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15 Ottobre 2017 alle 16:38 #10509
Bravo Stefano!
Le righe rettilinee e non più curve mostrano che il centro adesso è migliorato in una sfera molto buona. C’è ancora da coinvolgere la corona esterna, ancora in rilievo per poco meno di un quarto del diametro.
Ci vuole solo pazienza e tempo.
Dopo l’adattamento fatto anche “a tiepido” pur di abbreviarne il tempo di raggiungimento, tieni sempre d’occhio che la pece nel lavorare arrivi alla sua temperatura di lavoro. I buoni sintomi sono che il cerio fa la schiumetta, la pece emana profumo di conifera, e verso la fine seccata dal contatto pece-vetro nascono sibili acuti.
Se succede questo vuol dire che la pece ha la durezza giusta per la tua temperatura ambiente. Se fosse molle fischierebbe ma si chiuderebbero frequentemente i canali; se fosse dura sarebbe più pericoloso pechè non cambierebbe la forma assieme allo specchio, ma ci imprimerebbe prevalentemente la sua.15 Ottobre 2017 alle 16:55 #10512Quando inizia ad essere un pochino più asciutta i fischi li fa quando ruoto su se stesso lo specchio, quando faccio avanti e indietro no. Per il resto ci siamo. Tengo ben smussati i bordi dell’utensile, lavoro un 40 minuti e poi presso per 10 minuti, quando le microfaccettature iniziano a chiudersi le riapro e ne approfitto per rifilare anche i canali.
Quando le linee saranno perfettamente dritte ad ogni distanza focale passerò alla parabolizzazione. Ma la figura di riferimento, presa dai software di test del Ronchi, può essere presa a qualsiasi distanza focale vero? Poi nella realtà bisogna andare cercare di ottenere la stessa immagine spostandosi alla distanza giusta… Poi una volta ottenuta l’immagine corretta passerei ad affinarla abbandonando il Ronchi in favore di Foucault, è la strada giusta?16 Ottobre 2017 alle 10:32 #10514Questa è la strada che ho utilizzato io.
Il reticolo di Ronchi è la strada più veloce per apprezzare se la direzione intrapresa è quella giusta.
Poi a mio avviso quando la parabola che ottieni ti produce figure di interferenza uguali o molto simili a quelle ottenure via software a varie distanze focali è meglio passare a Foucault.
Con quest’ultimo sicuramente si apprezza meglio la bontà della parabola o i suoi errori.
Seguo con molto interesse il tuo lavoro anche perchè con il mio 300 mm per motivi vari sono fermo ormai da mesi.16 Ottobre 2017 alle 11:15 #10515Stefano sono d’accordo anch’io che la tua strada è quella giusta.
La distanza focale varia l’ingrandimento del reticolo, e forse ciò può essere utile per vedere più da vicino eventuali bordi rialzati o abbattuti. Tuttavia la funzione del Ronchi è di valutare la intera superficie.
La sensibilità del Ronchi invece dipende dal numero di righe al millimetro, perchè col Ronchi sfuggirebbe ogni difetto più piccolo dell’intrasse fra due righe contigue.Il principio del Ronchi è usato anche in carrozzeria per tirare su i bolli senza dover riverniciare…
17 Ottobre 2017 alle 20:44 #10519Facciamo il punto della situazione:
Giunti a questo punto dovrebbe mancare ancora poco alla sfera. Sono indeciso se proseguire con Mot e passate 1/2D o Tot e passate 1/3D o più corte. La prima dovrebbe espandere la lavorazione del centro portandola più verso i bordi ma la mia paura è che non sia sufficiente a spianare il bordo rialzato. Con la seconda teoricamente dovrei lavorare maggiormente il bordo più esterno, soprattutto se con passate piuttosto corte. Quasi quasi provo Mot 1/2D, voi che dite?
Edit: Secondo voi, il bordo è più rialzato rispetto a prima oppure è l’effetto ottico dato dal fatto che le linee ora sono dritte per un diametro maggiore e quindi la curva finale è più netta?17 Ottobre 2017 alle 22:33 #10521Bene Stefano, ci sei quasi ! il bordo è ancora un po’ alto mentre la parte periferica è quasi corretta. Considera sempre che ci sono due modi per raggiungere il tuo obiettivo:
1- abbattere il bordo rialzato ed uniformarlo con il centro
2- scavare il centro ed uniformarlo con il bordo ( avrai in questo caso una sfera più “chiusa” )nella tua prima ipotesi ( MOT 1/2 ) ottieni la soluzione 2 e, viceversa, la 1.
17 Ottobre 2017 alle 23:34 #10523Se dovessi scegliere, seguiei come te la srada n.2.
Perchè il bordo è sempre fonte di veloci variazioni che va bene non attivare, fino a che non se ne fosse proprio obbligati alla fine della parabolizzazione.Questo anche alla luce del fatto che, al raggiungimento della sfera, è comodo uniformarla bene con l’utensile a pieno diametro, e quelle corse 1/3 che adesso ti fanno tribolare perchè scavano poco.
Ti sarebbe andata meglio raggiungere il bordo prima di utilizzaee la pece.
Ma non c’è mai un impedimento grave, e, come si dice, tutte le strade (prima o poi) portano a Roma.18 Ottobre 2017 alle 21:59 #10525
Ora la cosa a cui devo stare attento è quella di non cascare nella trappola del TDE!A proposito di questo tuo timore, e con l’intento di ridimensionarlo, ti allego il foglio di valutazione del test di Foucault fatto su uno specchio iniziale sferico come il tuo, quindi mono raggio, ovvero su cui non siano rilevabili col test di Foucault variazioni di raggio di curvatura dal centro fino al bordo, come deve essere per una sfera perfetta.
Inseriti nelle caselle grigie i dati di lavoro concernenti:
diametro specchio D19- lunghezza focale D20- senso “standard” da destra a sinistra di inserimento della lama nel percorso ottico D21- Centri delle n.6 zone della maschera di Couder adottata (caselle da E22 a j22)…
NOn rimane che scrivere lo stesso numero di ipotetico tiraggio (che può anche essere zero) nelle caselle da E27 a J27 per indicare che lo specchio ha lo stesso raggio in tutte le 6 zone, e perciò è sferico.
(Se fai clic sul link, scarichi il foglio elettronico formato .ODS di OpenO ffice, che si apre pure con excel)
https://www.grattavetro.it/wp-content/uploads/2017/09/TestDiFoucault-INIZIALE-per-6-zone.odsSe ora guardi il grafico a sfondo azzurro vedrai che il vetro da togliere alla superficie sferica per raggiungere la parabola teorica di riferimento costruttivo data dagli Hm^2/R del centro delle finestre della maschera di Couder, è alto 319.5 nm in zona 1 al centro specchio (D45) e 329.3 in zona 6 (J45); mentre è a zero nella zona 3 al 70% del raggio (in G22= 106 mm, che appunto sono il 70% del raggio sopecchio 150mm)
Questo dice già che il centro e il bordo sono i punti più alti di distanza di una sfera dalla parabola ancora tutta da realizzare, e quindi per abbattere il bordo prima di iniziare la parabolizzazione ci vuole un bell’impegno o molta sfortuna.
E questo e il fatto che dovrebbe essere tranquillizzante.
—————————————-Commentando l’altro grafico che ha lo sfondo verde vi si vedono valori doppi di errore, perchè l’onda è danneggiata due volte nella riflessione (una in incidenza ed una in emersione).
Il grafico presenta ugualmente una gobba alta al centro e al bordo specchio (cioè all’estremo sinistro e destro, ma con valori che in questo caso sono a zero quelli che toccano la parabola teorica di riferimento in alto (linea rossa), mentre la zona che sta al 70% del raggio è quella che ha il punto al valore massima distanza di -639 nm che tocca la copia inferiore della parabola di riferimento verde.
Il rapporto fra la distanza di “errore” della superficie compresa fra le due copie della parabola di riferimento, essendo 639 nm rappresenta un labda (560/639=) 0.9 come indicato in casella H19.E si spiega così il perchè per ottenere una parabola che sia preecisa almenio a lambda /4 bisogna dimezzare l’errore sul vetro mantenendolo migliore o uguale a lambda/8
18 Ottobre 2017 alle 22:45 #10527Direi che la seconda opzione stia funzionando a dovere, se tutto procede per il verso giusto domani, con un 20 minuti di lavoro dovrei finalmente ottenere una buona sfera e poter partire con la parabolizzazione
Più che altro sono contento perchè finalmente ho iniziato a capire come si comportano i vetri con i vari tipi di lavorazione, ho iniziato a capire la pece, le pressioni in gioco ecc… la fase di lucidatura è decisamente meno intuitiva delle fasi precedenti ma da belle soddisfazioni. Mi manca ancora la fase più critica ma sono positivo!18 Ottobre 2017 alle 22:58 #10528Non avevo fatto il refresh della pagina e il tuo post Giulio mi era scappato. Ora mi do una bella studiata a quello che hai messo! Grazie
19 Ottobre 2017 alle 21:29 #1052919 Ottobre 2017 alle 23:05 #10530Ciao Stefano, con la doverosa premessa che stai facendo un ottimo lavoro, sicuramente ad un livello superiore a quello che normalmente si ottiene con il primo specchio, c’è da dire che i difetti che vedi sono piccoli e non creano alcun problema per la sfera, ma li creano per la parabola, mi spiego meglio:
Per parabolizzare dovrai necessariamente abbattere quel bordo e raccordare in modo migliore i settori che, al momento, sono un po’ “ondulati”, le linee non sono dritte completamente.
E se dal Ronchi sembra poca cosa, il foucault ti rivelerà la loro esatta misura.
Perciò dovrai comunque farci i conti, ed è sicuramente più facile raccordare una sfera che raccordare una parabola !Quindi secondo me, meglio fare adesso in modo più semplice quello che altrimenti dovrà essere fatto poi in modo più difficoltoso.
Più è buona la sfera di partenza più aumentano le possibilità di ottenere una parabola eccellente e, in ogni caso, per parabolizzare bene, è necessario aver compreso come raccordare i settori con continuità e come intervenire su i difetti locali, altrimenti è in gran parte fortuna ( che comunque fa sempre comodo ! )
19 Ottobre 2017 alle 23:38 #10531Grazie Massimo, sospettavo fosse la scelta più opportuna. Lavorerò per migliorare la figura e raccordare i settori nella speranza che la qualità del mio reticolo mi permetta di distinguere eventuali piccoli errori.
Procederò lavorando ulteriormente il bordo con passate 1/2D Mot e, una volta raggiunto l’obbiettivo, cercherò di uniformare la sfera con le classiche 1/3D alternando Tot e Mot. Al lavoro!22 Ottobre 2017 alle 17:21 #1053323 Ottobre 2017 alle 1:31 #10534Comunque è migliorata! ora è una bella sfera anche se ci sono ancora quei pochi mm di settore al bordo-
Per abbattere il bordo con TOT le corse devono essere lunghe, se le fai troppo corte rigeneri il bordo rialzato.
Puoi provare a fare un po’ di corse a W-TOT e poi uniformare con le solite 1/3D, tanto ormai quel bordo ha le passate contate…
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