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11 avril 2020 à 18:51 #11704
Bonjour. Sono un astrofilo di vecchia data, e autocostruttore discontinuo. Meccanicamente me la cavo, ma la lucidatura ottica ha resistito a ogni mio tentativo di comprensione. Ho tentato un paio di specchi ma alla fine ho preferito ottiche commerciali. Idem per l’elettronica… i motori in cc. per ora vanno più che bene, i passo-passo e l’Arduino li riservo alla prossima vita…
Sto sperimentando il collodio triplo per la pulizia non distruttiva degli specchi, riferirò quando i risultati mi convinceranno.
Grazie dell’attenzione, buona vita a tutti.
“Mogi” Massimo Vicentini
https://mogix0.wixsite.com/mogivice
https://1drv.ms/u/s!AsGc5YS-b9tQiyxLKCWBCkzOIEmh?e=8PvDsp13 avril 2020 à 23:32 #11705bonjour Massimo, bienvenue !
Félicitations, belle ed interessanti le tue realizzazioni, sarà un piacere leggerti !14 avril 2020 à 18:53 #11706Bienvenue Massimo. Vedo che sei un provetto autocostruttore. Veramente complimenti per la rocciosa meccanica della tua compatta realizzazione.
(Il materiale di colore tanto giallo che hai usato per la trasmissione del moto alle ruote metalliche, è Vulkollan? Lo hai ricavato per tornitura da barra, oppure è realizzato per colata ad opportuna durezza Shore?).
Un bellissimo lavoro anche la casetta di custodia.
Giulio14 avril 2020 à 19:47 #11707Merci pour l'appréciation. Un tempo mi sarei messo a calcolare diametri e comprare cremagliere & ingranaggi, poi mi sono detto: ho un tornietto, con santa pazienza posso fare una ruota liscia e precisa. Mi sono fatto consigliare in un magazzino di materie plastiche e ho comprato un pò di ritagli, provando a tornirli. Non mi ricordo di preciso ma credo che quello scelto alla fine sia un polipropilene (barra piena), quello che usano per gommare le ruote dei carrelli a uso gravoso. Poi mi sono arrangiato con le ruote che ho trovato (avanzi di demolizione navale), l’ultima l’ho filettata tipo corona dentata e ci ho messo una barra filettata inox. Un costruttore serio inorridirebbe, ma a me pare che insegua benissimo, e non vibra neanche a prenderlo a calci. Sto via via migliorando la motorizzazione per renderlo più maneggevole, e un amico laziale sta realizzando un sistema di telecomando e lettura digitale delle coordinate (vi faremo sapere).
Note – un tornio di 100 anni pagato 100mila lire 40 années environ: un acquisto che mi ha cambiato la vita!17 avril 2020 à 21:04 #11709bonjour Massimo
benvenuto qui sul forum anche da parte mia. Complimenti per la tua realizzazione
Son curioso di leggere le varie soluzioni che hai adottato per la costruzione del tuo telescopio.
Ciao
Mirco21 avril 2020 à 16:33 #11727Io al tornio so solo sfacciare e tagliare dei pezzi!! Ma in officina avevo comprato (primi anni ’80) una slitta bi asse CNC Duplomatic “Alfa qualcosa”, che montammo sul retro di un normale tornio cecoslovacco CU300. E in quel caso fui io ad imparare la programmazione in linguaggio “g” per far fare i primi pezzi al tornitore di manutenzione dei rulli di laminazione tubi d’acciaio.
Ricordo di aver scritto e realizzato per curiosiyà anche una parabola sulla facciata anteriore di un pezzo d0acciaio diametro 300mm, in modo addirittura “parametrico”, che sinificava che ad ogni passo di 0.01mm (in quel caso), la CPU calcolava da sola il nuovo punto di arrivo dell’ennesimo comando sequenziale G1 concatenato in una passata, secondo la formua della progressione parabolica y=ax^2 (Il m'est aussi arrivé que les anciens liens ne fonctionnaient plus), reiterando le passate successive in avanzamento progressivo di qualche decimo del punto centrale di inizio.
Al tatto con l’unghia si sentiva la zigrinatura, ma l’aspetto era bello…. ed oggi sarebbe stato buono per afflosciargli sopra una lastra di vetro per ricavare un blank a menisco.
Bei ricordi.21 avril 2020 à 16:57 #11730Chers amis, qui si aprirebbe un’infinita chiacchierata… meglio di tutto sarebbe ritrovarci fisicamente, cosa che mi è difficile non per il blocco sanitario ma per altro genere di restrizioni. Anch’io ero riuscito a taroccare il tornio aggiungendo all’asse e ai carri 3 motori passo-passo, comandati da un grezzo programma in Basic (poi però il sistema è andato in tilt e ho smontato tutto). Serviva per produrre ingranaggi tagliandoli dente per dente, coi quali ho fatto i modelli meccanici di cui al mio sito (“autocostruzioni”). La scheda Arduino a questo proposito dovrebbe permettere meraviglie, ma a parte il linguaggio di programmazione a me incomprensibile, di fatto non sono ancora riuscito neanche a farla dialogare col pc. donc… ripiego sugli strumenti che so usare, con strategie di correzioni successive. I miei tentativi di lucidatura (un 13 et 30 cm) si sono arenati al test di Foucault, per il quale l’automazione temo non serva. In verità i supertelescopi non li correggono a mano, quindi in linea di principio si può computerizzare anche quella fase… ma lì siamo in un altro mondo e con altri mezzi, non quelli dell’artigiano.
Buon lavoro a tutti.22 avril 2020 à 22:34 #11731Salut Mogi,benvenuto tra i grattavetro ed aspiranti tali. Questa è una passione che, contrariamente ad altre, non si limita ad entrare in circolo ma diviene parte del DNA. Questo significa che, se almeno una volta nella vita ti viene il pallino di costruirti qualcosa di questo tipo, poi il pallino non se ne va più via……. Ci vuole tempo, anche se il tempo è relativo e se vuoi lo trovi sempre, ci vuole serenità, per alcuni un traguardo difficilmente raggiungibile, ci vuole determinazione, Ma questa di solito chi arriva qui ce l’ha. ce que: magari potersi incontrare……. ci accontentiamo e nel frattempo ci si scrive. à bientôt
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