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15 Ottobre 2016 alle 16:06 #8725
Non vorrei esser importuno, ma con la grana 40 bastano 8 ore a mano senza piatto rotante per scavare 6 mm, e poi successivamente 1 ora per grana nelle migliori ipotesi ed un paio nelle peggiori. Lavorando in manuale bisogna esser furbi, altrimenti ti ammazzi di fatica.
Un trucco è fare un disco di compensato del diametro specchio se si lavora sopra a pieno diametro con un bordo per contenerlo, praticamente un coperchio a cui si aggiungono due maniglie per poterlo impugnare. Al di sopra di questo “strumento” si appoggia un bel peso da palestra di almeno 5 kg…… oppure una batteria per automobile, avanti e indietro senza premere e con una buona presa. Peccato che non ho più l’attrezzo altrimenti metterei le foto che sono maggiormente esplicative.15 Ottobre 2016 alle 20:21 #8726Scusa Gemini se sono stato un po brutale, ma ho appena avuto una discussione con il mio socio e tu non ne hai alcuna colpa, ma ho sentito critiche e proposte simili alle tue, progetti per il futuro specchio con motivazioni assolutamente legittime ma io sono un visualista e non mi interessa l’aspetto scientifico bensì godere della natura, il momento, l’attimo, come osservare il cielo è una questione personale. Per me vale la rapidità di assemblaggio, esser subito operativi e non perdere tempo in set up complessi del telescopio per osservare appieno il cielo nei pochi momenti perfetti, dob forever.
Niente foto, a chi devo far vedere le foto quando basta avvicinare l’occhio all’oculare? Coloro che ricercano asteroidi, comete o pianeti extrasolari sono un ristrettissimo gruppo di persone che fanno un secondo lavoro assolutamente noioso, ore ed ore di foto e controllo del lavoro fatto con precisione certosina. Per me non esiste, esiste invece far vedere qualcosa di bello ai miei figli e nipoti, trasmettere la meraviglia di godere della natura in generale e nello specifico del cielo. La meraviglia che per migliaia di anni ha spinto generazioni di astronomi ad osservare il cielo.15 Ottobre 2016 alle 21:40 #8729ahah Lelio mi sembri un po’ “talebano”, un fondamentalista del visuale ! va benissimo, per carità, sono visualista anch’io , tuttavia credo che la fotografia sia un importante strumento di ricerca scientifica e non, assolutamente non “noioso” e che il ristretto gruppo di persone sia dovuto al fatto che per fotografare occorre molta più competenza e preparazione del “semplice” osservare.
Comunque ognuno è libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe…
Quanto a Geminimac ( Luca ), lo abbiamo avvisato un po’ tutti delle difficoltà a cui andava incontro, ma evidentemente questo ragazzo quando si mette in testa una cosa…
L’importante è che uno sia consapevole di ciò a cui va incontro quindi, una dedica per Luca con i miei migliori auguri:
16 Ottobre 2016 alle 2:16 #8731Ammazza quanti pareri negativi…se l’avessi saputo prima non avrei mai pubblicato la mia idea…mi sarebbe bastato seguire il forum in silenzio da buon spettatore almeno non sarei passato per un pazzo visionario🙃😐😑😔😕
@Lelio
Come ho già esplicitato nei dialoghi precedenti con Giulio Massimo e Mirko la mia vuole essere un’esperienza che non deve per forza sbalordire e finire bene…”vorrei” e dico vorrei riuscire a portare a termine quello che ho iniziato…lo spero tanto perché non sono abituato a deludere le persone…se tutto questo avrà successo io sarò sicuramente soddisfatto al 200% ma visto che ho buone probabilità di fallire alla fin fine avrò solo perso un po’ di tempo per un hobby cominciato da poco e 200 euro spesi per l’acquisto di materie prime(vetro e abrasivi)…si sa che il tempo per il grattavetro non è un problema…l’importante per me è arrivare alla fine, finire ciò che si è cominciato!Per quanto riguarda il sistema a cinque specchi non è sicuro al 100% che lo porti a termine, probabilmente come Massimo mi aveva accennato in precedenza alla fine ne dovrò eliminare qualcuno per problemi di gestione ottiche…lo vedrò dopo! Per adesso il mio unico problema è finire il vetro primario poi passerò agli altri…considera che lo sto facendo a tempo perso…non mi sto ammazzando di fatica, il piano rotante l’ho costruito proprio per evitare questo…
@Massimo
Grazie per gli auguri…ne ho bisogno!!
Mission Impossible!!
16 Ottobre 2016 alle 8:09 #8733OK Luca non avevo capito il tuo approccio. quindi in bocca al lupo per il tuo progetto anche se non sono d’accordo, a questo serve una scuola a confrontarsi con differenti pareri.
Io vedo i progetti di qualsiasi tipo solo se fattibili e sopratutto economici sia in termini di costi che di sforzi intellettuali e fisici.
Comunque non prendere la mia critica come negativa, non lo è ho sollevato dubbi che ti ho esternato un po violentemente lo ammetto.
Rispondo anche a Massimo Marconi, La mia posizione “talebana” è dovuta al fatto che ho visto troppi giovani che si lasciano affascinare dai bellissimi risultati che si possono ottenere e quindi si affacendano affacendati intorno a costosi sistemi di ripresa, ma una volta ottenute quelle bellissime fotografie ed esposte come trofei ai parenti, amici e nelle bacheche perdono interesse, alcuni dopo pochi mesi, ed i telescopi prendono la polvere oppure vengono venduti.
Hanno speso un sacco di soldi ma non hanno sviluppato un interesse per l’astronomia. Per questo motivo sono e rimango dobsoniano con la cartina in mano e mi interessa di più trasmettere questo senso di meraviglia piuttosto che informazioni tecniche e scientifiche, quello viene dopo quando è supportato da una vera passione, è l’amore che spinge le persone ad affrontare qualsiasi sfida.
Gli astronomi più famosi e conosciuti sono preparati ma anche innamorati del proprio lavoro, e questo non si insegna a scuola ma sul campo e chi come me va per prati bui sa di cosa parlo.16 Ottobre 2016 alle 18:19 #8734Lelio,quello che dici è purtroppo vero… credo che sia un aspetto che non riguarda solo l’astronomia, ma sia piuttosto diffuso tra le nuove generazioni in ogni campo, il volere tutto e subito senza il necessario propedeutico impegno di studio e pratica per ottenere risultati in modo graduale , arrivandoci con consapevolezza e passione. Troppo spesso si pensa che per “essere” basta “spendere”.
18 Ottobre 2016 alle 10:05 #8735Immagino che questo tuo ultimo intervento, Massimo, non sia riferito a Luca, che a me sembra la classica mosca bianca!
Si impegna, rischia, studia e lavora come un musso, perdonami l’espressione dialettale, ed è sulla buona strada per diventare un ottimo grattavetro.
Ma forse non hai interpretato correttamente il mio post che lungi dal criticare le giovani generazioni era una ammissione di responsabilità e di colpa che invece NOI vecchi abbiamo.
Noi, non siamo stati capaci di trasmettere le nostre conoscenze, noi non abbiamo coinvolto i giovani, noi abbiamo permesso che le case produttrici fuorviassero il significato dell’ astronomia amatoriale e non abbiamo fatto niente per riportare le cose sulla retta via, che non è solo vendere.
Questo forum ripara in parte le cose, almeno ci prova! Ma siamo troppo pochi anzi pochissimi, tant’è che alcuni dei nostri hanno “ri” cominciato tutto da zero perchè non hanno trovato alcuno che trasmetta le conoscenze direttamente.
Sono estremista perchè la penso così? Non mi pare.18 Ottobre 2016 alle 11:29 #8736Certo che non era riferito a Luca ! lui lo sta costruendo con le sue mani il telescopio e si sta impegnando in qualcosa di estremamente difficile, comunque vada il suo lavoro sarà una persona intellettualmente più ricca e preparata, non sta comprando un APO SUPER ED HD XD corredato con una dozzina di oculari wide panoramici 16:9 effetto cinema per poi rivendere tutto dopo un anno di inutilizzo, per comprare qualche sigla più esotica.
Per il resto sono d’accordo con te, mi riferivo ad un atteggiamento diffuso, sicuramente una conseguenza delle cause che tu dici.
12 Novembre 2016 alle 5:16 #8893Dopo circa tre settimane facciamo il punto della situazione…
Dopo aver totalizzato 20 ore di lavoro mi trovo a circa 1,5 mm dalla freccia definitiva…ho abbandonato la grana 40 per procedere con la 60….pensavo di fare circa 5 decimi per poi passare alla 80 e poi alle successive.
Ho cercato di dare allo specchio una forma più simile possibile ad una sfera e come primo abbozzo mi sembra ok…ovviamente verificherò più accuratamente la forma appena eseguito il primo ronchi (penso che la grana 150 sia sufficiente per una possibile lettura del ronchi giusto?!?:unsure: )
Qualsiasi consiglio è ben accetto!!12 Novembre 2016 alle 13:40 #8894Purtroppo no, per fare il Test di Ronchi è necessario che la superficie sia perlomeno parzialmente lucida, altrimenti non c’è riflessione. Anche bagnando lo specchio non si riesce ad eseguire il test.
12 Novembre 2016 alle 17:28 #8895Bene….vorrà dire che aspetterò che la superficie sia abbastanza liscia per poi accennare un primo test di ronchi…
Grazie!!
13 Novembre 2016 alle 15:33 #8920Io non conosco il tuo metodo di lavorazione, ma ti posso confermare che ti ritroverai ad avere con certezza una fugura sferica molto ben approssimata (anche senza fare alcun test proprio perchè reso impossibile dalla impossibile riflettenza della superficie grezza anche se bagnata, ma la sicurezza è resa possibile proprio da questa tecnica suppletiva di lavorazione), se in sbozzatura non usi utensili sub-diametro, e mantieni l’equivalente di corse rettilinee che sfeghino il centro specchio contro il bordo utensile, sempre ruotando fra le mani di una frazione di giro il vetro che stai muovendo, e nel contempo girando passo-passo attorno al tavolo di lavoro in senso opposto alla rotazione manuale.
Lo stesso risultato ottimale lo potrai avere tenendo presenti tutti questi accorgimenti per simularli nel tuo modo di lavorare indifferentemente a mano o a macchina.Tutt’al più, raggiunta la profondità di freccia al centro, dovrai solo cambiare tipo di abrasivo e di corse con quelle con debordo di 1/3 diametro (cioè 1/6 avanti e 1/6 indietro) per estendere l’abrasione della tua sfera fino al bordo dello specchio.
Da quel momento in poi lo scopo del lavoro sarà solo di affinare la superficie con le grane abrasive via via più fini, mantenendo ferma la freccia sapendo che con lo specchio sopra approfondisci il centro, mentre con lo pecchio sotto apptofondisci il bordo, e ovviamente alternandoli mantieni la freccia invariata.
13 Novembre 2016 alle 18:08 #8922Purtroppo nel mio caso sto usando proprio degli utensili sub-diametro…quindi sicuramente avrò delle sorprese da correggere… vedremo presto
Ma 5 decimi con la 60 bastano a correggere i graffi della grana 40?!
Grazie Giulio
14 Novembre 2016 alle 0:10 #8924Le dimensioni medie della grana 40 sono tabellate in 412 micron = 4,12 decimi, e per la 60 sono 262 micron; la 80 è da 196 micron (2 decimi scarsi). VEDI TABELLA della scala granulometriva nall’interno dell’articolo https://www.grattavetro.it/abrasivi-per-il-grattavetro/
Le dimensioni di un certo numero di crateri possono anche essere maggiori della dimensione della grana, ma se vai giù di 5 decimi dovresti eliminarli quasi tutti stando alle dimensiioni teoriche. rimarrà qualche picchiettatura maggiore qua e là, e allora ti converrà guardare con una lente, marcare la sua posizione sul retro dello specchio con un pennarello indelebile, e poi insistere fino a quando l’hai candellata, prima di passare a una grana più fine, perchè il lavoro di eliminazione diventerebbe solo sempre più difficile e lungo.
14 Novembre 2016 alle 16:04 #8928Perfetto…ottimo consiglio
La tabella che hai postato sicuramente mi tornerà comoda…ho a disposizione una lente 10x che dovrebbe bastare per identificare i segni più profondiGrazie
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