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16 Novembre 2015 alle 19:26 #7027
Ok, per il supporto dell’utensile. Se fosse stato in legno potrebbe esserci stato un problema di flessione dello stesso (come è successo anche a me vedi discussione: https://www.grattavetro.it/forums/topic/parabolizzazzione-primario-newton-405-f5/page/2/), ma se è quello in vetro non dovrebbero esserci problemi.
Beh, io prima proverei senza scaldare l’utensile, poi se l’adattamento non riesce bene procederei a scaldarlo un po’ alla volta…occhio che se la pece è troppo morbida quando ti ci siedi sopra (son tanti chili) rischi di spalmarla letteralmente…
In oltre stai attento proprio nell’atto di salirci sopra di non caricare più da una parte che dall’altra (tipo mettere prima un piede da una parte e dopo l’altro dall’altra) ma cerca di mettere il primo piede abbastanza al centro e poi mentre sali con l’altro ti sposti lateralmente in modo che il peso totale sia sempre abbastanza centrato. Oppure quando mi ci sedevo sopra, mi tenevo in equilibrio e sollevato dall’utensile con le mani e poi mi calavo gradualmente e ben al centro…
Questo perchè se la pece è troppo morbida rischi di far sprofondare nettamente un lato che poi non riesci più a recuperare…
Comunque come ha precisato Giulio, se stai usando quel tipo di Gugolz non dovrebbe essere difficile eseguire l’adattamento, quindi intanto io proverei a rifare l’adattamento come hai sempre fatto solo che senza zanzariera…17 Novembre 2015 alle 0:26 #7031Difficile poter aggiungere qualcosa a quanto detto da Giulio e Mirco, sono sicuro che seguendo queste indicazioni riuscirai non solo a produrre una buonissima sfera ( ci sei già molto vicino ) ma avrai la possibilità di comprendere una parte di quella moltitudine di aspetti collaterali, strettamente connessi alla lavorazione, che possono essere compresi solamente attraverso la sperimentazione diretta, toccandoli cioè con mano, e che alla fine faranno la differenza tra un’ ottica mediocre ed una eccellente.
Almeno questo è quello che io ho imparato quando, lavorando il primo specchio ( sotto la costante guida di Giulio , un vero Mentore che non finirò mai di ringraziare ! ) ho iniziato a rendermi conto di quanto in realtà costruire uno specchio apra le porte ad uno scenario molto più vasto rispetto al semplice utilizzo delle tecniche, c’è tutto un mondo intorno al grattamento del vetro che aspetta solo di essere esplorato e, più ci si addentra, più ci si rende conto di aver scoperto solamente la punta dell’iceberg.
Perciò Maurizio, non pensare che stai sbagliando qualcosa, non stai sbagliando niente ! stai solo seguendo il percorso naturale che porta alla conoscenza ed alla comprensione delle cose e lo stai facendo nel migliore dei modi, attraverso il confronto con te stesso e con gli altri.
Pensa piuttosto che il tuo lavoro rappresenta una opportunità di crescita per tutti noi e per la nostra comune passione, ed è proprio grazie al tuo impegno insieme a quello di tutti gli altri grattavetro che questa “arte” può continuare ad esistere e a far parlare di sé…22 Novembre 2015 alle 21:01 #7073Ciao ragazzi,
Ma quando si lavora 1/3 COC quanta pressione bisogna fare? Riuscite a darmi qualche indicazione?
Comunque la sfera va sempre peggio e sinceramente non so che direhttp://s8.postimg.cc/oo6am6rg5/IMG_20151122_193303.jpg
http://s23.postimg.cc/6ga3knwx7/IMG_20151122_193644.jpg
http://s4.postimg.cc/h3wvzn3z1/IMG_20151122_193859.jpg
http://s13.postimg.cc/w8f4rq4w7/IMG_20151122_194240.jpgmaurizio
22 Novembre 2015 alle 23:53 #7074La pressione deve essere molto leggera ed al centro ( in teoria nemmeno serve, è sufficiente il peso del vetro ), mai al bordo ! Se stai lavorando ancora con lo specchio sotto, inverti le posizioni e prova con una pressione leggermente superiore applicata al centro.
I palmi delle mani durante la passata, non devono appoggiare ( creando pressione ) sullo specchio, il movimento deve essere solo di spinta ( con i palmi ) e trazione ( con le dita ), l’eventuale pressione va generata con i pollici al centro ( ci si riesce fino a 30 cm di diametro, se lo specchio è più grande si usa un’altro sistema ).occhio che si sta creando una “collina” a ridosso del bordo, si può correggere senza problemi, ma come dicevo prima è necessario capire cosa la sta generando.
Maurizio, riusciresti a postare una foto dell’utensile con vista piana e ravvicinata, in modo che sia possibile valutare il grado di usura della patina ?
23 Novembre 2015 alle 11:57 #708023 Novembre 2015 alle 18:57 #7088Ciao ragazzi,
penso che oltre al problema della sfera ho anche un tester non perfettamente funzionante
perche’ alcune volte dopo una trentina di minuti di lavoro ho delle immagine che tendono ad andare a sinistra (almeno che ci sia un po di astigmatismo) e poi c’e’ il lato sinistro non simmetrico con il destro.
http://s10.postimg.cc/xvvc5szkp/IMG_20151123_174316.jpg
http://postimg.cc/image/ex2118sdl/23 Novembre 2015 alle 19:24 #7089Maurizio, il tester funziona bene, l’anomalia che giustamente hai riscontrato dipende solo dalla sorgente luminosa che non è centrata rispetto allo specchio.
Se osservi la parte destra di tutte le immagine vedrai che c’è una zona più luminosa: quello è il centro del led che deve essere centrato rispetto allo specchio.
Considerando che comunque le immagini sono notevolmente migliorate rispetto alle prime, direi che ti manca solo questo accorgimento per avere un tester perfettamente funzionante e calibrato.Riguardo alla patina è sicuramente ben fatta, tuttavia credo che la “rete” che usi per l’adattamento e per la micro-scanalatura sia sovradimensionata, io proverei a mettere in pressione patina e specchio a contatto senza interposizioni, solo bagnando preventivamente con un po’ di acqua saponata o anche con lo stesso ossido di cerio.
Credo che sia da provare, come aveva suggerito anche Mirco, per essere sicuri che il cattivo adattamento non sia causato dalla pece che non riesce a penetrare tra le maglie e lasci dei settori senza contatto.
hai provato ad invertire le posizioni specchio-utensile ?
23 Novembre 2015 alle 20:44 #7090Ogni 15 min inverto specchio-utensile sempre 1/3 coc e poi eseguo il tester.
Poi sto facendo le passate come mi hai consigliato dando una leggera pressione con i pollici con lo specchio sopra(però non ho capito perche devo fare una leggera pressione al centro) e anche un po’ piu lentamente (credo che prima erano piu veloci) mentre con lo specchio sotto cerco di non fare nessuna pressione sempre 1/3 coc23 Novembre 2015 alle 21:39 #7091Massimo, io non invertirei neanche più utensile e specchio, ma continuerei a lavorare con specchio sopra e basta…mi son sempre trovato bene così…
23 Novembre 2015 alle 23:13 #7094Si Mirco infatti… avevo suggerito di invertire le posizioni perchè stava lavorando con specchio sotto, quel tipo di difetto si genera più facilmente con specchio sotto e utensile con scarsa aderenza al centro.
Maurizio, credo che la pressione al centro possa aiutare, in questa situazione, ad aumentare la lavorazione nella zona centrale che mi sembra poco efficace.
29 Novembre 2015 alle 20:16 #7109ciao ragazzi,
in queste foto penso di aver fatto qualche passo in avanti anche se ancora non non sono soddisfatto.
Poi credo che dovro rimettere le mani al tester che non mi convince e poi
mi sto accorgendo come varia a seconda dell’adattamento e come lavora l’ossido di cerio.
Le foto meglio di cosi non sono riusito a farle
http://s22.postimg.cc/zeiw4tg0h/IMG_20151129_181641.jpg
http://s7.postimg.cc/r8f7etn7f/IMG_20151129_181916.jpg
http://s9.postimg.cc/f0jhqm1vj/IMG_20151129_182214.jpg
http://s9.postimg.cc/3vuj5c45b/IMG_20151129_182221.jpg30 Novembre 2015 alle 20:49 #7110Ciao Maurizio.
Tu sei li e io sono quì e purtroppo non ho la possibilità di vedere come aiutarti per riuscire ad allineare bene specchio tester e macchina foto, in modo che la sorgente luminosa illumini bene tutta la superficie dello specchio, e si possa dare un giudizio di insieme del test di Ronchi, che è appunto un test che ha senso se investe la intera superficie dello specchio.La domanda che mi sorge è se tu il disco dello specchio lo vedi come nelle foto, oppure pienamente illuminato.
Raggiungere quello scopo sarebbe un risultato importante, ed è la sola porta che ti apre la via dei test di Foucault, che altrimenti così sarebbero impossibili.
Con ciò non voglio dire che col solo Ronchi non si possa realizzare un buono specchio, se lo si sa bene interpretare. Ma l’allineamento è proprio una condizione indispensabile anche nel Ronchi
1 Dicembre 2015 alle 12:31 #7111Ciao Giulio,
la distanza è troppa per fare un salto dalle tue parti e comunque sia il tuo aiuto che
quello di Massimo e Mirco mi e’ molto utile, grazie.
Si il disco dello specchio lo vedo come nelle foto.
Il mio tester e’ da rivedere perchè quando gira la barra filettata ha delle piccole oscillazioni che non vanno bene.
Ti volevo chiedere se mi puoi in poche righe chiarirmi l’allineamento tester specchio (se lo hai gia scritto mi ridaresti il link?)maurizio
1 Dicembre 2015 alle 12:49 #7112Si Maurizio, la sensazione è quella di una “inversione di tendenza”, la superficie sembra normalizzarsi, ovviamente questo potrà essere confermato o smentito con un buon allineamento del tester. In ogni caso tieni bene a mente le operazioni ( o le variazioni al setup ) che hai fatto per arrivare a questo miglioramento, sarebbe meglio scriverle in un “quaderno del grattavetro” prima di ogni sessione ( Giulio docet ). Nel confronto tra le operazioni precedenti e queste appena fatte c’è la soluzione relativa alla causa della generazione del difetto.
1 Dicembre 2015 alle 22:49 #7113L’uso di una barra filettata per muovere longitudinalmente il carrello del tester è buona cosa se però provvedi a eliminare i due movimenti di disturbo che caratterizzano ogni vite, che sono:
– il cosiddetto backlash, cioè il gioco avanti indietro necessario al contatto fra la vite e il dado che costituiscono la trasmissione (ma se non ci fosse quel gioco la vite sarebbe bloccata).
– la tendenza del carrello porta reticolo (o porta lama) a ruotare per una frazione di angolo nel senso destra-sinistra o viceversa indotto sempre dalla rotazione della vite.Il primo movimento “avanti indietro”, ovvero il back-slash, lo elimini completamente con un semplice elastico che mantenga sempre tirato il carrello contro uno dei due supporti terminali del binario su cui esso scorre.
Il secondo movimento angolare “destra sinistra”, lo elimini zavorrando il carrello con un peso di qualche etto.
Per l’allineamento specchio tester, devi mettere il tester di fronte allo specchio alla distanza del doppio della lunghezza focale (che all’inizio sarà calcolata sulla base della profondità della freccia, oppure misurata approssimativamente col metodo proposto da Enrico DEabis nell’articolo in questo stesso blog titolato “Determinazione della focale in corso d’opera: un metodo utile nelle fasi di smerigliatura”.
L’altezza dal suolo della tua installazione sarà tale che il centro del tuo reticolo sia allo stesso ivello del centro specchio.
La sorgente di luce deve essere a sinistra del reticolo e il più vicino possibile ad esso.Quando queste condizioni sono verificate, e la distanza di posizionamento del tester è nell’INTORNO della distanza focale, lo specchio apparirà completamente illuminato quando porrai l’occhio appena dietro il reticolo (o la lama del test di Foucault). Ovviamente devi cercare quella posizione di piena illuminazione per lasciarvi il tester.
Per portare l’illuminazione a riflettersi nel punto desiderato dove hai installato il reticolo, dovresti togliere la fenditura dal fronte della sorgente in modo che il dischetto luminoso del led riflesso dallo specchio sia molto più facilmente rintracciabile della piccola fenditura.
IL riflesso del pallino del led lo rintracci brandeggiando un foglio di carta bianco dietro al tester.
Poi quel riflesso va portato nel punto desiderato con movimenti del tester attorno all’asse ottico, prima di rimettere al suo posto la fenditura.
Alla fine dell’allineameno non ti rimane che rendere massima e uniforme la illuminazione su tutta la superficie dello specchio, stando con l’occhio in posizione dietro il reicolo mentre regoli finemente l’orientamento della sorgente luminosa.A quel punto (pensando che in questa attività sono i nanometri a fare la differenza), è assolutamente necessario che tutti gli allineamenti non vengano minimamente variati per tutta la durata del test.
La posizione della macchina fotografica può essere una complicazione del settup perchè il suo obiettivo deve alternarsi all’occhio nella medesima posizione dietro il reicolo, ma potrebbe essere invece usata proprio in modo fisso in sostituzione dell’occhio, zoomando il necessario per riempire il display, e guardando poi l’immagine dello specchio sul suo visore lcd.
FINEApplicando al tuo setup i principi di questi suggerimenti dovresti riuscire a vedere e fotografare tutto il disco dello specchio, così potrai cercare di fare delle foto “classiche” mettendo in simmetria le linee nere del reticolo rispetto alla mezzeria del disco dello specchio.
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