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  • in risposta a: Primario Cassegrain RC 300 #5900
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      Sei alquanto vicino ……….

      in risposta a: fusione del vetro #4883
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        Certo che si può fare con il software, anzi meglio !

        in risposta a: fusione del vetro #4851
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          Per fare l’autocollimazione seria ci vuole uno specchio di diametro pari o superiore a quello dello specchio che stai facendo, quindi per 1 metro ci vuole un piano da un 1 metro, con foro al centro e con precisione della superficie 1/10 di lunghezza d’onda. Purtroppo non posso disporre di una cosa del genere e quindi devo fare diversamente.

          Per il primario

          1) generazione dell’iperbole con misure fatte con Foucault usando la formulina del Texerau

          2) uso anche del reticolo di Ronchi

          molta pazienza e una buona dose di fortuna !!!

          Per il secondario

          1) generazione della forma con verifica delle frange su specchio sferico (come per il Cassegrain)

          2) una volta ben fatto il primario continui a lavorare sul secondario verificando a specchi montati su sorgente puntiforme lontana (stella artificiale)

          e anche qui tanta fortuna !

          Oppure un bell’interferometro Zygo e risolviamo la storia :yes:

          Questo in linea di massima è quello che penso di fare …… poi in corso d’opera sicuramente ci saranno variazioni, come sempre :whistle:

          Comunque ho anche un inteferometro di Bath fatto in casa che da una mano nei casi più seri …………..

          in risposta a: fusione del vetro #4840
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            Ovviamente devo fare anche il secondario, che in pratica, con le nostre modeste attrezzature, va fatto ” sul primario” . Fortunatamente non è la prima volta che faccio un R/C, anche se non di questo diametro. La lavorazione non è molto dissimile da un Cassegrain. Hai presente la formulina dell’aberrazione sferica che è sul Texerau ? Tutto il trucco è usare bene quella ……… :scratch:

            in risposta a: fusione del vetro #4820
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              Intanto godetevi la vista dell’oggetto nella sua cassa di trasporto :yahoo:

              in risposta a: fusione del vetro #4818
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                Infatti è sicuramente emozionante, anche per me che ho grattato molto vetro, mettere le mani su un blank da 1 metro ! In ogni caso le difficoltà ci sono, eccome ! La focale del primario non è tanto spinta in quanto lo spessore è di appena 57 millimetri, quindi un super sottile. E’ quasi un menisco. Per poterlo lavorare correttamente ho dovuto fare una cella di lavorazione che presenta dei punti di appoggio analoghi a quelli che verranno poi impiegati nella cella vera. Il vetro è un Pyrex 7740 della Corning Glass, ormai non più in produzione. La costante conica del secondario è marcata ma non impossibile. La difficoltà più grande ci sarà al momento dell’ottenimento della forma corretta, che come noto è un’iperbole.

                in risposta a: fusione del vetro #4760
                astrotecnico
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                  Gli isolatori li abbiamo presi da un recuperatore di materiale della zona, triturati e poi inseriti nel fornetto. Il mio amico fonde spesso il vetro per scopi artistici, anche se non negli spessori che servono a noi, quindi ha comunque una buona esperienza in merito. Dopo un paio di prove siamo riusciti ad ottenere due blank: uno da 21 e uno da 31 centimetri spessore 40 millimetri circa. Uno dei problemi è quello delle bolle, molto comune con il Pyrex. Comunque abbiamo notato che tendono a formarsi vicino ad un lato del blank. Il problema più grosso ora è la curva di raffreddamento che va accuratamente studiata e provata. Ci sono da fare ancora diverse prove. Se il mio amico mi aiuta ancora, forse ritento.

                  Il blank da un metro è in fase di levigatura. Però ora ho dovuto temporaneamente sospendere i lavori per approntare un ambiente più idoneo dove fare la cosa. Ho al momento troppo poco spazio disponibile, che è fondamentale anche per le prove ottiche. Per muoverlo ci vuole una gruetta :wacko: che sto cercando di fare. Pesa oltre i 100 Kg, quindi muoverlo a mano da solo è impensabile, anche per il rischio di eventuali cadute. Per metterlo sopra alla macchina ho dovuto farmi aiutare da altre 3 persone. Quando riprendo faccio qualche foto

                  in risposta a: fusione del vetro #4745
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                    Ciao Maurizio,
                    io nel 2010 ho fatto delle prove con l’aiuto di un amico che ha il fornetto molto simile a quello dell’articolo che hai citato. Abbiamo fatto qualche cosa con del pyrex ricavato da vecchi isolatori da centrale elettrica. Devo dire che il risultato è stato soddisfacente ma poi non abbiamo fatto altro perchè, sinceramente, il lavoro che sta dietro a questa cosa non è banale e sicuramente ci vuole esperienza considerevole.

                    in risposta a: Posto di lavoro: piano rotante #4587
                    astrotecnico
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                      La modifica della patina di pece è spesso necessaria per la corretta formazione della superficie. A volte è necessaria anche negli utensili a sub diametro, seppure piccoli.
                      Giulio effettivamente la potenza del motore usato per la tua macchina è scarsa. Quando c’è forte attrito penso che hai difficoltà.
                      Un saluto a tutti

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