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  • #7463
    Giulio Tiberini
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      En cuanto a las carreras a W para parabolizzare:
      Recuerde que usted está trabajando con el espejo por encima de, y corrió, y también rezumar, los que son de amplitud variable durante cada pasada, y son sustancialmente “acordeón”, alcanzando un máximo de 4/5 D y también un mínimo de unos pocos cm.

      L’ampiezza infatti varia in verticale ed orizzontale, como se muestra en las figuras A1, A2 y A3 de la imagen que sigue.

      Los paseos son de tipo A1 parabolizzazione regulares.

      A continuación, debe trabajar al menos una hora, y luego poner el espejo en el apoyo a las pruebas que se hacen sólo después de 8 horas.
      L’ambiente del test deve avere temperatura costante, frío o caliente es.
      A continuación, realice la prueba (Foucault o Ronchi). … Pero debe haber hecho previamente una buena experiencia con la prueba que desea utilizar, per poter riuscire ad identificare con certezza le anomalie da correggere

      Sulla base dei test decidi se hai il bordo troppo alto, a continuación, utiliza las correcciones a las carreras A3;
      (para cuya forma de acordeón, ver en la figura, Ellos están muy juntas en el centro, y amplia hacia los bordes).

      Si, sin embargo, había que ahondar en el centro, a continuación, se le aplicará a las carreras de A2 (para cuya forma de acordeón, ver en la figura, viceversa están cerca de los bordes y de ancho en el centro).

      En la parte inferior de la figura hay tres figuras de defectos, cada uno con indicación de que se desarrolló ser utilizado para eliminar.

      Yo con mis espejos F5 Yo sólo se utiliza los métodos de este, ad esluzione dell’utensile di piccolo diametro, sopperendo a questo con l’uso della sovra-pressione indicato in figura C1 e C2, para corregir dentro de algunos anillos circulares estrechos o sobre-excavado.

      Stop….
      En el sentido de que se complete el espejo no necesita es actuar de esta manera, entender desde qué prueba es el defecto en la superficie del espejo, e scegliere l’azione di correzione appropriata.

      La durata dell’azione scelta dipende dal modo di lavorare di ognuno, e va sperimentata per breve tempo facendo poi un test per avere un’idea di quanto si è modificato, Si poco o demasiado, per non esagerare e cadere in un errore di segno opposto.

      #7466
      maurizio63
      Partecipante
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        Giulio,come posso rendere la mia pece gugolz64 piu soffice?

        #7467
        Giulio Tiberini
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          Ciao Maurizio. So che in alcuni casi si aggiunge olio di lino oppure trementina oppure c’era d’api. Ma siccome non l’ho mai fatto non ti posso consigliare,

          Ma credo che Mirco oppure Massimo o Enrico potrebbero farlo con autorevolezza.

          Se leggi gli articoli in questo stesso Blogger, sulla durezza, fusione e colata della pece trovi informazioni.
          Le quantità da aggiungere sono comunque minime.

          #7469
          Massimo MarconiMassimo Marconi
          Moderatore
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            Grazie per la fiducia Giulio, purtroppo non ho mai utilizzato la gugolz e quindi non saprei quantificare l’effetto “ammorbidente” dell’olio di lino su di essa.
            Qui ci vuole il nostro dott. ing. Mirco e le sue sperimentazioni sulla durezza dei materiali. :yahoo:

            #7471
            BARTolomei Mirco
            Moderatore
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              Ah ah ah, grazie della fiducia anche da parte mia, ma anche io come Massimo non ho mai utilizzato la pece Gogolz e non saprei quantificare bene l’effetto delle aggiunte…tutte le sperimentazioni le ho sempre fatte con calofonia, c’era d’api e olio di lino…mi spiace… :unsure:
              Mi sa Maurizio che dovrai essere tu a sperimentare, per poi condividere con noi le preziose informazioni e le tue valutazioni… ;-)
              Tieni comunque presente che se decidi di aggiungere trementina, come quantità da aggiungere siamo nell’ordine di uno o due cucchiaini da caffè per volta, mentre per l’olio di lino un 1-1,5 % alla volta direi… :good:

              #7473
              Giulio Tiberini
              Moderatore
                • Offline

                Mettendomi nei tuoi panni, e non avendo esperienza in merito alla diretta modifica della durezza della pece, ti suggerirei la via più breve per la diretta utilizzazione della tua #64 così com’è, evitando dapprima gli imprevisti per rammollirla.

                La tabella dati delle qualità Gugolz dice che la mia #55 (che io ho usato fra i 18 e i 20° C di temperatura ambiente), rammollisce alla temperatura di 63-64°c; mentre la #64 rammollisce a 65-68°.

                La differenza quindi è fra i 2 e i 5°.. che non sono molti.

                La prima cosa che sperimenterei (forse la più facile), è di aumentare di quei 5 gradi la temperatura ambiente del locale dove lavori, o di scegliere un piccolo locale dove andrai a lavorare per prova, suscettibile di essere scaldato così, con una stufetta elettrica ventilante.

                La prova di una pece (dopo il necessario buon adattamento alla forma dello specchio, effettuato se serve, anche a bagno Maria tiepido) deve durare almeno un ora senza interruzioni importanti. Perchè al di sotto di un ora di lavoro non si raggiunge mai con l’attrito la temperatura di rammollimento superficiale della pece che serve alla lavorazione efficiente.

                Temperatura di rammollimento riferita alla superficie dei quadrotti di pece, che ovviamente non devi pensare di poter sentire come calore sulle tue mani mentre lavori (l’utensile non si scalda certo a 50 gradi), ma sentirai certamente “col naso”, dato che la pece a quella temperatura, spande il profumo di aghi di pino che senti quando passeggi nei boschi di montagna.

                Quel rammollimento è dovuto a un istantaneo riscaldamento per grippaggoio/attrito a livello molecolare, immediatamente disperso nella massa del vetro e della pece.
                Infatti il grippaggio istantaneo della pece ti si presenta con un fischio, che è il segno tangibile di una serie di quegli eventi ripetuti qualche centinaio di volte al secondo, quante sono le frequenza di quel suono.

                #7475
                Giulio Tiberini
                Moderatore
                  • Offline

                  Ed è proprio quel riscaldamento così concentrato in un piccolissimo punto di contatto vetro – pece, con l’abrasivo instrappolato dentro quest’ultima, che arriva persino a rendere plastico il vetro, “tappando” progressivamente i crateri creati dall’abrasivo rotolante della smerigliatura senza pece.

                  Sebra una balla, ma te ne rendi conto guardando la forma dei crateri al microscopio da 100x.
                  I crateri della ultima grana di smerigliatura (per esempio la 800 oppure 1000), sono col perimetro scheggiato e spigoloso. Mentre la tua lavorazione di lucidatura con la pece che instrappola l’abrasivo, riesce a renderli con i bordi arrotondati, via via fino riempirli di vetro e farli sparire del tutto.

                  #7478
                  maurizio63
                  Partecipante
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                    Prima di riscaldare il locale dove lavoro (35mq) e portarlo a 22-23 gradi,e alla luce di un pò di esperienza sulla pece vorrei riprovare con la pece greca migliorandone la durezza,male che vada con la gugolz posso sempre rimediare…
                    Potrebbe andare che ne dite?

                    #7479
                    Giulio Tiberini
                    Moderatore
                      • Offline

                      Dico che tu hai in mano una pece di marca, di cui è nota la temperatura di rammollimento, che ti dà una idea precisa della temperatura ottimale di ambiente di lavoro ideale o quasi.
                      E questo è un dato di partenza sicuro …al contrario della colofonia, della quale non avresti nemmeno questo.

                      Inoltre, un locale piccolo come un bagno da scaldare a quella indicata temperatura sono sicuro che potresti reperirlo.

                      Quindi ti dico che la tua scelta per la difficoltá maggiore, è sicuramente un tuo diritto, ma non è razionale, alla luce delle tue difficoltà.

                      La mia domanda a questo punto diverrebbe: Ma tu vuoi realizzare uno specchio con la migliore probabilità di riuscita, oppure fare esperimenti sulla pece?

                      #7480
                      maurizio63
                      Partecipante
                        • Offline

                        Non voglio fare esperimenti sulla pece. Il problema e’ soltanto quello di scaldare un ambiente cosi grande.
                        Però mi hai dato l’idea del bagno non ci avevo pensato,e se il fusto dove lavoro riesce ad entrarci si potrà fare.

                        #7481
                        Giulio Tiberini
                        Moderatore
                          • Offline

                          Bene. :good: Puoi provare rimandando eventuali complicazioni a se non ti troverai bene con la nuova temperatura.

                          #7497
                          maurizio63
                          Partecipante
                            • Offline

                            Ciao, sono riuscito a sistemare in un bagno uno sgabello con dei mattoni per lavorare a 21/22 gradi.
                            Come vi avevo detto devo tornare alla sfera; il buco centrale ora non c’e’ piu ma sto trovando difficoltà per la sfera e mi trovo in questa situazione che ne dite? Lavoro 1/3 COC

                            http://s23.postimg.cc/d1xpivlu3/IMG_20160225_185637.jpg
                            http://s9.postimg.cc/icpt5vbfj/IMG_20160225_185759.jpg
                            http://s30.postimg.cc/aykch1z4h/IMG_20160225_190020.jpg

                            #7498
                            BARTolomei Mirco
                            Moderatore
                              • Offline

                              Ciao Maurizio, si il buco al centro è assolutamente scomparso e dalle foto la superficie sembra bella liscia e priva di rugosità però hai generato un gran bel bordo ribattuto (se le immagini sono in intrafocale), altrimenti bordo rialzato se sono in extra.
                              Se sono in intra e quindi bordo ribattuto, ti consiglio di leggerti il bellissimo articolo scritto da Massimo:

                              Bordo Ribattuto: correzione con sub-diametro

                              Nell’articolo sono indicate quali sono le principali cause della formazione del bordo ribattuto e la descrizione di uno dei metodi per correggerlo. :good:

                              Se invece intendi continuare la lavorazione con il pieno diametro, devi ridurre l’ampiezza della passata (tipo 1/4 COC MoT) in modo da scavare di più il centro. Una volta scavato anche il centro devi regolarizzare il tutto con ulteriori corse 1/3 COC…prima però devi capire perché tendi ad abbattere il bordo con le corse 1/3, altrimemti rischi di ripetere l’errore anche piu avanti… :bye:

                              #7500
                              Massimo MarconiMassimo Marconi
                              Moderatore
                                • Offline

                                D’accordo con Mirco, la superficie è bella liscia ! oltretutto nella seconda foto c’è un setup ottimo del tester ! :good: Bravo Maurizio il Ronchi adesso è “da manuale” !

                                Secondo me il bordo ribattuto ( se intrafocale ) non è così preoccupante, anzi, se si guardano bene le linee a ridosso del bordo, si vede che tendono ad allargarsi, invertendo cioè la tendenza che mantengono fino a qualche mm prima. Credo sia il settore periferico che non si è ancora raccordato con il centro, il quale è stato lavorato ( bene ) per eliminare il buco, mentre la parte periferica è rimasta con una curvatura minore proprio perchè non sono state ancora raggiunte dallo “scavo”.

                                Secondo me lavorando ancora con passate a 1/3 o anche ad 1/4 come diceva Mirco ( se siamo in intrafocale ) si dovrebbe raggiungere la sfera in poco tempo.

                                #7502
                                Giulio Tiberini
                                Moderatore
                                  • Offline

                                  Ciao Maurizio.
                                  Credo anch’io che tu stia facendo un buon lavoro, e ti faccio pure io i complimenti per la buona qualità delle immagini del test di Ronchi.
                                  Se quelle immagini sono tratte in posizione intrafocale, concordo sia con Mirco che con Massimo, perchè in effetti l’apparenza di un bordo ribattuto potrebbe in realtà mostrare l’esistenza di una zona ancora al momento più bassa del tuo attuale centro. Quindi non fonte di un errore ma solamente perchè attualmente non ancora raggiunta dalla tua lavorazione di correzione.

                                  Credo che la vigilanza che devi attuare sul tuo lavoro sia quindi quella suggerita di accorciare un poco le corse diminuendo leggermente il debordo avanti-indietro per aggredire bene il centro alto del tuo specchio, ma egualmente nel contempo dovresti tenere bene d’occhio di debordare il meno possibile in direzione destra-sinistra, perchè se quel debordo laterale superasse orientativamente il centimetro o due, ti potrebbe già portare a lavorare indesideratamente sul bordo, in modo equivalente alle corse avanti indietro troppo lunghe.

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