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25 Dicembre 2015 alle 19:22 #7371
Ciao Maurizio, grazie, tanti auguri anche a te…
25 Dicembre 2015 alle 21:17 #7373Ciao Maurizio, tantissimi auguri di buone feste anche a te
17 Gennaio 2016 alle 9:47 #7403Ciao ragazzi,
oggi ho iniziato a parabolizzare e dopo circa 10-15 min di movimento a W ho visto con con il ronchi questa situazione credo che sia normale nelle prime fasi ma non sono sicuro;secondo voi?
http://s2.postimg.cc/bkno77v1l/IMG_20160117_085114.jpg
http://s14.postimg.cc/4msb8b56p/IMG_20160117_085149.jpg
http://s27.postimg.cc/mgjb768lf/IMG_20160117_085219.jpg17 Gennaio 2016 alle 17:05 #7404Purtroppo no Maurizio, non è normale nella generazione della parabola con corse a W che il centro si approfondisca in modo così evidente rispetto alla restante superficie. Si è formato una sorta di “buco” al centro e temo che sia più conveniente rigenerare la sfera e tentare un nuovo approccio alla parabola, chiaramente dopo aver individuato quale anomalia di lavorazione abbia portato a questo inconveniente…
p.s. parto dall’ipotesi che le immagini siano in intrafocale.
19 Gennaio 2016 alle 10:03 #7414Hola Maurizio.
Ese resultado no es una señal de que todavía posee el control crítico en algún movimiento instintivo de las manos.
Durante todo el parabolizzazione especies de trabajo, usted tiene que seguir sus movimientos deben ser lentos, evitando carreras de forma de S y teniendo cuidado de no añadir ningún tipo de presión incontrolada además.
La razón es que parabolizzando están modificando la superficie de su espejo de unas pocas micras, pero las tolerancias de mecanizado son miles de veces más pequeño.Y’ cierto que el centro del espejo es el lugar donde se encuentre muy amplias tolerancias con respecto al borde; y también que será en su mayor parte a ser inusitado porque oculta por el espejo secundario del telescopio; pero un error de zona no es tan marcada se puede generar si está cumpliendo con las normas de la rectitud, variación de amplitud vertical y horizontal de acuerdo con las carreras famosos de W, lentitud, y la presión de nada.
La excavación de un agujero podría ser dado por lo que se lee en la página que se adjunta como PROYECTO DE CENTRAL O cráter central (con referencia a la figura 89 che mostra l’aspetto al Ronchi di una bozza centrale vista in intrafocale o buco centrale visto in extrafocale).
Cliccando sul seguente link si apre l’immagine ben leggibile a video, identica all’anteprima che segue in questa mia risposta.
19 Gennaio 2016 alle 11:45 #7420Ti può aiutare ricordare che il Ronchi mostra linee rettilinee di una omogenea e completa superficie sferica. Ed anche vedere sui sacri testi, che il Ronchi mostra per la parabola delle linee la cui curvatura è simmetrica e omogenea sulla intera superficie.
Il progresso della lavorazione della sfera verso la parabola è quindi anch’esso progressivo e omogeneo se progressiva e omogenea è l’azione di parabolizzazione che fai, senza pressione e con con le rettilinee corse a W.
Quindi, quando ottieni un Ronchi che mostra un benchè appena accennato localizzato principio di deviazione dalla omogeneità, sei sicuro che in quel punto stai creando un errore.
Alla luce di ciò, quando riscontri un errore evidente come nelle tue immagini, è segno che vi hai persistito notevolmente.
Ricorda quindi che la funzionalità del Ronchi è proprio quella di farti vedere l’intera superficie, la quale deve passare dalla sfera alla parabola senza apprezzabili deformazioni locali. Le quali, quando a una attenta osservazione accennano appena a comparire, devono essere comprese e contrastate con azioni correttive sempre molto soft, perchè la delicatezza del lavoro aumenta e le tolleranze vanno sempre più restringendosi man mano che si avvicina la parabola ideale
2 Febbraio 2016 alle 8:48 #7429Mauriziooooo! Come procede il tuo lavoro?
4 Febbraio 2016 alle 15:08 #7430Ciao Giulio , ho avuto un problema al polso e sono stato fermo un po di giorni.
Ho ripreso a lavorarci domenica scorsa e sto cercando di tornare alla sfera pero’ ho ancora un piccolo buco e le bande non piu dritte credo tendenti alla parabola.Ora mi chiedevo se vale il discorso di tornare “sempre” alla sfera ,oppure come dice l’appunto dell’astronomo dilettante che posso corregerlo facendo molta attenzione al movimento W “piano e rettilineo”?4 Febbraio 2016 alle 19:13 #74314 Febbraio 2016 alle 20:49 #7432Io penso che quando sei in presenza di un errore zonale così ben marcato, è obbligatorio, ed anche molto più facile correggere il tutto, ritornando verso la omogeneità della sfera.
Ripartirai dopo con le corse a W, che non possono lavorare che su una superficie omogenea esente dal buco o dalla gobba.
Buon lavoro e auguri per il tuo polso!!
5 Febbraio 2016 alle 13:06 #7434Sono d’accordo con Giulio, e mi associo agli auguri: guarisci presto Maurizio, anche perchè i Grattavetro sono uomini “di polso” !
11 Febbraio 2016 alle 9:04 #7458Ragazzi e’ la terza volta che ritorno alla sfera non riesco a fare un movimento corretto per parabolizzare (creo sempre un buco centrale), eppure penso che ci sto mettendo molta attenzione……
Qualche consiglio?maurizio
11 Febbraio 2016 alle 15:04 #7459Ciao Maurizio, come hai già avuto modo di sperimentare, le tecniche classiche non si discutono, se si utilizzano correttamente devono portare al risultato desiderato. Se questo non avviene e perché c’è qualcos’altro che interviene a influenzare il risultato, come ad esempio:
Durezza patina sbagliata
Patina non ben adattata
Canali simmetrici rispetto al centro dell’utensile o canali chiusi
Errori nell’esecuzione delle passate
Debordo laterale eccessivo
Pressione eccessiva o non localizzata correttamente
O altri che ora non mi vengono in mente.Ora resta da capire quali tra questi influenzano il tuo lavoro.
Ma poiché nell’arrivare alla sfera hai già sperimentato tutti questi problemi e penso tu abbia maturato un poco di esperienza nel giudicare la bontà dell’utensile in pece, mi verrebbe da dire che stai sbagliando nell’esecuzione delle passate visto che è l’unico aspetto che cambia rispetto al raggiungimento della sfera.
Quindi puoi mostrarci o descriverci dettagliatamente il tipo di passate che stai usando? Lunghezza corsa, de bordo ecc…
Ovviamente non sto dicendo che sia proprio questo il problema, sto solamente cercando di andare per esclusione fino a che arriviamo ad individuare esattamente il problema…
A presto, ciao…12 Febbraio 2016 alle 9:20 #7460Il mio specchio e’ 310 mm.
– Lavoro in un ambiente dove la temperatura oscilla tra i 18-19 gradi
– la pece e’ la gugolz 64
– il movimento a W MOT ,il centro dello specchio lo porto a 1/8 dal bordo dell’utensile
– controllo sempre i canali che non siano chiusi
– l’adattamento a caldo lo faccio all’inizio di ogni seduta.
Azzardo nel dire che forse la temperatura del locale e’ un po’bassina con movimento non perfetto?12 Febbraio 2016 alle 11:16 #7461Ciao Maurizio.
Direi che 18-19° erano già bassi nel mio caso, lavorando con la mia Gugolz #55, che ha una temperatura di rammollimento indicata in 52-55°c.
Infatti io avevo dovuto installare una stufetta elettrica a ventilazione poter poter lavorare ad almeno 20°.La frizione nel corso della lavorazione provvede a riscaldare la pece, che dopo una buona mezz’ora di lavoro arriva a far sentire il suo odore caratteristico di pino. E quello è il segnale che tutto è ok. In quel frangente, se stai usando l’ossido ci cerio, vedrai anche comparire una leggera schiumetta nei canali dell’utensile, che ha il beneficio di far circolare bene l’abrasivo sui quadretti di pece; è l’utensile comincia pure a fischiare quando si dirada l’acqua.
Con la tua Gugolz #64, che è data per avere una temperatura di rammollimento di 65-68°, l’ambiente dovrebbe essere parecchio più calda dei 20 gradi, oppure la tua pesce va resa ancora un poco più soffice.
Adesso devo uscire, ma poi poi ti dico anche per le corse a W
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