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11 agosto 2018 a 18:11 #11166
hola Stefano.
Sono anch’io in vacanza senza computer. Guardando il disegno cad si potrá subito scoprire se ho sbagliato ad agganciare una linea di quotatura.
Credo infatti sia più facile che l’errore sia mio, artigianale, rispetto al responso professionale di Atmos.22 abril 2019 a 22:34 #11333Hola a todos, ho ricominciato il viaggio! Sto progettando la struttura, una volta ultimata tornerò ad occuparmi dello specchio. Alla fine ho optato per una struttura tradizionale, non light, che farò in legno di betulla.
Al momento ho progettato la cella a 18 punti e la relativa struttura in acciaio che andrà a posizionarsi dentro al box. (Metto un foglio stampato al volo con due appunti a mano giusto per far capire)
Ho praticamente tutte le misure che mi servono, dimensionamento del secondario, della sua gabbia, lunghezza indicativa dei tubi ecc.
La domanda che mi pongo è questa, non conoscendo a priori i pesi dei vari componenti e relativa distribuzione lungo l’asse, come calcolo l’altezza del box per rimanere in un range che mi consenta poi di non aver brutte sorprese di bilanciamento nel creare mezzelune adeguate?
Ho seguito documenti che spiegano come avere un bilanciamento indicativo a priori ma danno per scontato si sappiano tutti i pesi in gioco, di tutti i materiali che si utilizzano ecc. Esiste un metodo più approssimativo per dimensionare l’altezza del box?23 abril 2019 a 1:54 #11334hola Stefano.
Buona Pasqua!!….Sono felice di rileggerti!Visto che il tuo è un 300F6 mentre il mio più grande è equivalente come costruzione perchè il 300F6 ha una focale di 1800mm uguale a quella del mio 360×5, posso come alternativa, solo darti delle misure del mio per vedere se i calcoli che farai dell’altezza dal suolo e dell’equlibratura vengono accettabili.
Purtroppo il momento meccanico risultante per ogni elemento componente il bilanciamento della leva del dobson è molto variabile in base alla lunghezza focale, che è quella che determina la lunghezza del braccio delle forze peso; e il peso stesso degli elementi costruttivi, che dipende dal tipo di materiale e al suo spessore scelto o disponibile.
Quindi per il calcolo dell’equilibrio io non conosco un metodo diverso dall’individuare un fulcro ipotetico, fare il calcolo secondo quello, e poi aggiustare i calcoli a ritroso trovando il punto di equilibrio che si ritiene ottimale.Attenzione però che nei calcoli occorrerebbe anche comprendere il focheggiatore; il cercatore ottico e quello Telrad o meglio il leggero quickfinder, il telo….(non affannandosi però più di troppo perchè la correzione la si può fare con dei contrappesi).
Visto che il rapporto diametro specchio 360mm del mio 360F5 (calcolato proporzionalmente alla tabella del libro di Kriege) mi dava 380 di profondità della cassa primario (e vista la mia esperienza diretta di installazione e collaudo, dentro la struttura del mio 360F5, del mio specchio 300F6 come il tuo, prima di costruirgli la struttura di tipo light, senza problemi di messa a fuoco), proverei a partire con i calcoli ipotizzando una profondità della cassa del primario di poco meno del mio…. cioè ad esempio 350 o 360mm, facendo conto che il fulcro di rotazione cade alla mezzeria della parte alta della cassa.
Tutto ciò se non hai ancora costruito la cassa del secondario…(perchè andrebbe larga come la cassa del primario per comodità di un traliccio rettilineo. E una cassa larga 350mm ti renderebbe un poco più basso e magari più comodo l’altezza dal suolo dell’oculare).
Calcola anche che per esempio nel mio 360, la distanza dal suolo della cassa del primario è di 130mm…(quindi il fulcro delle mie mezzelune diametro 520, so trova anch’esso a 520mm dal suolo).
Sulla base di quella profondità che sceglierai, dovresti provare a calcolare e sommare i prodotti della forza peso di ogni elemento agente su ciascuno dei due lati del fulcro, moltiplicata per il suo braccio, per trovare quale sia il totale da una parte e dall’altra, e per confronto correggere la posizione del fulcro allungando o accorciando la profondità della cassa del primario, calcolando a ritroso quale sia il suo valore equivalente all’altro lato della leva, per trovare l’equilibrio.
(Non so se con le mie ciance sono riuscito bene a confonderti le idee)
23 abril 2019 a 10:21 #11335Se può esserti utile per calcolare il peso del traliccio in tubi di alluminio, puoi scaricare il catalogo PDF alluminio con i pesi a metro, dal sito di questo mio fornitore.
https://www.comefimetalli.it/Se ti può interessare per farti una idea: La mia cassa del secondario del 360, completa di cercatori e oculare, pesa parecchio…cioè circa 5 kg.
I quali richiedono una parte equilibrante di 25kg, dei quali 20 sono bilanciati dalla equilibratura e i 5 restanti da 5 da contrappesi (uno dei quali appeso dietro la cassa del primario, è il faro da campo che ho convertito in alimentatore 6 – 12 volt delle mie ventole).Si alleggerisce la cassa del secondario, se per unire i due dischi di legno della sua struttura, si usa del quadro di legno SAMBA 30x30mm (che si trova nei brico), che pesa 350 grammi al metro.
La mia è pesante perchè per farla ho riciclato come distanziali 4 pezzi di tubo di alluminio Ø25×1,5mm, avanzo del traliccio, unendoli con barra filettata M6 e dadi ciechi.23 abril 2019 a 20:23 #11336gracias Giulio, forse ho trovato una soluzione un pò “avanzata” che se riuscissi a padroneggiare sarebbe un capolavoro. Utilizzo un software chiamato Solidworks per la prototipazione 3d che ho scoperto avere una funzione (tra le mille mila) molto interessante, creati tutti i componenti in 3d (espejo, célula, box, gabbia, secundario, spider, cercatore, etcétera) ed assegnatigli i materiali (di conseguenza i pesi) si monta poi l’insieme come fosse il telescopio finito. A quel punto si lancia la funzione che calcola il centro di massa dell’insieme e dovrebbe restituire il fulcro esatto. Andando poi eventualmente a modificare il box si avrebbe in tempo reale la variazione del centro di massa. Trovato quello non mi è ancora chiaro come calcolare il raggio delle mezzelune
25 abril 2019 a 20:05 #11338Scusa il ritardo Stefano (Sono all’estero).
La soluzione con Solidworks è sicuramente il massimo della comodità. E avendone la possibilità e la conoscenza, conviene certamente utilizzarla.Quanto al diametro delle mezzelune, un metodo sarebbe quello di proporzionale ai dati degli altri telescopi presi in considerazione dal libro di Kriege.
Ricordo che nel libro c’è una tabella che parte dal diametro 15″ in sù..ma sono fuori casa e non ricordo le proporzioni25 abril 2019 a 21:18 #11339Il fatto è che per un F6, que es “a lo largo de”, occorrerebbe una cassa del primario più “alto” per avere maggior margine di bilanciamento col traliccio lungo; il che è controproducente rispetto alla quota di altitudine cui verrà a trovarsi l’oculare , che sale a circa un metro e 80. Io per il mio 300F6″ alleggerito (dove per bilanciare l’impossibile gli sperimentai il freno a disco), lo trasformai poi in low-riding per avere l’oculare comodo agli 1,75 metri del mio occhio.
Ma in una costruzione non alleggerita aiuta molto (…ma senza potenti mezzi tecnologici è difficile) trovare il miglior compromesso fra l’aumento dell’altezza cassa del primario; altezza finale oculare dal suolo; e diametro mezzelune.
Aumentando il diametro delle mezzelune aumenta l’altezza del tele, ma si ha il beneficio della equilibrata dato dallo spostamento della culatta del telescopio, che dovrebbe tendere a raggiungere un aumento del peso della parte specchio primario, esattamente come aumenta il coseno dell’angolo di inclinazione del puntamento..Questa del coseno è la regola che elimina ogni contrappeso aggiuntivo….e senza tecnologia non è facile il calcolo..se non per sperimentazione e approssimazione.
29 abril 2019 a 21:03 #11341Bene bene, vedrò il punto in cui mi segnerà il baricentro teorico e vedrò di dimensionare le mezzelune. Tanto ora sto disegnando le varie parti e ho già acquistato l’acciaio per la cella (che costruirò per prima) così da verificare se i pesi corrispondono a quelli calcolati dal software.
Vi aggiorno sulla faccenda al più presto30 abril 2019 a 8:14 #11342Vedrai che i vantaggi di un dobson di tipo tradizionale (intendo modello obsession) sono enormi quanto a docilità di movimento senza inpuntamenti e scatti; come a tenuta di collimazione e a una ragolazione della insensibilità ad una disceta gamma di variazione di pesi al cambio oculare/accessori, data dalla possibilitá di allontanare reciprocamente i 2 tasselli di teflon di scorrimento delle mezzelune.
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