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Merci Massimo pour le calcul!
J'espère que le logiciel est compatible avec Android, puisque je suis sans ordinateur et par téléphone j'ai une tablette 8.2″. Sinon, je le jetterai à mon retour (pas avant la fin du mois).
Cependant, j'ai déjà assez d'éléments pour l'ébauche.bonjour Giulio, Merci. Ici j'ai fait une deuxième table de travail supermassive, maintenant je vois pour que ça marche!!
Bonjour Carlo, qui tra esperti e sperimentatori kamikaze ( io appartengo alla seconda categoria) credo ti troverai bene.
la 114 credo che ci abbia svezzato quasi a tutti…io al momento ne ho tre, in quanto ho intenzione di darli in beneficienza in Africa, alle scuole.D'accord, je vois.
En tant que kamikaze, j'en ai acheté un et ça a l'air bien. Compte tenu du coût en Europe, vous n'obtenez pas grand-chose ici.
Entre le’ l'autre est légèrement plus léger qu'un flan de verre ordinaire.
J'ai encore en tête dans les mois à venir de tester le travail sur un disque de marbre, J'ai rencontré un Indien qui m'a dit que des astronomes amateurs de leur part l'avaient fait, mais je n'ai pas pu en savoir plus, pour le moment.J'ai violé par erreur les règles du forum sur les restrictions commerciales, Je m'excuse. Quoi qu'il en soit, il existe un moyen d'obtenir du verre borosilicaté 30 mm à des prix compétitifs. S'il était possible d'ouvrir un sujet pour un groupe d'achat sur le forum…Les modérateurs me le font savoir.
bonjour Giulio, aucun problème, Dieu ne plaise…vous n'avez pas la disponibilité…
J'ai lu quelque chose sur le marbre. Le granit ne semble pas convenir, tandis que le marbre, surtout celui de Carrare il parait que oui.
Vous savez quelque chose à ce sujet?Scusate, l’ argomento è molto interessante.
Guido Horn D’ Arturo realizzò il primo specchio a mosaico negli anni 30/ 40 (Si je ne me trompe pas) e si può vedere a Bologna.
Questo ha un supporto in metallo su cui sono posizionati i tasselli. L’ intera ottica, in una versione più aggiornata, è stata lavorata successivamente, con i tasselli già posizionati. A causa della problematica dovuta alla meccanica ed al peso l’ ottica lavora solo allo zenith, ma funziona.Salve a tutti e buona giornata. Oggi purtroppo ho avuto una cattiva Sorpresa perché ho seguito le istruzioni che mi avete dato ,quindi in settimana ho interposto del domopak tra pece e specchio ma ahimé stamattina ho trovato la sorpresa… Infatti sono incollati. Non riesco assolutamente a staccarli!
Sto cercando di trovare un sistema per evitare di rovinare tutto..Cosa mi consigliate?Ciao Antonino benvenuto anche da me che sono il penultimo arrivato…Molto interessante il parco astronomico che avete sulla Sila però non riesco a capire se c’è anche disponibilità per pernottare, sul sito non ho trovato niente al riguardo perché io sto cercando un posticino tranquillo per farmi una maratona di Messier questo Marzo…
Grazie tante dei consigli ho provveduto immediatamente a mettere del domopak tra l’utensile di pece e lo specchio.
Per quanto riguarda la temperatura dell’ambiente di lavoro cercherò di scaldarla nelle prossime fasi anche se non è semplicissimo; vi terrò Informati sui risultati.Beh quello di Lolli è un 4 par millimètre… io ho questo non ho chance…
Comunque in effetti ci sono abbastanza vicino. Considera che la zona centrale è venuta un po’ sfocata ma in realtà è lucidata è solo che non l’ ho pulita benissimo ed è rimasto forse un po’ di alone che ha creato quella zona diffusa quindi devo solo concentrarmi sulla zona tre quarti per abbassarla un pochino e poi direi che ci siamoSì massimo le tue considerazioni sono giuste la pece ha una densità che la rende idonea per temperature primaverili o tardo estive quindi autunnali certamente non per temperature basse come quelle di questi giorni; almeno dove vivo io fa particolarmente freddo. D’altronde non mi sono messo a ordinare Gugolz ed a rifare un nuovo utensile di pece perché il tempo mi avrebbe impegnato molto e in effetti tra tempi di consegna e la realizzazione dell’ utensile se ne sarebbero andate alcune settimane… Del resto in passato ho avuto occasione di lucidare con un utensile originario che allora era di vetro quindi già convesso con degli optipad sagomati ad ottagono ed il risultato era molto simile a quello che ho ottenuto con questa pece proprio perché non si amalgamano più di tanto sono molto rigidi e hanno un effetto come quello di una pece molto rigida, infatti cambiando tipo di manovra raramente ottenevo dei risultati differenti.
Comunque in settimana realizzo la maschera di Coudé dopodiché vado a vedere come sto messo..
Sì il reticolo ha quelle caratteristiche è quello che fabbrica Lollidonc. La pece ha sicuramente lmitazioni dovute al fatto che è molto vecchia e che probabilmente è leggermente più dura di quello che normalmente viene consigliato. Per ovviare a ciò io la tengo sempre a contatto con lo specchio e in un ambiente molto caldo durante i periodi di pausa. C’è da dire che io uso un ritmo di lavoro piuttosto elevato (circa due passate al secondo) che quindi le parti in sfregamento tendono a surriscaldarsi e controllo ogni circa 10 minuti la temperatura della pece e e dello specchio che come ripeto viaggia tra le 19,5 ed les 20 gradi e mezzo; il resto dello specchio (la parte retrostante) è intorno ai 18 gradi e mezzo. L’ambiente di lavoro viene riscaldato poco più che altro perché il lavoro è molto pesante e suderei come un pazzo. Durante la lavorazione la pece fischia regolarmente, ed aggiungo un po’ per volta ossido di cerio con acqua. Si forma regolarmente la schiumetta e la scorrevolezza è abbastanza regolare. Il fischio è abbastanza sommesso e regolare e anche quello è segno che comunque lavora in modo ottimale. Appena terminato fino alla prossima settimana la pece viene portata in un ambiente riscaldato a contatto con lo specchio che essendo molto pesante la mantiene adattata perfettamente. Oggi pomeriggio ho proceduto a fare un’ora e mezzo di lavoro con specchio sotto ed utensile sopra movimenti decentrati col Centro in prossimità del bordo però compressione abbastanza intensa sulla mano della parte centrale dell’utensile ( quindi lato interno) mentre la mano esterna era solo di appoggio per accompagnare il risultato è quello mostrato nell’immagine.
Allora oggi una mezz’ ora di lucidatura COC 1/3 diametro con utensile sopra. La pece la conservo a contatto con lo specchio a casa quindi in ambiente caldo però la zona di lavorazione attualmente è 11 degrés. Controllo periodicamente con un termometro laser la temperatura e la superficie della pece e dello specchio sono regolarmente 20-21 gradi quindi penso che rimanga sempre ben amalgamata. Si sente anche che all’inizio sessione di lucidatura sono molto dure da scollare quindi c’è un contatto perfetto e la pece è perfettamente lucida sulla superficie ha aderenza su tutta la superficie dello specchio.
Ora però mi sembra che la zona centrale si stia abbassando un po’ troppo ho un’ accenno di bordo ribattuto che comunque c’era già prima (molto contenuto) non so se allungare leggermente la corsa delle passate, Que dis-tu?
Sì ok In effetti la sorgente luminosa è un led. Proverò a centrarlo meglio appena avrò un po’ temps. Grazie tantissime dei consigli ma come dici di procedere… di proseguire con COC con utensile sopra? Utensile sotto? Un terzo del diametro avanti indietro…
Allora Finalmente sono riuscito a realizzare un’immagine decente però con l’inconveniente che adesso si vedono meglio i difetti e infatti guardando l’immagine A momenti mi prendeva un colpo. Ho le traveggole io oppure qui mi sa che abbiamo un piccolo problema? Le righe del Ronchi hanno un andamento diverso nella zona centrale rispetto alla restante parte dell’ottica… non voglio dire quella parola a livello scaramantico anche se credo che purtroppo vado a sbattere proprio lì; voi cosa ne pensate?
Allego anche un immagine della pece che ormai ha oltre 15 anni è fatta di pesce Cristallo mista trementina e a cera d’api non ricordo le percentuali ovviamente su una base di metallo
spessa 15 mm pesa un accidente ma è assolutamente stabile.
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