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hola Stefano.
Per vedere quel che succede con un CPL dimezzato, dovresti modificare il disegno.
Ma trovo molto conveniente anche solo simulare la perdita di illuminazione ai bordi, inserendo il diametro di un diagonale più piccolo nel programmino on-line di cui al seguente link.Puoi vederlo per avere una idea abbastanza precisa del calo di illuminazione che otterresti al bordo del tuo oculare, inserendo i seguenti dati in millimetri; Diametro specchio 300mm, focale 1800mm; distanza di 249mm dall’asse ottico al piano; diametro m36mm del diaframma di campo oppure pellicola;.
Inserisci questi dati lasciando stare l’elenco dei diagonali fra i quali il software prenderà automaticamente in considerazione il migliore , mostrandoti anche i due adiacenti un po’ meno performanti.
Oppure in seconda battuta potresti metterci la misura del diagonale commerciale che vuoi tu, per vedere quale sarebbe l’andazzo in funzione del diagonale non più da 36mm da da quel che vuoi tu.hola Stefano.
Comincio col mandarti via e-mail il disegnino CAD di riferimento.
Inserisco quì anche due catture JPG dello schermo relative al disegno, una delle quali è dell’insieme , mentre l’altra è un ingrandimento per leggibilità della parte specchio secondario, dove si concentrano i ragionamenti:
Collegamento diretto 1 – MOLTO MEGLIO LEGGIBILE RISPETTO ALL’ANTEPRIMA:
https://s8.postimg.cc/x3bsk7y45/300_F6.jpg
Anteprima forum 1:
[/url]Collegamento diretto 2 – MOLTO MEGLIO LEGGIBILE RISPETTO ALL’ANTEPRIMA:
https://s8.postimg.cc/bto69hcph/300_F6_zona_secondario.jpg
Anteprima forum 2:
[/url]—————
Ora spiego i particolari del il disegno:
1) Il disegno parte sulla sinistra, a rappresentare lo specchio come un tratto di linea verticale azzurra lunga 300mm dalla metà della quale parte una seconda lineetta ortogonale verso sinistra, lunga 3,12mm che rappresenta la profondità della freccia centrale dello specchio 300F6.
2) Da quell’estremo incavo dello specchio parte quindi l’asse ottico (in linea-punto) a lo largo de (300×6) = 1800mm verso destra.
3) Il cono di luce è indicato da due linee gialle che dal bordo specchio convergono al punto focale sulla cima dell’asse ottico.
4) Si tratta ora di scegliere il campo di piena luce CPL, che per scopi visuali, normalmente è un valore che va da 10 a 20mm, ed io imposto 20mm; Conto “rotondo” che, capito il funzionamento della baracca, sarà modificabile a piacere.
(A questo proposito puoi in parallelo approfondire/schiarirti le idee, leggendoti la seguente breve ma vecchia discussione, sempre molto valida, in “Dobsoniani” ):
https://dobsoniani.forumfree.it/?t=54081380
5) Quindi traccio un nuovo cono di luce, stavolta in colore verde, che parte sempre dal bordo specchio primario, e termina ai capi della mia lineetta-ampiezza del Campo di Piana Luce CPL da 20mm.
6) Ora col CAD mi viene facile quotare i due angoli che sottendono il primario da metà del cono di luce giallo (vedi quota 85,23° vicino al primario), e da quello relativo al CPL verde (vedi adiacente quota 85,54°).
7) ahora, sottraendo le due misure trovo che l’ampiezza di cielo che inquadrerò in piena luce sarà di 2 veces (85,54-85,23)= 0,31°; cioè di 3,31*2 = 0,62°
(altrimenti troverei ugualmente il valore dell’ampiezzaa di metà del cielo inquadrabile, sapendo che metà del CPL (10mm) divisa per la lunghezza focale 1800mm, è la tangente dell’arco che col CAD trovo ben più facilmente).
8) Prima di ruotare l’asse per simulare la riflessione del secondario, devo conoscere il raggio di distanza dall’asse ottico, al quale verrà a trovarsi il diaframma di campo dell’oculare.
Posto che una regola empirica stabilisce che il diametro di apertura della cassa del secondario debba essere pari al diametro del primario, sommato a un centesimo della lunghezza focale, trovo che tale valore è di 300+(1800/100)= 318mm,
quindi il raggio sarà =(318/2)=159mm.A tale raggio devo aggiungere la quota di spessore del focheggisatore. Cioè il punto in cui andrà a trovarsi il diaframma di campo dell’oculare inserito nel focheggiatore. Spessore che di solito per i focheggiatori Newton tipo INTES o JIMI, y de 90 mm, che aggiungerò a quel raggio: Cioè il diaframma di campo dell’oculare si troverà alla distanza dall’asse ottico pari al raggio di (159+90)= 249mm (ver dibujo)
A quella distanza dall’asse orìttico, traccio quindi una parallela, in basso del disegno, che mi servirà come riferimento per disegnare una circonferenza ad essa tangente (circonferenza in tratto e punto).
Poi partendo dai due estremi della lineetta del CPL che sta alla cima dell’asse ottico, traccio due rette che entrano a ritroso nel cono di luce del CPL, fino a intercettarlo, e traccio anche in quel punto la lineetta da 20mm del CPL.
Ora puntando come centro della circonferenza sulla mezzeria di quella lineetta, traccio una circonferenza diametro 249mm.
Quindi col CAD faccio una copia del cono si luce verde, dell’asse ottico e della lineetta con la sua quotatura da 20mm, e ruoto tale copia di 90° in senso orario, trovando la posizione dell’oculare (in basso nel disegno).
Ora guardando le intersezioni delle due copie del cono di luce verde, traccio la diagonale azzurra da 83,66mm, che mi indica la estensione del lato maggiore dello specchio secondario ellittico.
Da quella misura divisa per la radice di 2 (es decir 1,41), trovo il lato minore dello specchio secondario, che corrisponde al diametro di 59,3mm.
entonces, per evitare di sottoporre alla riflessione il bordo dello specchio secondario, che è il punto maggiormente critico della qualità…(cioè sede dei maggiori difetti di entrata e uscita dell’utensile che ha generato il piano di tale specchio), ordinerò uno specchio secondario con la misura commerciale di qualche millimetro maggiore .. per esempio 60mm.. (vedi il cerchio azzurro diametro 60mm).
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Ora per quanto riguarda l’OFFSET, lo trovo se vado a quotare le due distanze dall’asse ottico dei due bordi del mio secondario (inferiore e superiore nel disegno).
Troverò che il bordo del secondario che sta in alto nel disegno, oltre l’asse ottico (corrispondente al lato opposto del focheggiatore) dista dall’asse ottico 31,88mm (vedi quota azzurra) ; mentre il bordo inferiore (che sta verso il focheggiatore) dista solo 27,28mm.
Sottraendo le due misure trovo che per intercettare e riflettere interamente il cono di luce del mio CPL proveniente dallo specchio primario, io devo spostare “indietro” (cioè verso l’alto del disegno) il secondario di (31,88-27,28)= 4,6mm
FINE DELLA SARABANDA
Okay.
Se mi dai un poco di tempo (uno o due giorni) ti faccio uno schizzo cad, che è il modo migliore per capire come barcamenarsi nei dimensionamenti.Il mio schizzo delineerà “UNA” strada normale per arrivare a un dimensionamento che è sempre funzione del campo di piena luce e della estrazione del fuoco desiderati, da cui deriva la misura del secondario.
E per ultima, la lunghezza del traliccio metterà “d’accordo” tutto l’insieme, portando a fuoco l’oculare più critico, cioè quello del tuo gruppo di oculari che richiede il maggiore inserimento “dentro” el mecanismo de enfoque.
E’chiaro che se desidererai usare una reflex per fare qualche foto, il campo di piena luce dovrà essere ridimensionato alla diagonale del formato del sensore, o della pellicola di ripresa. E quindi sarà grande anche il secondario e la ostruzione, ma il traliccio sarà più corto.
Mi ignorancia en este campo es evidente.
La ventaja es que siempre hay algo que mparo.
y. Vi que va en “modificación” entrada individual, para reemplazar “org”con “cc”,las fotos se hacen visibles de nuevo.
(Hice la prueba en su primera imagen de la siguiente referencia: 1 de esta discusión).
No sé si es posible hacer una corrección “lote”Foro para todos los mensajes.
Por lo tanto, es el problema en mi opinión, que no es posible un comando de sustitución” con el editor de prensa de la palabra, es más práctico para ir a la edición de cada puesto; integralmente copiar y pegar en la palabra (el equivalente), a continuación, cambiar la “ubicada org y sostituicsci con cc”, y luego pega el siguiente texto se modifique para sobrescribir el antiguo puesto en Grattavetro, y, finalmente, guardar los cambios.
A mí me pasó que el antiguo enlace ya no funzoonassero.
Pero he notado que copiando el enlace de las fotos y ponerlas (Creo) en la línea de comandos, o tal vez mediante la inserción en la línea de búsqueda hacer solamente Google código de la imagen sin la parte de la dirección, igualmente también era muy vieja foto, foros con hilos extraídos de hace años.
ops…Veo que, o bien ya no puede verlos
Pensando en su lugar a la dificultad de adaptación, y la muy corta duración de la fase óptima de trabajo efectivo de lanzamiento, Creo que tuve la suerte del principiante, acostumbrarse a construir la herramienta con grandes surcos iniciales 8 mm, con paso Gugolz # 55 con la que el trabajo de invierno 20 grados temperatura ambiente escaso, en un ambiente con temperatura constante.
Esto se debe a la dureza del terreno de juego, temperatura de trabajo, anchura de la ranura y la ausencia de presión en la herramienta, son las variables de las que una vida de la herramienta justa, y el buen trabajo resultante.
En otras palabras, el espesor inicial de 10 mm de paso, que permitirá un amplio margen de tiempo entre unas ranuras de mantenimiento útiles y la otra, que por medio de impratichirti con su tendencia.
Por último, con su buen trabajo, el terreno de juego va a disminuir a unos 3 mm hacia el final de parabolizzazione.
espesor delgado y óptima porque así “menos flexible” abertura de 10mm; ideal para conseguir el máximo rendimiento y la precisión de la tolerancia de mecanizado final del espejo, excluyendo siempre a añadir peso a su arrastre debido a que los nanomeri en juego al final del procesamiento son muy pocos
Creo que construir la estructura con calma es una buena idea..
quindi a F6,66 ancora meno scherzi a parte sono più le preoccupazioni che l’entusiasmo
he he..Capita anche con le nuove fidanzate non ancora ben conosciute
È normale.
Ma in un F6 vedrai che non è così impegnstivo.
la W spazia su tutta la larghezza in destra-sinistra per svasare mantenendo uniformità di superficie.
a lo sumo, in base alle zone trovate in rilievo col Foucault, si tratterà di applicare localmente una certa pressione con la mano, mentre passi sulla corona da scavare di più.Si perchè le c.o.c. sono la maggioranza delle corse applicate nella lavorazione.
Sui 77 mila va e vieni della realizzazione del mio 250F5 (giá sbozzato alla freccia definitiva), credo che le corse di parabolizzazone a W, (le uniche diverse dalle c.o.c. e cordali) possano essere state uno due migliaia.
y. Lo scopo de girare intorno al tavolo e girare il vetro in mano in senso opposto, vista la grande quantitá di corse da eseguire per asportare unitariamente pochissimo vetro, è di far intervenire la statistica, dove su una grande quantitá di dati, gli errori in eccesso di segno opposto si elidono.
y. 1/3 y por 200 es 66, quindi debordo 33 adelante y 33 espalda.
Invece lateralmente non dovresti debordare di più di 12 o di 15mm per parte (1/6d e 1/8d)hola Stefano.
relei todo el tema, pero debo decir que en su trabajo solo he encontrado un comportamiento científico crítico, yo diria profesional ideal, que sería muy deseable para cualquier neófito.
A lo sumo con un exceso de preocupación de que tal vez ese carácter tuyo te haya llevado hacia la facilidad. (solo teórico) usar el ronchi, opuesto a la dificultad (solo teórico) para usar al máximo “tomador de decisiones” Foucault.Incluso tendería a aconsejarle que mantenga el Ronchi, como muchos cajeros automáticos caseros siempre han preferido en el extranjero.
Esto se debe a, si no me equivoco ya estas con un esferoide que todavia tiene un (digno signo de buen trabajo), borde elevado.
Pero ese borde elevado está clasificado en un esferoide., significaría que en una parábola te encontrarías con un centro y una arista levantados un poco más que 1350 nanómetros necesarios para la parabolización, que podría alcanzar con seguridad cavando más en el centro, con un poco mas de trabajo. pero tranquilo, sin tocar el borde.
En mi opinión, uno de sus problemas puede haber sido la temperatura muy variable del ambiente de trabajo y la tendencia al calor., o el ancho “cerrar” ranuras entre los distintos pasos de menos de 8 mm que requieren una reapertura más frecuente de los canales.
Sin embargo, en el estado actual, Podría aconsejarle que ponga su espejo ya que está bien pulido pero no aluminizado., en el marco de un dobsoniano temporal, y mirar al cielo… (como colocar el espejo en una silla mientras sostiene la jaula secundaria de otro telescopio, o peor un secundario y un ocular a dos manos), estoy seguro de que, con el espíritu autocrítico y santurrón que has mostrado aquí, ya verías algo ciertamente alentador… ya que la meta no está lejos.
Releo todo bien y luego arriesgo algunas sugerencias
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