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Ciao Carlo,
Benvenuto sul forum anche da parte mia!
Ottima scelta quella di iniziare con un 250 f5
Ottimo rapporto tra probabilità di successo e soddisfazioni osservative date dal diametro scelto.
Speriamo che ti arrivino in fretta i vetri, così si iniziaaaaa
Ciao e a presto
MircoMooolto interessante, grazie Giulio
Me lo devo leggere con calma e confrontare i loro risultati con le simulazioni che sto facendo anch’io
Ciao
MircoNo no devi assolutamente usare un utensile da 41 cm, specialmente nella fase di lucidatura e fino al raggiungimento di una buona sfera.
Anche la parte iniziale della parabolizzazione ti suggerisco di farla con il pieno diametro.
I sub diametro necessitano di una notevole esperienza e pratica, per poterli gestire.
Non ricordo più, che focale ha lo specchio?
Ciao
MircoCiao Luca,
Ah ok ora si può più facilmente spiegare quel difetto strano a 3/4 del raggio. L’ utensile deve essere a pieno diametro, non così più piccolo dello specchio.
Devi assolutamente fare anche l’utensile di 41 cm, altrimenti la superficie dello specchio non viene lavorata in maniera uniforme!
Poi Dovrai lavorare con corse 1/3 COC (ovvero corse di 13.6 cm) equivalenti a un debordo parte per parte di 6.8 cm.Si esatto, concordo con Giulio, stai molto attento alla temperatura che raggiunge la miscela acqua-gesso, durante la reazione chimica che porta al suo indurimento. Purtroppo l’effetto di un repentino innalzamento della temperatura, l’ho sperimentato durante una delle mie realizzazioni, e non è stato affatto piacevole:
https://www.grattavetro.it/forums/topic/primario-420mm-foca/page/2/#post-9845
In quell’occasione avevo messo un foglio di pellicola alluminata (quella da alimenti) sulla superficie dello specchio, ma ovviamente l’alluminio essendo un buon conduttore ha trasferito efficacemente il calore dal gesso allo specchio, rompendolo.
Per minimizzare le probabilità di rottura, mettici qualcosa che non sia un buon conduttore, tipo della carta forno, o meglio 4-5-6-8 stati di carta forno. Oppure può andar bene anche come hai pensato di fare tu, facendoti un calco in cemento e usare quello.
Ciao
A presto
MircoCiao Luca,
:”Devo anche dire che i test presentati precedentemente non erano tanto attendibili visto che io prelevavo l’immagine proiettata sul muro alla distanza di 1-1,5 metri dal reticolo.” aaaaaa ecco ora capisco perché le immagini del test risultavano stranamente ovali
Dall’ultima immagine il bordo sembra molto più ribattuto di quanto sembrasse nelle immagini precedenti. Che tipo di corse stai utilizzando? Usi un debordo di 1/6 del diametro parte per parte o usi un debordo di 1/3 del diametro parte per parte? te lo chiedo perchè sembra tu stia usando delle corse troppo lunghe.
Resta sempre valido il consiglio di procedere prima con la nuova realizzazione del supporto e vedere come lavora, poi faremo delle altre considerazioni.
Ciao Luca
Buon lavoroCiao Luca,
Il gesso che ho usato io me lo aveva gentilmente regalato, il tecnico di laboratorio del mio dentista, e non ti saprei dire di che marca era.
Però nel paese vicino al mio c’è un rivenditore di gessi ceramici, che vende anche gessi per odontotecnici. La tipologia che vendono loro è la: PRESTIA DUR n°1 della Siniat, un sacco da 25 Kg costa più o meno 10-15€, come ordine di grandezza.
L’ho già consigliata anche ad altri amici, che poi mi hanno detto essersi trovati molto bene. Per cui se te ne devo consigliare una, ti direi quella. Poi penso che anche altri tipi possano andar bene.
Ciao e a presto
MircoProverò appena mi è possibile a fare delle simulazioni sulle deformazioni, vediamo quanto vengono.
Una soluzione per testare lo specchio senza doverlo tenere proprio in verticale, che avevo provato anch’io tempo fa, era quella di mettermi a eseguire i vari test sulla rampa delle scale (io stavo nel pianerottolo eh), in questo modo lo specchio rimaneva nella sua cella e un pochino inclinato, parte del suo peso così, si scaricava negli appoggi sotto e non sul bordo laterale.
Oppure devi costruirti un dobson con i tralicci lunghi il doppio, così esegui i test con lo specchio perfettamente in orizzontale, dal barilotto dell’oculareGuarda io quando ho fatto il mio disco con il gesso da dentisti avevo pensato alla stessa cosa: “se si stacca un granello mi riga tutto lo specchio”, così l’ho interamente rivestito con della resina epossidica. Magari può andar bene anche rivestirlo completamente con la vinavil, o qualcosa insomma che faccia una pellicola aderente che impedisca a qualunque granellino di staccarsi.
Eh si, se le righe ruotano da intra ad extra è probabilmente astigmatismo e saresti costretto a ritornare almeno alla grana 600. Ma attento perchè potrebbe essere astigmatismo fittizio introdotto da una eccessiva separazione tra sorgente e fascio di luce di ritorno. Tieni questa distanza la più contenuta possibile max 15/20mm. Se nonostante gli accorgimenti le linee ruotano ancora, allora bisognerà valutare di ritornare alle grane.
Però procediamo per gradi:
1) rifare l’utensile più rigido e poi valuterai/valuteremo come lavora.
2) eseguire qualche nuovo test di ronchi con il set-up bello allineato.
Ciao e a presto
MircoCiao Massimo,
oooh molto bello il supporto minimalista
Già si vede che inizia a riflette bene, scalini, vaso di fiori eccL’unico punto che mi fa riflettere è il menisco posizionato in verticale in quel modo, che va benissimo per un blank normale, ma per un menisco così sottile mmmmm non lo so, non vorrei si flettesse troppo. Cosa ne pensi?
Hai proprio una bella gatta da pelare eh? non saprei dirti dome si può fare la sfericizzazione a mano con un sub diametro. Io l’ho fatta e viene bene, lavorando a macchina, ma a mano proprio non saprei come si fa.
Ciao
MircoCiao Luca,
non sono sicuro di aver capito bene su come stai procedendo per fare il nuovo utensile. Se hai versato della colla per piastrelle sopra lo specchio per ricalcarne la curvatura, OK, l’importante è che tu lo faccia di un adeguato spessore, 25/30 mm secondo me. La colla da piastrelle non l’ho mai usata, poi mi raccomando devi farci sapere se funziona bene o noPer quanto riguarda il ronchi, se le linee rimangono sempre inclinate della stessa quantità e dalla stessa parte passando da intra ad extra, non è un problema. Probabilmente è dovuto al fatto che non hai messo il reticolo perfettamente verticale, quindi controlla bene sia questo sia l’allineamento tra lama di luce e linee del reticolo.
La cosa cambia invece se le vedi ruotare, o cambiare inclinazione passando da intra ad extra.
Ciao
A presto
MircoEccomi ciao Luca
Oooo ora che ci sono le immagini dei ronchi si riescono a capire molte più cose.
Concordo pienamente con quanto detto da Massimo, sia sulla forma dello specchio (no bordo ribattuto, ma collinetta rialzata, e buco nella zona centrale), sia sulla non adeguata rigidezza del tuo utensile in legno, sia sulle modalità di procedere.
Per quanto riguarda il supporto, per mia esperienza, il migliore in assoluto ho trovato essere un disco fatto con il gesso da dentisti. Altrimenti vanno bene un disco di vetro sempre di adeguato spessore o un disco di legno multistrato da 25/30 mm di spessore però. E’ vero che avevo anche utilizzato un disco in marmo (ce l’avevo in casa a gratis), ha funzionato benissimo, ma pesava davvero molto e non mi trovavo per niente bene quando era ora di lavorare con l’utensile sopra, per cui non te lo consiglierei.Le linee del ronchi le vedi ruotare da inclinate a Dx a inclinate a Sx, o viceversa, passando da intra ad extra focale? Rispetto alla sorgente di luce (fessura o puntiforme che sia) a quale distanza da essa passa il fascio di luce di ritorno? ci passa di lato o sopra alla sorgente?
Ad ogni modo bravo, mi associo anch’io ai complimenti di Massimo, anche il mio primo ronchi era mooolto peggio di questo!
Ciao Massimo
Molto bello e molto interessante… Grazie di averlo postato
Ciao
MircoAh altra cosa, che tipo di pece stai utilizzando e che temperatura c’è nel locale in cui lavori?
Un altra possibile spiegaziine, anche per i segni che trovi nello specchio, può essere una pece troppo dura.
Ciao
MircoEhilaaaa grandissimo Massimo seguo con interesse
Certo che è un bel bestione!
Non vedo l’ora di vedere i primi ronchi
Buon proseguimentooCiao Luca,
L’utensile sembra ben fatto, bravo i quadratini sembrano tutti ugualmente interessati dalla lavorazione. Confermo comunque quanto detto nel precedente post, io proverei a lavorare con tutti i componenti alla stessa temperatura.
Per quanto riguarda l’ossido di cerio, no non è normale che si comporti così, probabilmente il tuo si è contaminato con qualche particella indesiderata, fai benissimo a setacciarlo prima di ogni lavorazione (mi raccomando il setaccio deve avere una maglia davvero finissima).
Io non ne ho mai avuto l’esigenza, ma so che alcuni lasciano decantare la miscela acqua/cerio per qualche ora, in modo che le particelle più grosse e più pesanti cadano sul fondo del recipiente. So che da qualche parte nel forum o negli articoli, Giulio ne aveva parlato, ora non ricordo bene dove, provo a cercare. Se trovo il post ti riporto il link.
Ciao e buone grattate
Mirco -
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