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18 Settembre 2016 alle 5:12 #8413
una foto migliore del mio pezzo di vetro collocato sul piano rotante che mi faciliterà il lavoro …l’ho completato in questi giorni,lo devo solo testare con il vetro in movimento, ovviamente devo collegare la cinghia che lo farà girare…inizio lunedì le prime grattate vedremo come tutto si evolve!!
qui invece il mio progetto iniziale sviluppato con un programma di grafica vettoriale
infine posto anche il progetto elaborato con ATMOS con i vari valori ricavati che grosso modo coincidono con il progetto reale
18 Settembre 2016 alle 10:16 #8416Questo ragazzo impara alla svelta !
Non so quanti anni hai, ma hai l’entusiasmo ( ed anche la fretta ) della giovane età, ma magari mi sbaglio, anche io che ho smesso di essere ragazzo da qualche decennio, sono piuttosto frettoloso…
Allora Luca, partiamo dallo schema:
-la freccia, come già ti aveva scritto Mirco, è di 8 millimetri ( + spiccoli ) non di 0,8 significa che c’è un bel po’ di vetro da togliere-il tubo non può avere lo stesso diametro dello specchio, valuta bene le dimensioni del tubo, è necessario per avere il corretto dimensionamento del percorso ottico e del backfocus.
– tutti quei diagonali sono ingestibili, meglio uno solo, se necessario spostalo più avanti, in direzione del secondario. Hai spazio a sufficienza per tutta la misura del “light shield lenght – LP” ( eventuale paraluce del primario )
Toglimi una curiosità, come mai hai deciso per il Cassegrain e sei così determinato a non considerare altre soluzioni ?
18 Settembre 2016 alle 15:33 #8418ciao,
dunque per la freccia ho di nuovo sbagliato a trascrivere…ho espresso la misura in mm nel progetto(sono 0,856 cm)…ho fatto lo stesso errore iniziando il post
quindi di vetro da togliere ne ho un bel po’…per le dimensioni del tubo magari nel progetto grafico è poco chiaro cmq ne terrò conto alla fine adesso mi interessa realizzare le ottiche (la parte più difficile)…gli altri problemi li risolvo strada facendo mi piace procedere per grado…
per quanto riguarda le diagonali se mi sposto verso il secondario mi ritrovo una F3 molto più lunga da accomodare…le ho inserite per ottenere una lunghezza focale finale elevata e anche per raddrizzare l’immagine(correggimi se sbaglio)….infatti puntavo a 3600 dai calcoli fatti e con ATMOS sono riuscito a ricavare 3800
Quale soluzioni alternative potrei osservare invece del Cassegrain?
Sarebbero soluzioni più facili?Thanks!
p.s.
ho 43 anni!18 Settembre 2016 alle 16:47 #8419Ok è giusto, procedere per gradi, ma se vuoi fare un percorso ottico così articolato, va studiato prima , altrimenti puoi ritrovarti delle ottiche che non sono configurabili in quel modo…
Puoi spostare tranquillamente il diagonale e lasciarne uno solo , non cambia la focale
complessiva, quella la scegli tu e tale rimane, cambiano le dimensioni del diagonale e l’estrazione del fuoco dal tubo. Quest’ultima va calcolata in base al tuo progetto ed inserita su Atmos ( parametro “E”, primary-foc.plane)Una soluzione secondo me un po’ più semplice ( se l’intenzione è quella di fare un Cassegrain “puro”, escludendo quindi Dk ed RC ), è fare un primario a F4 ( diffice, ma sempre meno di un F3 ), quando è finito hai uno specchio parabolico con cui fare un gran bel Newton 410/f4 per osservazioni spettacolari. Basta solo aggiungere un diagonale piano ( ma quelli non ti mancano ) ed è pronto.
A quel punto avresti tutto il tempo per dedicarti al secondario iperbolico ( ancora più difficile del primario ) mentre hai un telescopio già ultimato anche nella meccanica da poter utilizzare, per arrivare alla fine ad avere un tubo in doppia configurazione Newton-Cassegrain, ( con il cassegrain magari a F12 ) basta solo sostituire all’occorrenza il secondario iperbolico al posto del diagonale piano e viceversa, sarebbe un sistema doppiamente specializzato , per il deep-sky e per l’osservazione planetaria.Scusa se ti ho dato del “ragazzo”, ( io ho “solo” 9 anni in più ) ma d’altra parte lo siamo un po’ tutti noi grattavetro , almeno nello spirito, quando ci imbarchiamo in queste avventure.
19 Settembre 2016 alle 0:28 #8420La doppia configurazione un po mi alletta…
A parte il fatto che cosi la freccia si ridurrebbe di un bel po…0,641 cm, avrei circa due millimetri in meno da scavare e d’altro canto avrei subito a disposizione un sistema gia pronto da poter utilizzare (e io non vedo l’ora di provare lo specchio da 41 )
Ma se scegliessi questa strada dovrei forare il tubo in due punti e quindi predisporlo sia per il Newton che per il Cassegrain giusto?
Per quanto riguarda il diagonale piano riuscirei ad usare quello del Newton attuale?(Mak 90)Intanto grazie per l’idea…sicuramente valuterò ammodo il tuo consiglio
Domani dò inizio alle danze…comincio a lavorare il vetro visto i mm da scavare!!
A presto
20 Settembre 2016 alle 14:42 #8453La doppia configurazione è un consiglio assolutamente valido e foriero di grandi soddisfazioni che in questo caso arrivano più precocemente, e (forse) ti danno la “carica” per il prosieguo dell’avventura più complicata della (eventuale) realizzazione del secondario convesso per una ulteriore configurazione della famiglia Cassegrain.
Per quanto riguarda il secondario di un Maksutov (il Mak90 non dovrebbe essere un Newton credo), penso non sia mai recuperabile perchè non è piano, e soprattutto inservibile perchè è alluminato direttamente sulla faccia inferiore della lastra di chiusura.
Ma un secondario per un Newton è sempre bene comprarlo, e non costa mai una cifra (vedi su teleskop express.de).
Certamente dovrai forare il tubo in alcuni punti a scelta (ammesso che sia un tubo e non un più comodo traliccio):
– In alto a lato, per il fuoco Newton;
– In basso dietro al centro dello specchio a sua volta forato, se intenderai usare la versione della famiglia Cassegrain al relativo fuoco.
– In basso ed in posizione laterale, se utilizzerai un fuoco Nasmith che risparmia il foro del primario, ma ti obbliga a uno specchio piano terziario.24 Settembre 2016 alle 15:28 #8494eccomi qui,
aggiorno un po il post…dunque per quanto riguarda il mahk90 (chiedo scusa al forum per aver scritto male la sigla che indica il telescopio )io intendevo un Newton da 130 mm che poi è quello citato ad inizio post…chiedevo se si potesse riutilizzare visto che lo specchio è piano anche se ero incerto nelle misure(lo vedo troppo piccolo)…comunque deciderò bene in seguito…intanto faccio riferimento al link che mi hai passato per recuperare un possibile specchio piano grazie Giulio
intanto vi mostro come procede il lavoro di gratta gratta…
in questi giorni sono riuscito a recuperare tre sessioni di smusso arrivando a circa 1,4 mm di freccia e circa 5 ore di abrasione….chiedo ai più esperti se i tempi più o meno tornano con la freccia ricavata mi sembra di scavare molto lentamente(forse è solo una mia impressione )
Per adesso sto usando la grana 40 per lavorare però si notano dei grossi graffi sul vetro….spero di riuscire a spianarli in seguito usando le grane più sottili
Mi chiedevo per quanto parte di freccia usare la grana 40…io avevo pensato fino a 5-6mm(correggetemi se sbaglio )ecco qui il vetro lavorato con circa 1,4mm di freccia…
la misurazione della freccia la sto eseguendo con uno sferometro fatto in casa…ho preso spunto dal posto di Mirko
a presto!!
24 Settembre 2016 alle 16:13 #8497Occhio Luca ! devi fare una sfera, o qualcosa di simile per il momento, ma da quanto vedo sembra che stai scavando solo al centro, o forse è lo specchio bagnato che lo rende trasparente e non fa vedere se è stato raggiunto uniformemente dalla lavorazione.
Controlla se il vetro è consumato allo stesso modo in tutta la superficie o se ci sono delle parti ancora lucide.
Non ti preoccupare ( per adesso ) dei tempi e della quantità della lavorazione, preoccupati della qualità, fare le cose nel modo corretto è più importante, ed è il modo migliore per andare “veloci” !
24 Settembre 2016 alle 16:40 #8501In che modo scavi? (Cioè in che modo tieni in contatto specchio e utensile).
Con gli abrasivi il trucco è di non metterne troppo, perchè avrebbe molta più facilità a macinare se stesso invece di aggredire il vetro.
E’ ok inoltre mettere poca acqua (solo una spruzzata di gocce) perchè troppa, con il lavoro butterebbe troppo presto l’abrasivo fuori dello specchio, prima del suo esaurimento abrasivo, segnalato dalla diminuzione del rumore inziale.26 Settembre 2016 alle 0:52 #8514@Massimo
Probabilmente non hai tutti i torti il vetro grosso modo è più scavato al centro che ai lati…nelle prossime sessioni vedrò di migliorare
Per la sfera no problem…credo di riuscire a ricavarla ho solo bisogno di tempo!@Giulio
Faccio uso principalmente del piano rotante usando un piccolo utensile ma mi alterno anche alla passata manuale muovendomi in verticale a W…26 Settembre 2016 alle 15:37 #8516Quì in Italia “tutte le vie portano a Roma”…ma qualcuna ci arriva via Pechino-Buenos Aires.
Per scavare col piano rotante la controindicazione alla comodità ed alla efficienza dello scavo della curva nello specchio, è che devi tenere lo specchio sul piano (=sotto) e l’utensile in mano (=sopra).
(mentre invece lavorando a mano si ha la maggiore efficienza, pur con tempi molto più lunghi, tenendo lo specchio in mano (sopra) e strofinandolo sul bordo dell’utensile che sta sul tavolo, facendo diventare l’utensile convesso e lo specchio concavo).Per la configurazione del lavoro di scavo della curva col piano rotante verrebbe molto più comodo l’uso del sistema “Spinning grinding” detto anche a palo fisso (fixed post), che vedi nel filmato di Gordon Waite che ti “linko” più avanti, dopo due parole di spiegazione delle azioni che compie Gordon:
la tavola girevole ce l’hai già. Per trasformarla in una efficiente macchina “Fixed post”, servirebbe e solo montargli una traversa meccanica a ponte “destra- sinistra” con un foro per un alberino folle passante al centro. Traversa regolabile in posizione avanti indietro a cavallo della tavola girevole, dalla quale scende un perno folle da 25mm che entra in un bicchiere metallico annegato nel gesso al centro dell’utensile.
Con quella macchina si lavora anche il durissimo quarzo dello specchio diametro 500mm del filmato, arrivando a scavargli una freccia per la focale F 4,5… che vuol dire scavare fino alla profondità di 6,94mm…in 6 ore, con velocità di rotazione della tavola di circa 35 – 40 giri al minuto.
Come vedrai nel filmato, Gordon mostra dapprima un utensile di diametro pari al 75 oppure 80% di quello dello specchio (lo specchio del filmato è diametro 500mm, e l’utensile è 400mm);
Lo sovrappone dapprima allo specchio e con un righello di plastica misura la differenza di diametro specchio – utensile di 100mm.
Poi spinge l’utensile a debordare posteriormente della metà di quella misura di 100mm.
Regola la traversa superiore in modo che il perno folle che vi infila, possa entrare nel bicchiere del centro utensile nella precisa posizione in cui esso è stato spostato.
Fa fare due giri di assestamento alla macchina per chiudere poi bene i fermi della traversa, e toglie il perno (mostrando di non passare mai sullo specchio col perno in mano)…
Carica l’utensile con 12 kg di pesi da palestra come zavorra.
Ri-spinge l’utensile al suo posto, rimette il perno e lavora sul quarzo per circa un ora per ciascuna grana 40 , 60, 80, 120, 220, 320, per un totale di 6 ore, senza interruzioni, ma solamente mettendo cucchiaini di abrasivo, nebulizzando ogni tanto un poco di acqua, e togliendo con una spugna la morchia di lavorazione.
Il filmato è questo:
————————–Il “trucco” della macchina a perno fisso è dovuto solo al rapporto fra i diametri utensile e specchio e al decentramento dell’utensile rispetto allo specchio, in base al quale, un decentramento al di sotto del 50% del valore di differenza fra diametro specchio e utensile, scava solo al centro; al di sopra scava solo al bordo, mentre in quel punto del 50% si ha l’equilibrio dell’approfondimento della sfera senza variarne il raggio di curvatura.
Un programmino che si chiama “POLSIM.EXE” di simulazione della lavorazione lo trovi in questa pagina:
http://martin-cibulski.de/atm/polishing_simulator/Ma dai una occhiata anche qui da noi: https://www.grattavetro.it/forums/topic/ciao-a-tutti/
27 Settembre 2016 alle 0:49 #8530Ciao Giulio,
il video che mi posti è molto interessante ma forse non ha molto a che fare con il mio piano rotante che esegue circa 150-200 giri al minuto!(anche se potrei fare una modifica)Per questo ho pensato di usare la carta abrasiva al carburo di silicio(usare le polvere sarebbe stata una pessima idea vista l’elevata velocità del piano),anche se costa un po di più rispetto alle polveri acquistabili da gemmarum :negative:, ma non importa…quello che conta per me è arrivare alla meta…anche se come dici tu ci metterò più tempo.
La traversa che viene fatta vedere in quel video l’avevo già in mente per finire il lavoro e rendere il vetro una sfera perfetta…poi vi faccio vedere come!!grazie mille!
27 Settembre 2016 alle 18:59 #85332 Ottobre 2016 alle 2:58 #8606grattando grattando….
Dunque in questa settimana ho aggiunto altre tre sessioni di smusso arrivando ad una freccia di 2,7 mm (ovviamente solo parte centrale) mentre su i bordi ho mangiato circa 1 mm per un totale di 10,5 ore!
Devo dire che il lavoro del grattavetro è davvero difficile…non credevo che il vetro fosse cosi duro da consumare …Avrei bisogno di un parere riguardo il vetro che sto lavorando…
Il tizio da cui l’ho acquistato mi ha detto che il vetro era stato stagionato per diversi anni, significa che il vetro è molto più resistente?
Essendo un vetro pirex si potrebbe scaldare anche a forti temperature senza ricevere danni? (80/90 gradi)2 Ottobre 2016 alle 15:00 #8613Ciao Luca,
La stagionatura del vetro, per quello che ne so, non influisce sulla durezza, piuttosto per vetro stagionato si intende vetro “fermo”Il processo di stagionatura fornisce il tempo necessario a stabilizzare le tensioni che inevitabilmente si vengono a creare internamente al vetro durante la fase di raffreddamento successiva alla colata della lastra.
Assestamento che, se ancora in corso durante le nostre lavorazioni, puoi immaginare cosa possano causare nel tempo visto le infinitesime tolleranze in gioco……Se non vado dicendo fesserie…Se il vetro di cui stai parlando è stato acquistato dall’ utente di e-bay nei pressi di Cremona, utente da cui acquistai il mio 260×20 mm e da cui ho acquistato anche l’ ultimo 410×30 mm, non è pyrex ma comune vetro calcio-sodico ormai introvabile nello spessore di 30mm….
In bocca al lupo comunque per il tuo progetto di indubbia difficoltà ma allo stesso tempo estremamente affascinante
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