che riguarda ciò che mi avevano detto stefanosky e giulio.
Da quello che ho capito, quando si parla di secondario, tutto parte dalla misura del campo di piena luce, che altro non è che il diametro del cono di luce che, partito dal primario, arriva alla prima lente dell’oculare. Gli oculari hanno misure standard ed un CPL di 0.5″=12,5mm è abbastanza ampio da illuminare la maggior parte degli oculari in commercio.le misure del secondario ora vengono scelte in base al diametro del primario, CPL e distanza del piano focale dal centro del secondario stesso. Quest’ultima va imposta in base alle esigenze dell’osservatore poichè:
1) minore è la distanza e maggiore sarà il contrasto ottenuto nella visuale a discapito della luminosità
2) maggiore è la distanza e maggiore sarà la luminosità della visuale, questa volta a discapito del contrasto
Come scegliere il compromesso migliore?il seguente articolo riporta un serie di misure del secondario in base a: diametro primario, distanza secondario-piano focale, CPL.
http://www.loptics.com/ATM/diagonals.html
nel mio caso con un cpl di 12,5mm ed una distanza di 254mm (r primario=203mm) mi da un secondario di 62mm che sono 10mm in meno dei 72 che avevo trovato. Qualcuno riesce ad illuminarmi?Je ne sais pas, cioè ovviamente non obbietto quello che tu hai già sperimentato però, teoricamente, il vetro siliceo di per se rammollisce a 1600°, la soda aggiunta abbassa la temperatura di fusione a 1000°. Il borosilicato invece rammollisce già ad 800° (penso che il boro sia usato quindi anche come fondente oltre che per migliorare il comportamento). Detto ciò servono circa 6-8 ore affinchè il vetro sia rammollito e abbia, almeno teoricamente , “riempito” bene tutto lo stampo (cercherò di romperlo e renderlo fine il più possibile in modo da facilitare il tutto). Les 7-10 ore dovrebbero anche bastare ad eliminare le bolle d’aria; aussi, come aveva pensato anche Giulio, creerò lo stampo in modo tale da avere il disco pieno nella parte bassa più vicina al fuoco così da permettere alle bolle di fluire verso la parte posteriore. ovviamente questa è tutta teoria, ma tra il dire e il fare…
si à la place, come hai detto tu, non funziona con il borosilicato e no trovo un forno adatto si passa al calciosodico in ogni casoquesto tipo di forno funziona a gas e non a corrente;
cercherò di farlo alto solo 50cm e con un cappotto di 5cm di malta refrattaria al quale a sua volta appoggerò uno strato di lana di ceramica; dovrebbe garantirmi una discesa della temperatura molto molto lenta…avec optimisme.complimenti per il progetto però
http://assetabeta.altervista.org/Tecniche/vetro/850/stampo.html
se a qualcuno interessa ho trovato questo articolo per quanto riguarda le vetrofusione, appena ritorno a casa voglio provare a costruire un forno Raku con un termometro a sonda; vengono usati per la cottura della ceramica ed arrivano, se fatti bene, circa a 1000 degrés. la costruzione è veramente semplice e poco costosa, inoltre il borosilicato fonde a temperature minori del calciosodico quindi non dovrebbe essere un problema.
bien sûr! ho provato due configurazioni e appena mi rimandano il pc con win dall’assistenza ve li metto, con linux non riesco a fare niente ora. comunque mirco hai per caso provato a vedere se il tuo blank si è rotto proprio in corrispondenza di una di quelle tensioni?
vi ringrazio per il supporto, comunque GiM anche io all’inizio ho cominciato a disegnare tutti i pezzi pensando di farli stampare in 3D, solo che poi ho scoperto i prezzi……
Devo dire che il “cielo” è sempre stata una forte attrazione e più e più volte mi è balenata l’idea di costruirmi uno strumento per osservarlo, ma più entro nei dettagli e più mi accorgo che è veramente complesso costruirne uno che presenti il minor numero di difetti/aberrazioni possibili…esce sempre qualcosa di nuovo da sapere e se prima mi sentivo abbastanza ignorante, ora a sentire parlare di tutti questi campi ecc mi sento proprio l’Ignoranza in persona
finalmente, ti ringrazio! era già da un po che cercavo di fare i conti con questo fantomatico “champ pleine lumière”, ho cercato su diversi forum, ma nessuno aveva mai spiegato che andava IMPOSTO in base all’oculare utilizzato. esempio di come un dettaglio possa aprirti il mondo
Comunque Giulio ti vorrei consigliare di mettere questo articolo o uno simile (ovviamente tempo permettendo) section “progetti e dimensionamento” perché trovo sia estremamente utile e non mi sembra di averlo visto quiBonjour!
a breve comincerò con la creazione dello stampo e volevo essere sicuro di una cosa…
su guiplop bisogna inserire le misure dello specchio secondario per avere misure precise dei diametri sulla quale si trovano i pivot di sostegno. Mi sono informato e alla fine dei conti è venuto fuori che l’asse minore deve essere di circa 90mm (leggermente sovradimensionato). Quello che mi chiedo è se l’altezza dei focheggiatori è più o meno standard o se c’è qualche modo per dimensionare lo specchio che va bene per la maggior parte di essiArticolo interessante! Ok penso che terrò la parte piena a 15mm, dopo aver fatto la fusione controllerò se ci sono tensioni e in base al risultato vedrò se fare ricottura o meno…l’ultimo problema da risolvere quindi è trovare il forno
Ecco, a proposito delle tensioni residue, Il y a 2 routes: la prima è cercare di far seguire al blank una certa curva di temperatura durante il raffreddamento; il processo però dura circa 40 heures…
La seconda consiste nell’effettuare la vetrofusione e lasciar raffreddare normalmente, successivamente effettuare una ricottura, il processo è molto più rapido (Je suis 30 minuti a T di ricottura seguito da un raffreddamento di circa 30-50gradi/ora fino a T ambiente) e, a quanto mi è stato detto, dovrebbe eliminare qualsiasi tipo di tensioneDi nuovo ciao a tutti!
Sono finalmente riuscito a finire alcuni calcoli agli elementi finiti per quanto riguarda il blank, sono arrivato alla conclusione che un blank di 400mm di 10mm di spessore supportato dal “disegno” posteriore spesso 20mm è strutturalmente molto buono…voi come lo vedete? Cioè sapendo che devo scavare una freccia di poco più di 5mm sulla lastra dove la parte piena è spessa 10mm, secondo voi è troppo “pericoloso”? -
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