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  • in risposta a: Chiarimenti tecniche costruttive Test Ronchi #12278
    Alberto Bugoloni
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      Ciao Giulio
      grazie per la dritta. In realtà non ho provato a utilizzare il telescopio temendo che i supporti del secondario avrebbero impedito il test.
      Spero di riuscire, la sett prossima, a terminare il mio tester. Ormai ho tutti i pezzi, devo solo trovare il tempo per assemblarli.

      A presto
      A

      in risposta a: Chiarimenti tecniche costruttive Test Ronchi #12269
      Alberto Bugoloni
      Partecipante
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        Non ho chiara l’idea di come funzioni il post di immagini ma mi pare un po’ piccolina quella postata sopra (ho seguito le istruzioni ma io non riesco a cliccare da nessuna parte per ingrandirla). Provo a metter il link diretto: https://i.postimg.cc/TPm8JJkr/20210727-084851.jpg sperando funzioni

        in risposta a: Chiarimenti tecniche costruttive Test Ronchi #12268
        Alberto Bugoloni
        Partecipante
          • Offline

          Buongiorno signori e signore
          per prima cosa, grazie di nuovo per tutti i consigli che ho seguito scrupolosamente nel “progettare” il tester.
          Purtroppo non ho avuto troppo tempo per trasformare il progetto in oggetto, e quel poco che sono riuscito a fare non ho avuto modo di testarlo in quanto, Attila, che non è il vero nome di mio figlio ma lo dovrebbe essere, appena vede un utensile, lo scambia per un accampamento romano… In compenso sono riuscito a montare dei goniometri sul mio dobsonian. I supporti per le lancette, li ho stampati 3d, mentre i goniometri Az / Al sono stati stampati 2d su carta e incollati su cartoncino. In pochi secondi sono riuscito a puntare M51, intravedendo qualcosa (temo il mio 150mm non mi permetta troppo… ) e direi che il sistema di puntamento funziona dignitosamente, considerando il tempo investito. Per fare i conti al volo mi sono fatto anche un’applicazioncina android (un esercizio più che un’esigenza) che, scelto come riferimento l’oggetto correntemente puntato, mi dice in tempo reale di quanto variare az e al per puntare il nuovo oggetto.

          In ogni caso, tornando al tester, sono riuscito a stampare 3d (disegno la notte e la stampante è inaccessibile all’unno) la maschera dove ho collocato sia le aperture per visualizzare lo specchio sia il supporto delle lame (quelle di un taglierino opportunamente strofinate contro del vetro) che utilizzo per ottenere la fenditura. Esse sono montate su uno slider, vincolato alla maschera, che mi permette di passare agevolmente dalla configurazione Foucault alla Ronchi. Avrei tanto voluto smontare il primario 150mm 7.8f del mio dobson per “vedere l’effetto che fa”, ma ho avuto paura di terminare il test senza nemmeno uno specchio (alle 16 circa si sveglia il cucciolo). Quindi, tanto per capire che succede, ho elettrificato lo slider con un led verde (mi pare un 3v 60° che avevo acquistato in un’altra occasione) e ho puntato contro un muro la maschera, a distanza di pochi decimetri altrimenti non si vedeva nemmeno la luce del led. Si è formata una figura che purtroppo mi aspettavo ma che non capisco se sia corretta ai fini del test. Essa più o meno era costituita da tre frange verticali “|||”. La frangia centrale, netta e piuttosto definita, era chiaramente quella della fenditura (ottenuta usando come spessimetro un film sottile, molto sottile, di quello che avevo – non ho trovato un nastro magnetico ma me lo procurerò) mentre le altre due esterne erano più o meno a forma di “D” (destra) e di “D specchiata” (sinistra). Geometricamente la cosa torna, ma mi chiedo se il risultato è corretto e se invece non stia sbagliando qualcosa. Voi cosa ne pensate? C’è un modo per capire se sono sulla buona strada senza smontare il primario (cosa che farò la prossima puntata ma ci vorrei arrivare pronto) nel collocare le lame e nel creare la fenditura?

          Come sempre, grazie e perdonatemi per queste tutte le domande, ma il poco tempo mi obbliga a cercare di arrivare pronto alle sessioni pratiche di lavoro e di dover ridurre al minimo la sperimentazione sul campo.

          Alberto

          Di seguito una foto della maschera e dello slider con le lame (no Ronchi)

          in risposta a: Chiarimenti tecniche costruttive Test Ronchi #12261
          Alberto Bugoloni
          Partecipante
            • Offline

            Grazie per le risposte…
            appena ho un attimo le leggerò con avida attenzione. Avevo già letto il contenuto delle pagine linkate – e molte altre, tuttavia i dubbi rimanevano. Già scorrendo il testo delle vostre risposte, so che devo prevedere la fenditura :-)

            Conto questo weekend di poter dedicare qualche ora al progetto e quindi terminare la costruzione del mio R-F tester. Poi se riesco a terminarlo, lo posto, se scopro come fare…
            Grazie mille e a presto
            A

            in risposta a: Iniziare con un 500/F3 : è fattibile ? #11960
            Alberto Bugoloni
            Partecipante
              • Offline

              Ciao Giulio
              Grazie per la spiegazione.
              In effetti sono ancora in fase di raccolta dati e informazioni. Anzi, permettetemi di condividere la sequenza di appunti che mi sono “preso”.
              In particolare sto cercando di capire la corretta sequenza di operazioni almeno per arrivare alla sfera lucida. Ho bisogno di schemi… altrimenti mi perdo nelle opzioni .
              Mi pare chiaro che sarà necessario il ricorso a una macchina e che probabilmente la via migliore (sempre a livello amatoriale), almeno in quanto più documentata, è quella che indichi tu del “fixed post” anche se molti, ho visto, usano una macchina dotata di eccentrico. Il percorso imposto dall’eccentrico all’utensile è un qualche arco di circonferenza, se non sbaglio.
              Diciamo che per l’idea che mi sono fatto, senza scendere nei dettagli, gli step in caso di utilizzo di una macchina, saranno questi:
              1) Spianatura dello specchio (penso che questa me la faccio fare). In caso di menisco, regolarizzazione dei bordi e della superficie convessa (e me la faccio io con utensile concavo a diametro intero).
              2) Smussatura dei bordi delle specchio.
              3) Scavo approssimativo della sfera, se blank piatto oppure anche se menisco ma “parecchio” sformato rispetto alla sfera
              a. Macchina Fixed Post. Con utensile toroidale, estremamente rigido, non consumabile (ad esempio disco di acciaio, puleggia e via dicendo) di diametro uguale alla metà del diametro del blank, posizionato in maniera che i bordi siano tangenti, facendo attenzione a non superare la sagitta desiderata. In questo caso suppongo si possano esercitare pressioni notevoli, forse limitate solo dalla potenza del motore che eventualmente potrebbe non essere in grado di far ruotare la coppia blank-utensile.
              b. Macchina Fixed Post. Con utensile consumabile di raggio r pari al 70% del raggio R del blank, disassato di una certa quantità (R-r) + 10%R[mm]<x<20%R[mm]. In questo caso si punta a scavare il blank concavo e l’utensile convesso, in maniera che le superfici ottenute si sfericizzino reciprocamente. Penso questo sia il miglio approccio in caso di menisco sformato.
              c. Macchina con eccentrico. Con utensile sub diametro, stile fresa a tazza diamantata o simili. Passata centro su centro a pieno diametro, minimo trasbordo. Anche in questo caso suppongo si possano esercitare pressioni notevoli, forse con limitazioni minori di quelle al punto a in quanto la superficie di contatto è minore. Forse è il metodo più veloce per scavare la sfera approssimata. Attenzione a non superare la sagitta.
              4) Perfezionamento dello scavo sferico. Nel caso in cui si sia utilizzato nell’attività precedente un utensile non consumabile, oppure l’utensile già costruito si sia consumato troppo, si dovrà costruire l’utensile utilizzando come “stampo” la faccia sfericizzata del blank. Altrimenti si utilizzerà l’utensile del punto 3)b. Durante il perfezionamento, l’utensile sarà posizionato sullo specchio con le modalità descritte in 3)b, avendo cura di allentare un minimo i fermi del blank per permettere micro-spostamenti (dovrebbe aiutare a prevenire astigmatismo).
              5) Lucidatura della sfera. Costruzione utensile in pece, a partire dallo stampo della faccia concava del blank, pressione – riscaldamento – tecniche per riconfigurare la superficie dell’utensile dopo la sessione di lucidatura? Dimensioni dell’utensile: diametro intero del blank o poco inferiore (70%)? Poca pressione, velocità ridotte, controlli frequenti.
              a. In caso di Fixed post, vedere punto 3)b.
              b. In caso di macchina con eccentrico, il più possibile random ma senza eccedere troppo i bordi.
              Questa è un po’ l’operatività che mi sono immaginato dopo aver letto qua e là, ma vi prego, se sbaglio da qualche parte – o ovunque – sentitevi liberi e siate così gentili da correggermi e soprattutto estendere con contenuti nuovi ogni punto (non è pigrizia la mia m temo di scrivere porcate indicibili).
              Ultima cosa (purtroppo o per fortuna online si trova di tutto): il piano rotante della macchina, di cosa lo faccio? Ho letto dall’acciaio all’alluminio al corian, al marmo all’mdf… Se andasse bene quest’ultimo è chiaramente la cosa più veloce e meno costosa, magari opportunamente verniciato etc etc… . Alla fine non credo che aprirò un negozio di specchi parabolici, quindi deve resistere in tempo di creare il mio…

              Grazie ∞
              Alberto

              in risposta a: Iniziare con un 500/F3 : è fattibile ? #11953
              Alberto Bugoloni
              Partecipante
                • Offline

                Ciao Massimo, Giulio
                beh, intanto grazie per le risposte immediate, meglio di un qualsiasi helpdesk: si vede che c’è passione!

                Fate benissimo a evidenziare le difficoltà, probabilmente insormontabili, di una simile realizzazione al primo tentativo. Vi dirò, in realtà pensavo ad un Ritchey-Chrétien ma non so perché l’iperbole mi fa più paura della parabola :-) .
                In ogni caso ci dovrò riflettere non poco. Il mio problema, come quello di quasi tutti, è il tempo e il fatto che il laboratorio dove potrò lavorare non è dove vivo (Mi). Ma questo è anche il motivo per cui ho pensato a scadenze molto molto in la nel tempo… alla fine tra tentativi, ripartenze e altro, vorrei davvero finirlo per quando mio figlio avrà l’età per apprezzarlo. Se al contrario avessi la possibilità di passare alcuni giorni al mese davanti (o sotto) al telescopio, forse sarebbe diverso, forse vorrei averne uno un po’ più grande del mio attuale D150 ma lo vorrei subito. In ogni caso, ci penserò e non escludo che mentre penso al 500 possa fare anche tentativi con un 200 o giù di li. Diciamo che per ora sono quasi tentato di passare a un f4 anziché a un f3. E’ vero che vedrei Vega in piedi su di uno sgabello, ma in fondo… chi mai la guarda Vega?? E il problema dei nanometri sarebbe più che dimezzato, se non sbaglio.

                Per lo scavo iniziale, pensavo non tanto a un pendolo orizzontale (ho pensato anche a un pendolo verticale, in altezza ci starei :-) ) ma a una macchina che mi costruirei molto volentieri. Sono ancora indeciso se metterci l’eccentrico o meno, ma mi pare di capire che mi converrebbe. In ogni caso, più che ad un pendolo intero pensavo a un “pendolo a metà” anzi, a 2.82°. Per questo pensavo a una macchina dotata da un braccio (eventualmente con eccentrico ma per ora consideriamolo fisso) in grado di posizionare l’utensile parallelo a un piano inclinato di 2.82° rispetto al piano del tavolo rotante. In questo modo, potrei scavare relativamente velocemente la faccia piana con un utensile rotante di 300mm diametro, tipo lama diamantata o tazza diamantata o qualcosa di simile. Devo vedere cosa c’è in giro di acquistabile. Facendo scendere il braccio verso il basso verticalmente ma conservando l’inclinazione del piano, la sfera nasce di conseguenza. Si tratta poi di perfezionarla o lucidarla e li nascono i problemi veri, da quanto ho capito e mi dite. Tutto questo se non mi procuro il menisco (e a quanto pare un menisco da 20mm può andare) :-) anche se suppongo sarà da sistemare comunque. Diciamo che per ora voglio affrontare un problema alla volta e il primo è la sfera.
                Quindi il mio prossimo passo sarà capire i tester (se non sbaglio Ronchi è il più adatto per una focale veloce) e progettare-costruire la macchina.
                Man mano che arriverà il vetro o i vetri, vi terrò aggiornati, sperando vogliate assistermi anche solo per dirmi “te lo avevamo detto tutti!!” ma soprattutto supponendo di avere il tempo necessario per iniziare l’avventura!
                Buona notte e grazie per il benvenuto, le info e gli avvertimenti.
                A

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