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  • in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8674
    LelioLelio
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      https://goo.gl/photos/k5gbVj2444MU8A8Z9
      riproviamo con tutto l’album.
      In queste immagini c’è la sequenza costruttiva del mio piccolo dob da 11″, assemblaggio e montaggio per finire con il laboratorio in cui avviene il tutto.

      in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8650
      LelioLelio
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        dob strock chiuso

        in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8647
        LelioLelio
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          Volevo caricare delle foto da google foto e ho seguito la procedura img ma mi da null, cosa sbaglio?

          in risposta a: Costruire un Cassegrain #8628
          LelioLelio
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            Tantissimi anni fa conobbi un bravo grattavetro di Imola e lui faceva alluminare da un osservatorio di Bologna, allora non approfondii perchè per me era comodo zaot, non so neppure quale potrebbe essere, so che Asiago fa qualche specchio.

            in risposta a: Costruire un Cassegrain #8622
            LelioLelio
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              Ciao Gemini, io sono in provincia di Varese e vado a Milano da zaot, per voi dovrebbe essere comodo Zen. Prova a cercare un osservatorio con la camera a vuoto nella tua zona hanno prezzi competitivi.

              in risposta a: Ciao a tutti #8607
              LelioLelio
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                • Offline

                Ciao Enrico, sono nuovo del forum ma mi ricordo ancora qualcosa di come lavoravano gli ottici della generazione precedente.
                Durante la lucidatura vi sono due superfici estremamente precise distaccate solo dai pochi micron dello spessore della grana che utilizzi, tra l’altro si ha a che fare con vetro e coridone, carborundum o cesio (per me rossetto) che sono particolarmente secchi, solo il tampone consente una certa adattabilità.
                Una regola che ho imparato era di ascoltare con estrema attenzione sia il fischio, sccccc, che i seppur minimi impuntamenti dall’inizio alla fine della passata. Tutto deve scorrere in modo pulito, liscio, senza fatica.
                Dal tuo test di ronchi mi pare che piu che una difficoltà di messa a fuoco ci sia una vibrazione indotta dal tampone che essendo random come dice Giulio non consente di definirla accuratamente.
                Un trucco per lavorare meglio ed ovviare a questi problemi potrebbe essere di aggiungere una goccia di glicerina ogni volta che rinnovi l’impasto abrasivo.
                Personalmente ho avuto problemi solo sul mio specchio da 280mm che uso ancora e che durante la lucidatura mi dava dei problemi che non ho mai saputo identificare ma il test era simile al tuo, con la glicerina è andato a posto in 1/2 ora.
                Insisti è più facile di quello che pensi, ciao.

                in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8603
                LelioLelio
                Partecipante
                  • Offline

                  Si Massimo, concordo. Quello che mi manca è il confronto diretto quando le esperienze diventano vissuto collettivo, e il tutto si traduce in amicizia e condivisione oltre che uno stimolante umus che coinvolge chi si avvicina senza esperienza e cerca di capire perchè dovrebbe fare tanta fatica per costruirsi uno specchio quando basta comprarlo.
                  I risultati si traducono in curiosità e voglia di capire materie a volte ostiche come la matematica e la fisica che senza un risconto diretto e palpabile, fisico, oggettivo come la costruzione di un telescopio sembrano strane teorie inutili alla maggior parte degli studenti.
                  Se da giovane non avessi costruito il primo specchio presumo che oggi sarei al bar a commentare le partite…. ;-(

                  in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8595
                  LelioLelio
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                    • Offline

                    Ciao Giulio, 40 anni fa quando cominciai il mio primo specchietto da 150mm si andava di pece mista a cera d’api e un goccio di trementina, ad occhio, anzi ad unghia del pollice si testava la superficie prima con un campioncino di pochi cm2, poi se andava bene a preparare il tampone di lucidatura a diametro pieno con il cartoncino bristol avvolto intorno allo specchio, ed attenzione alla stagione! Mi ricordo ancora quanto sono rimasto incredulo dopo solo 1/2 ora di lavoro con il rossetto e il primo ronchi test…. entusiasmo a mille!
                    Allora internet “minga” conoscenti che avessero esperienza, a Saronno, il che voleva dire una giornata di pullman tra andare e venire e osservare senza toccare “tassativo”! Ma qualcosa capivi e di notte ti rimettevi al lavoro. Ma al contrario di adesso che tutto è alla portata di tutti e i tempi sono brevissimi facevi di ogni esperienza tesoro, ti rimaneva impresso indelebilmente e sopratutto non c’erano tante teorie ma molta pratica e sensibilità, rubare il lavoro era tassativo come ricercare la fonte di eterna giovinezza.
                    Ferioli diceva: se fa schhhh continuo senza fischi o strappi seppur minimi stai facendo giusto altrimenti ricomincia tutto daccapo. :yes:

                    in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8588
                    LelioLelio
                    Partecipante
                      • Offline

                      Grazie Massimo, avevo riscontrato il problema dell’adattamento della pece gia sul mio 280 mm, ripensandoci ora ricordo che per entrare in temperatura faticava e lo scaldavo a bagno in un secchio di acqua calda, ma nonostante ciò il suono non era giusto e la distribuzione del rossetto sullo specchio non era uniforme. Questo significa che c’è uno scollamento dalla forma ideale, inoltre notavo differenze di suono tra l’inizio della passata e la fine, quindi si verificavano vibrazioni?
                      Non l’ho mai capito, comunque dopo un po tutto andava a posto, nelle fasi finali feci i controlli e rifinitura della parabola in unica sessione di mezza giornata per paura di danneggiarla alla ripresa del lavoro. Per il controllo immergevo lo specchio nell’acqua calda per rendere uniforme le letture ed evitare pause di lavorazione troppo lunghe, quindi due secchi acqua a volontà, phon a portata di mano per asciugare la superficie del vetro…. una faticaccia.

                      in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8583
                      LelioLelio
                      Partecipante
                        • Offline

                        Con le idee ci siamo, non sono mie, mi sono informato in vari siti ed ora il problema è il reperimento dei materiali. Durante la lavorazione, lavorerei sia con sub diametro che pieno, questa volta vorrei provare con l’utensile o meglio gli utensili in gres e mastice misto colla piastrelle vedo che all’estero è usata spesso questa soluzione per grossi diametri.
                        Non vedo però il problema che ha menzionato Massimo, invertire utensile/specchio con un peso intorno ai 10 kg è fattibile e anzi la presa viste le dimensioni non è un problema. Scappa di mano più facilmente uno spessore di 30mm che un corposo 85mm e credo che sia anche piu controllabile durante le passate 1/2.

                        in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8582
                        LelioLelio
                        Partecipante
                          • Offline

                          La forma a menisco non la userei abbinata al foamglass, farei un supersottile. Invece piano parallelo la incollerei a freddo con una colla bicomponente a bassissima dilatazione, che oggi esiste con un coefficiente simile al calciosodico, impastata ( tipo cemento) con una quantità di microsfere di vetro atta a raggiungere una densità adeguata a consentire al vetro pieno di assestarsi sul foam. solo la parte posteriore ovvero quella che appoggerebbe sulla cella sarebbe lavorata a nido d’ape.
                          Ho pensato a questa soluzione per evitare celle complesse e la deformazione dello specchio in lavorazione dato che al centro avrebbe poco più che 16 mm di spessore. Il panetto così composto avrebbe uno spessore complessivo di 85 mm al bordo, lasciandolo cosi pieno non entrerebbe mai in temperatura.
                          Alcuni li incollarono a caldo ma la sperimentazione era destinata all’utilizzo aerospaziale.
                          Tantè che gli specchi erano talmente leggeri da galleggiare sull’acqua. A me non interessa rendere uno specchio per dob ultraleggero, un peso complessivo di circa 10 kg è fin troppo poco, mi interessa invece che il “panetto” sia più rigido e indeformabile possibile, e questa soluzione è fattibile e interessante bisogna vedere se il tutto agisce come se fosse un pezzo unico e nei bruschi cali di temperatura che avvengono in inverno dopo il tramonto non si deformi. Ho buone speranze.

                          in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8576
                          LelioLelio
                          Partecipante
                            • Offline

                            Già, rispetto agli atomi siamo elefanti imbranati, ma piano piano ci arrivo grazie a te Giulio che sei cosi metodico e preciso. Oggi ho contattato il mio vetraio vediamo cosa mi spara, comunque non so ancora se fonderlo a menisco oppure spessorarlo con un 60 mm di foamglass, potrei lavorare la parte posteriore con la fresa a cnc in forma nido d’ape fino a 10 mm dallo specchio per ridurre i tempi di acclimatazione. Peso di circa 7 kg forse un po poco nonostante il tubo corto.
                            Per i test ronchi e foucault combinati c’era un bel progetto su coelum ma non funzionano piu i link, peccato che non l’ho scaricato ricercherò su stellafane o dintorni, gli americani sono piu maneggioni di noi.
                            So che questo non è il posto adatto ma per chi cerca materiali:
                            A Milano si trova il vetro calciosodico da 25 mm, taglio ad alta pressione smusso e bordo molato, ed anche una ditta storica che ha gli abrasivi, se ci si va di persona si possono comprare quantitativi minori dei classici sacchi da 25 kg. grana dalla 24 alla 1500 , carburo di silicio verde. coridone bianco puro al 99% dalla 24 alla 1200.
                            Alluminatura professionale, anche per grossi diametri un altra ditta sempre di Milano(1000mm diametro).

                            in risposta a: dischi vetro #8571
                            LelioLelio
                            Partecipante
                              • Offline

                              Ciao Maurizio, cosa fai con il secondo disco da 400×30 mm?
                              Se lo vendi ho un amico che lo cerca!

                              in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8569
                              LelioLelio
                              Partecipante
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                                Ciao Massimo non avevo visto il tuo intervento, sono daccordo con te in linea di massima, ma nella vita si fanno scelte che influenzano non solo il presente ma anche in prospettiva il futuro. Anni fa decisi che la fotografia era per me irraggiungibile economicamente e da allora mi sono concentrato sul visuale, ancora oggi sono rimasto su quei binari impostati 40 e passa anni fa e non ho perso l’entusiasmo, niente da dire per chi decide di applicarsi sulla fotografia ma come nel rapporto con la natura l’attimo viene interrotto dalla concentrazione su atrezzatura e aspettative per la riuscita, insomma sono un monaco zen! ;-)

                                in risposta a: Ciao a tutti i grattavetro! #8568
                                LelioLelio
                                Partecipante
                                  • Offline

                                  Prossimo tentativo Giulio, ma sono maledettamente titubante è un newton da 500 f 1900 un rapporto focale di f3,8, mai tentato prima una parabola così corta, e so cosa vuol dire, non mi preoccupa il lavoro fino alla grana 400 anche se la freccia è di 8,25 e ci sarà da scavare un paio di kg di vetro, il difficile sarà la lucidatura e parabolizzazione. Con una curva cosi accentuata mi sa che avrò problemi anche con l’adattamento della pece, metti pure che uso il rossetto e quindi vado piu tranquillo ma se non imparo ad usare il tester il risultato sarà meno scontato che con un f6 che praticamente facevo ad occhi chiusi, max 3/4 controlli con il ronchi e via ad alluminare.
                                  Eppoi dovrò rivedere tutto il metodo di lavorazione, mi sono sempre affidato più alla memoria fisica che a diari pulizia e ordine, se mi avessi visto mentre lavoravo sembravo piu uno gnomo sbucato dalla foresta tutto sporco e disadorno che un ottico, il mio laboratorio era una frazione di scantinato impolverato e ingombro di ogni sorta di scatole atrezzi e metalli, una vera schifezza hahahahaha.

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