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Meraviglia!
In giro per il Kenia con il Gippone Toyota, tutte le sere eravamo rossi di terra come incipriati.Salut Frank
Vedo con piacere che hai fatto un bellissimo lavoro di fine meccanica al servizio di un dobson “tout terrains” con robustezza direi militare.Il vantaggio di avere un tornio e di saperlo usare bene si vede nei particolari del tuo lavoro.
Veramente complimenti.
question: Come ti sei trovato con l’uso del Turbo Cad XT5?
Io faccio molta fatica avendo lavorato dai primi anni ’80 in stabilimento con i vari Autocad, ora sando l’XT5 free mi vengono istintivi comandi che hanno magari la stessa sintassi, ma procedimenti diversi. E il guaio è che non usandolo tutti i giorni, ad ogni ripresa ci metto tempo a nuovamente ambientarmi…..Causa anche l’età che avanza ed è già arrivata a superare i 70P.S. I deserti sono la mia passione. Quali località desertiche (o quali zone), si vedono nello sfondo delle tue immagini non certo italiane?
Sul Roddier le mie conoscenze sono solo teoriche, e credo che il suo possibile utilizzo parallelo ad altri test in fase di “éraflure” possa essere un’ottima cosa. Infatti l’uso incrociato di più test complementari è fonte di sicurezze non diversamente ottenibili.
garçons bonjour,—– Ho dedicato questo ultimo periodo a ripassarmi tutte le fasi di lavorazione e il grattavetro ha fatto la parte del leone!
Il mio obiettivo è produrre diametri tra 30 e 50cm con focali variabili da f4 a f5 conoscendo tutte le difficoltà del caso ,mi sono dato un tempo di 2 anni anche se il modo che ho di ragionare e che ho sempre avuo è ”mai finito d’imparare”
Il pensiero che ho in questo momento è il sistema di controllo , la persona che conosco utilizza il focault con relativa maschera di coudè ho sentito però che il null test è più immediato e più preciso .
Ho già chiesto per dotarmi di uno specchio piano per utilizzare il sistema di controllo in autocollimazione .
Ditemi cosa ne pensate
Credò imparerò molto qui
Merci
MarcoCiao Marco e benvenuto anche da parte mia.
Per quanto riguarda le mie conoscenze da grattatore non professionista, seppure sorretto da passione e studio di roba straniera per i fatti miei (vista l’assenza di libri italiani dovuta anche alla scarsità di interessati che l’argomento incontra in Italia) sono sicuro che il metodo di controllo in autocollimazione sia quello che va per la maggiore a livello professionale, e ben adeguato al range di diametri e di frapporti focali che hai in mente.Metodo che conosco in modo solo “accademico” , non avendolo mai applicato per via della proibitiva spesa per attrezzarsi con uno specchio piano lambda/16 di diametro almeno pari al massimo diametro che si desidera produrre. Spesa che comprende un banco di prova, ed è giustificabile se è previsto un suo ammortamento da spalmare su un certo numero di specchi da porre in vendita.
(la planarità a 1/16 di lambda è necessaria per chi prevede di lavorare specchi con rapporti focali non inferiori F4, visto che il rapporto focale fa parte della formula che determina la tolleranza della misurazione autocollimata).
Americani come Parker dicono che la sensibilità del metodo è eccellente pur utilizzando “poveri” reticoli di Ronchi da 5 linee millimetro, che a noi italiani abituati alle 10 lignes, fanno quantomeno stranezza.
Il test di Foucault secondo me (che sono uno strenuo suo sostenitore) nonostante la sua oggettività intrinseca (data dal dover giudicare a occhio se due ombre sono di uguale intensità) è un aiuto impagabile, ed è l’unico test “quantitativo”, cioè che permette di conoscere “quanti nanometri” di vetro devo togliere, oppure ho ho esagerato a togliere, e sarebbe consigliabile se si vuole raggiuingere buna certa qualità.
Capisco anche che artigiani lo schivino perchè ormai si sono fatti “l’Occhio” alle correzioni col Ronchi…Ma è inutile che vadano in giro a raccontare storie, perchè a occhio nessuno è in grado di giudicare dei nanometri, che sono quelli che ti dice il Foucault (pur soggettivamente), e sono pure quelli che fanno i lambda/due cifre.Cosa che il Ronchi o l’autocollimazione non dicono, fornendo solo una immagine del luogo dell’eventuale difetto, che con le sue curvature suggerisce la qualità dell’ottica, ma che non aiuta con dei numeri a capire quanto esso è profondo e quanto di conseguenza debbano essere lunghe nel tempo le azioni di grattamento idonee a correggerlo.
Mentre il test di Roddier non lo si può utilizzare in fase di realizzazione dello specchio, perchè applicabile solo all’ottica terminata e non permette di verdere quel che accade sul profilo parabolico della superficie in lavorazione.
Tutti i nuovi impegni rappresentano delle nuove “salite” che sono un poco più faticose all’inizio, ma il trucco per riuscire è quello di non fare da subito delle invenzioni semplificative, ma fidarsi delle tecniche in uso, solo apprese bene le quali si portanno fare sicuramente ottime personalizzazioni.
…Tante chiacchiere, ma spero che quì ti troverai bene.
Ciao
GiulioCiao Carlo e benvenuto anche da parte mia.
Con tutte quelle signore letture, parti sicuramente “vaccinato” e avvantaggiato
Méfiez-vous de Luigi qu'un disque de marbre, ou tout autre matériau à structure cristalline, il aurait une surface de dureté inégale, et en traitement, les veines les plus dures trouvées dans tous les matériaux naturels, causer certains “travers de porc” le soulagement, ce qui rend très difficile l'obtention de la précision de 68,75 millionièmes de millimètre (nanomètres), qui caractérise la qualité minimale d'un miroir dit lambda / 4.
Les métaux ont une structure moins variée que les matériaux naturels. Ils sont plus purs que le marbre, et en fait ils ont été utilisés avant 1858, quand Foucault a prouvé que les miroirs paraboliques pouvaient être en verre, avec les modalités que nous adoptons encore aujourd'hui, les astronomes amateurs bricoleurs.
En fait, le verre est le seul matériau amorphe utile, c'est-à-dire dépourvu de structure cristalline de manière à être considéré comme un liquide de viscosité infinie à température ambiante. Quand il n'est pas durci, mais il est bien recuit, il est uniforme dans son volume, et c'est la prémisse qui garantit la possibilité, avec une bonne finition, pour obtenir la meilleure qualité optique.
À propos du degré de brillance à atteindre lors du traitement, vous pouvez également lire uniquement le court paragraphe “pratique” intitulé “BREF PARENTHESE SUL LE GRE DU POLISSAGE REQUIS POUR UN OBJECTIF OPTIQUE”, dans l'article sur le lien suivant
Le seul moyen économiquement abordable reste l'achat de deux disques jusqu'à 300 mm de diamètre, en verre normal (calcium sodium) 19 mm d'épaisseur, dans les verreries industrielles, c'est-à-dire ceux qui fournissent du verre pour les surfaces praticables et d'autres utilisations dans la construction.
J'ai payé les deux derniers disques 100 total euros, coupé et serti 4 bords circonférentiels, laissant le bord de coupe restant rugueux.intéressant. Merci!!
Le problème cependant, au moins au moment de l'achat de mon blank 250, était que le calcium-sodium pour ustensiles n'était fourni que contre l'achat d'un blanc.
Salut Alexandre. bienvenue.
Nous allons certainement essayer de vous aider, dans le cadre de nos connaissances non professionnelles…mais “quasi”.
Si tu veux, en attendant, pourriez-vous nous parler de votre RC de “relancer”.
Les nouveaux problèmes sont toujours stimulants pour le travail d'équipe !
bonjour Stefano.
Je suis aussi en vacances sans ordinateur. En regardant le dessin CAO, vous pouvez immédiatement savoir si j'ai eu tort d'accrochant une ligne de cote.
En fait, je pense que c'est plus facile pour l'erreur d'être la mienne, artisanal, par rapport à la réponse professionnelle d'Atmos.Uno zoom 8-24 c'est un bon choix car il sera également utile dans un futur possible lorsque vous pourrez avoir un télescope de voyage 250F5.
Le porte-oculaire beau mais trop cher.
Puisque les crayfords sont très simples, robuste, et une vie sur le marché, Je pense qu'il ne peut pas y avoir beaucoup de différence technologique..si ce ne sont pas les coûts de production des pays producteurs..vivez donc le crayford OSG chinois bas profil à des coûts d'environ 160 euro.
Mon 90 mm de haut est un Intes Crayfotd (russo) da 2″ et base plate, que dans 2002 pagai 125 euro.
Aujourd'hui, il existe de nombreuses marques, même des profils bas à moitié aussi hauts que le mien. avec demoltiplica 1:10 (cette mine n'a pas, et dont je n'ai jamais ressenti le besoin).Le coup de la mienne est de 40 mm, et avec le treillis coupé pour mettre au point l'oculaire qui nécessite la plus grande insertion du fok, 10 autres oculaires anciens de différentes marques sont également en feu, y compris les trois que j'utilise toujours, qui sont Explorez scientifique par 14, par 8,8 e 4,7mm e 82 degrés, et qui sont des parfocales parmi eux (c'est-à-dire les changer sans avoir à se recentrer)., Plus 2 ex microscope curieux, avec grille, qui nécessitent un baril plus long pour rester plus en arrière.
Les conseils sur les oculaires puis les prendre de la série sressa et parfocals.
Aussi les autres focaliseurs hélicoïdaux (étape d'alimentation de vis 3 avec deux ou trois principes, pour l'avancement de 6 ou 9 mm par tour), poids 31,7 mm 40 grammes, que j'ai allumé mon dessin à partir d'un nylon noir complet, pour petits télescopes de voyage, avoir une course de 40 mm.
Gardez à l’esprit que je ne suis pas
expert…mais voici un curieux qui a fait plusieurs fois “routes” dont je décris les impressions de transit.
Donc, je suis celui qui est normalement techniquement surclassé par ceux que j'accompagnais pour ces courts tronçons initiaux de route que je connais, parce que vous avez déjà voyagé. Et c'est ce que j'aime le plus.
