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30 Agosto 2016 alle 21:48 #8241
L’alluminatura va tolta prima di rifigurare lo specchio, poi a lavoro terminato va rifatta.
Franco, è bello il tuo entusiasmo ed è fondamentale per queste cose ma… credimi, parabolizzare un F4 è una cosa lunga laboriosa e complicata.
Pensare di farlo senza avere pratica con i test di Foucault e Ronchi, oltre alla necessaria esperienza con le tecniche di costruzione della forma con utensili a pieno e sub-diametro, è come voler cucinare un pranzo di matrimonio a base di pesce per cento invitati senza aver mai messo mano ai fornelli nemmeno per un uovo al tegamino
Non lo dico per scoraggiarti, ma solo essere realista, poi qualunque cosa deciderai di fare, noi saremo comunque qui a darti una mano
31 Agosto 2016 alle 14:47 #8245Ciao Massimo
era solo per chiaccherare, io dormo poco e non guardo la televisione.
Ho deciso di fare il telescopio, ero partito per un 250/f6, ma poi considerando che più di uno non riesco a farne, ho deciso per un 300/f5.
Ho già avuto esperienze; più di 40 anni fà un amico mi ha coinvolto della molatura di un 200mm.
Andammo a prendere gli sbozzi dalle parti di Fiesole dove degli operai della Galileo avevano una piccola officina. Sbozzi e abrasivi. Durante la sgrossatura il mio amico diede forfait, io proseguii ma dopo un poco la mia ragazza mi chiese molto seriamente se intendevo passre il tempo a girare intorno al tavolo. Ho regalato sbozzi e abrasivi ad un ragazzo di Pistoia che non ricordo più.Franco
2 Settembre 2016 alle 14:27 #8251…io proseguii ma dopo un poco la mia ragazza mi chiese molto seriamente se intendevo passre il tempo a girare intorno al tavolo.
AH,ah alla legittima e comprensibile osservazione della tua ragazza, io avrei risposto costruendo un piano rotante !
Un 300 F5 è una buona scelta, difficile quanto basta, ma alla portata anche per chi è alla prima realizzazione. Soddisfazione garantita
4 Settembre 2016 alle 18:13 #8258Verissimo ma inizierà a venir via dall’esterno perché ho iniziato la parabolizzazione.
Alla fine ipotizzo, e chiedo a voi per conferma, che assumerà la forma di una parabola; é possibile che al centro dello specchio l’alluminatura resista, ed in questo caso mi domando;
darà fastidio ai vari test?
Inpedirà di rifare l’alluminatura?Ciao Frank.
L’ultimo specchio che ho terminato era il 300 F6 del mio telescopio col freno a disco descritto quì. In quel caso mi sono fatto il canonico utensile in gesso ed ho iniziato a lavorare di cerio e pece sopra l’alluminatura, che era di tipo multistrato ad alta riflettenza fattami dalla Zaot.
L’alluminatura non ha dato alcun disturbo benchè abbia resistito direi parecchio, e cioè per ben qualche ora in centro. Ma stai tranquillo che la lucidatura o rifigurazione non subisce ritardo o danno dall’asportazione della alluminatura.
Per asportarla nei miei casi precedenti avevo lasciato lo specchio una notte con la concavità della superficie riflettente piena di cloruro ferrico che avevo in casa, e facente parte del kit per la realizzazione di circuiti stampati elettronici (serve per eliminare il rame per corrosione al di fuori delle tracce protette dall’inchiostro di un pennarello apposito).
Il mio cloruro ferrico era abbastanza esaurito (perchè si ricicla continuamente fino a che ci mette troppo tempo a corrodere il rame). Sicuramente da nuovo sarebbe bastato meno tempo.
7 Settembre 2016 alle 12:19 #8275Ciao,
io uso acqua ossigenata e acido muriatico per incidere il rame, velocissimo e si smaltisce bene.
Avendo un 200/f4 per portarlo ad un f5 o f6 si deve intervenire sulla corona medio/esterna dello specchio.
Si riesce a farlo con l’ossido di cerio?
Hai usato il gesso da dentisti per costruire l’utensile! Che cosa ha di speciale questo gesso?
Muccioli nei suoi video ha usato una mattonella in gress, è deplorevole?Franco
7 Settembre 2016 alle 21:56 #8283Fai come vuoi, ma potresti ben grattare sull’alluminatura perchè devi lavorare parecchio per accorciare la freccia allo specchio F4.
La freccia (cioè la profondità al centro specchio) di una sfera 200F4 è di 3.12mm
Infatti, ricordando che il Raggio di curvatura R è il doppio della lunghezza focale; e che un 200F4 ha focale 800mm ed R= 1600mm ; e Y è il raggio 100mm dello specchio;
la freccia è = R-(radice quadrata di (R^2-Y^2)) = 3.12mm
Mentre quella di una focale F5 viene di 2.5mm ed una F6 di 2.08mm
Quindi per tornare indietro alla profondità di 2.5mm dovresti asportare 0.62mm verso tutto il bordo
Mentre per portarti alla freccia di un F6 dovresti eliminare 1.04mm di vetro.Ambedue i processi non conviene farli con pece e ossido di cerio perchè ti ci vorrebbero tempi lunghissimi, come vedi quì: http://www.alcoat.net/webtele/im-11/the-pit.gif
Per l’utensile ci sono diversi spunti, ma l’ideale sarebbe di poterne colare uno su uno stampo rudimentale che abbia una curva di profondità vicina a quella della freccia desiderata.
Si usa il gesso da dentista perchè è parecchio più resistente meccanicamente del gesso normale ed anche meno igroscopico, ma io ho visto che si può usare anche la colla da piastrelle Keracoll.
la mattonella di gres non è deplorevole ma rischioso perchè occorre che possa resistere in spessore sufficiente e senza rompersi fino alla fine della lavorazione.
E secondo me la piastrella di gres è troppo sottile e fragile. Quindi correresti il rischio di dover rifare l’utensile con le grane abrasive finissime per la lucidatura e parabolizzazione, cioè nelle fasi più critiche della lavorazione dove è necessario che l’utensile sia esattamente con la precisa curvatura dello specchio. Cosa impossibile se devi farti un utensile nuovo strada facendo.Lo spessore del gesso io l’avevo fatto di 4cm per precauzione.
E’ pure una buona idea un utensile realizzato annegando dadi esagonali:
https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR84on8Mix9y8WuLG2N8JrD2RjhAMaFT_asCsgIqKeKIfJ_LUqyPer non metterci tanto tempo dovrai lavorare con gli abrasivi, e la via più veloce passa sempre per le grane più grossolane, con sequenza tipo 120-240-360-500-600 e 800 prima del cerio, (oppure saltando qualche passaggio ma allungando i tempi).
Mel Bartel mostra di aver usato una flangia da acquedotto come utensile:
http://www.bbastrodesigns.com/JoyOfMirrorMaking/RoughGrinding.htmlMa nel tuo caso però la flangia (o una puleggia) servirebbe che non fosse di diametro inferiore a quello dello specchio perchè non devi scavare ma spianare.
7 Settembre 2016 alle 22:36 #8285Ciao,
se per spianare il bordo devo usare gli abrasivi, allora non ne vale la pena. Abbandoniamo l’idea del cinese e torniamo al 300/f5
Grazie per l’attenzioneFranco
8 Settembre 2016 alle 8:59 #8287Da un conto molto stimato, ti ci vorrebbero circa 1040 ore di lavoro (*) con pece e ossido di cerio, solamente per eliminare uno spessore di vetro di 1,04mm pari a quello che costituisce la differenza fra la freccia dello specchio sferico 200F4 e la freccia di un 200F6.
Al confronto calcola che per realizzare il mio 250F5 partendo dai due vetri già sbozzati a macchina al raggio di curvatura (e alla freccia) quasi definitivi, ho lavorato 27 ore in tutto. E calcola che se avessi dovuto sbozzare a mano la curva con le grane 60 o 80 avrei magari raddoppiato il lavoro arrivando in tutto alle 60 ore.
(*) : (la immagine che ti ho postato ieri indicherebbe che per cancellare con pece e ossido un cratere lasciato dall’abrasivo grana 120, ci vogliono 100 ore di lavoro:
Siccome un cratere della 120 è grande circa 100 micron cioè 1/10 di mm…Per asportare 1,04mm occorrerà un tempo dieci volte superiore, ed ecco da dove verrebbero le oltre mille ore).8 Settembre 2016 alle 10:29 #8289ciao,
60 ore, 1 ora al mattino e una la sera fanno un mese + 15 giorni per misure, prove, errori. 2 mesi per alluminare, 1 settimana per costruire la struttura. A primavera ho il nuovo telescopio
Go!Franco
16 Settembre 2016 alle 10:02 #8361Ciao, ho trovato 3 ditte che mi tagliano il blank.
1) Lospessore del vetro é 19 mm.
2) Il colore del vetro è verdastro oppure chiaro. Dato che và alluminato credo che vada bene anche verdastro. Mi sbaglio?Franco
16 Settembre 2016 alle 10:31 #8366Ciao Franco, il vetro verdastro va benissimo, è il comune vetro float….
C’è anche quello chiaro (trasparente) che si ottiene grazie ad un particolare procedimento che riesce ad eliminare quasi completamente l’ossido di ferro che è presente nel float verdastro (e che ne è per l’appunto il responsabile del colore). Lo fanno solamente per una questione estetica o di design ma per i nostri scopi va benissimo il verdastro (costa anche meno)…16 Settembre 2016 alle 14:06 #8372Concordo con Mirco. Viva il verde vetraccio da bottiglie!!.
…. Anche perchè perlomeno all’astrofilo visualista, non serve a nulla avere dentro il telescopio un più costoso specchio in pyrex o in zerodur o altro borosilicato, in quanto anche quel pregiatissimo materiale, pur non deformandosi, si riscalda normalmente prendendo la temperatura ambiente, e quindi creando nel percorso ottico del telescopio la medesima turbolenza disturbante la formazione della immagine che creerebbe uno specchio in ottimo vetraccio da bottiglie. E la turbolenza ti fa vedere da schifo anche se lo specchio è di tipo inutilmente indeformabile..( e magari dai la colpa al cattivo seeing).
Questo per affermare che la convenienza di realizzare specchi in borosilicato è solo ed esclusivamente del fabbricante degli specchi per il quale il tempo è denaro, e che non deve attendere otto ore di raffreddamento dopo smerigliatura, per eseguire i test di qualità sui prodotti (ammesso che li esegua!!), ma può fare subito e brutalmente le possibili correzioni finali (ammesso che le faccia!), gabellando poi che la indeformabilità termica dei vetri borosilicati della famiglia dei Pyrex, serve veramente alla’astrofilo….. che inutilmente paga pure di più quello specchio.
“Sun spiegame tut da bin”? …cioè: “mi sono spiegato per bene? (….si dice quì in Piemonte )16 Settembre 2016 alle 15:06 #8377e comunque il borosilicato ed i suoi derivati sono diventati una scelta obbligata per diametri oltre 40 cm, in quanto il vetraccio spesso più di 19 mm purtroppo non lo produce più nessuno, ma anche un 400 F4 avrebbe bisogno di più spessore, per non parlare del mio primario 300 F2.6 che al centro è diventato sottile e a corto di materia prima… sembra il mio conto in banca !
5 Ottobre 2016 alle 7:33 #8646Ciao,
stamani vado a prendere i vetri
Devo ordinare gli abrasivi, mi consigliate grana e quantità?Franco
5 Ottobre 2016 alle 10:24 #8651c’è tutto scritto qui in relazione al diametro dello specchio in lavorazione, dagli un’occhiata ;-), il mio consiglio è comunque di prendere per il momento una confezione da 1 kg per ogni grana ( la minima confezione disponibile ), se sei fortunato e bravo potrebbe anche essere sufficiente, altrimenti ( se non sei fortunato, bravo lo sei sicuramente ) ti servirà una aggiunta della 80
Tutto quel che serve al “Mirror Maker”, alias “Grattavetro”.
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