La passata 1/3D c.o.c, alias la corsa avanti-indietro centrata (ovvero, all’americana: “center over center”), di lavorazione per abrasione, di ampiezza pari a un terzo del diametro specchio, che nel grattamento del vetro è usata per realizzare uno specchio (ad esempio parabolico) è, assieme alla pazienza, L’ARMA VINCENTE UNIVERSALE.
Al pari de:
- La nuova vita acquisita nel videogame, che ti permette di sopravvivere ad un “game over”;
- L’amnistia & indulto del grattatore di vetro.
- La cura di un malanno pure grave, ma breve e poco dolorosa.
- Una buona birra fresca quando si ha sete
- Il soddisfacimento di altre necessità contingenti più scurrili ma del tutto umane.:yahoo:
…ed altro ancora.
PERCHE’ SI USA:
Facendo qualcosa, si sbaglia, e chi sbaglia (almeno nel grattamento del vetro) può riprendersi e ripartire, dopo aver applicato un “tot” di passate 1/3D c.o.c. per tornare indietro a riguadagnare la posizione precedente l’errore commesso.
QUANDO E’ UTILIZZABILE:
In QUALUNQUE momento della lavorazione; in quanto con essa si va, oppure si ritorna verso una SUPERFICIE SFERICA CHE RASENTA LA PERFEZIONE, la quale è la sola anticamera al successo di una successiva parabolizzazione di uno specchio.
Questo vuol dire che questo tipo di corse sono applicabili indipendentemente dalla grana degli abrasivi al momento in uso:
1) Nel corso di affinamento della superficie o della seguente lucidatura: Le si utilizza per ottenere una superficie sferica ottimale, controllando nel contempo, e mantenendo la profondità della FRECCIA desiderata per la focale da ottenere, sapendo che:
- Posizionando lo specchio sul banco e manovrando l’utensile, si abrade di più il bordo;
- Mentre viceversa, posizionando l’utensile sul banco e manovrando lo specchio, se ne abrade/approfondisce di più il centro.
- E quindi per logica conseguenza, alternando le due posizioni si mantiene la freccia invariata per tutta la lavorazione di lucidatura
2) Nel corso della parabolizzazione: Quando si cerca di correggere l’errore costituito dal superamento della curva parabolica desiderata (questo perchè il vetro lo si può solo asportare per abrasione…e quando se ne è asportato troppo… occorre tornare indietro ricreando la nuova sfera di partenza).
LATERALMENTE DI QUANTO CI SI PUO INAVVERTITAMENTE SPOSTARE?
Una importante avvertenza da tenere presente nella lavorazione, è di contenere il debordo LATERALE il più possibile ad un valore vicino a 1/6, oppure 1/8D ; il che vuol dire non debordare di più di 1/12 oppure 1/16 per lato, poiché un valore superiore porterebbe ad una troppo precoce e indesiderata svasatura della sfera in una figura piú aperta, quale in primo luogo la ellisse o la parabola…..(e il giungere alla parabola prima di aver terminato di lucidare lo specchio è uno smacco terribile !).
Ma la figura potrebbe anche sconfinare (….è in quel caso diverrebbe per noi un “game over”) nella iperbole, che non è correggibile. O meglio, non è riconducibile alla parabola, se non ritornando verso la SFERA CHE LA PRECEDE con le corse 1/3D c.o.c.
NUMERO DI MOVIMENTI AVANTI INDIETRO:
Anche il numero dei pochi movimenti avanti indietro che l’operatore effettua prima di spostarsi di lato e contemporaneamente ruotare in senso opposto specchio o utensile che si trova in mano, è arbitrario e non ferreo.
Nel senso che nel mio caso io ruoto continuamente ad ogni singola corsa, sia di un passo a sinistra che di un tot a destra l’oggetto che ho in mano. Solo perché mi è sembrato più facile e meccanico che non contare i va e vieni, Col vantaggio (secondo me) di una più uniforme superficie lavorata……(Fondamentalmente perché probabilmente io possiedo ormai un solo neurone attivo… sempre indaffaratissimo…e quindi perdo il conto facilmente!)
SU COSA INCIDE LA LUNGHEZZA DELLE CORSE 1/3D:
Le lunghezza delle passate di 1/3D è idonea per la realizzazione di specchi con rapporto focale CORTO, ovvero da F3 a F5.
Invece per la realizzazione di specchi con rapporto focale più lungo (cioè FRECCIA meno profonda), POTREBBE essere allungata al valore di circa 2/3D.
Ma tale allungamento non è indispensabile, e serve solo per far capire su COSA INCIDE la lunghezza delle corse c.o.c. poiché per quelle focali lunghe, avendo realizzato corse 1/3D c.o.c, si ovvierà naturalmente in fase di parabolizzazione, con un lavoro un poco più lungo, e niente più.
RIGIDITA’ NELL’APPLICAZIONE:
In ogni parte della lavorazione manuale degli specchi, non vi sono regole ferree, ma deve essere noto che la lunghezza delle passate LONGITUDINALI, a partire da quelle 1/3D c.o.c, è direttamente proporzionale alla riduzione della profondità della Freccia F della sfera, che sta a centro specchio, il che significa che con passate maggiori di 1/3D c.o.c. lo specchio in realizzazione avrà una focale più lunga del desiderato.
Mentre uno spostamento laterale accentuato cambia la forma della superficie da sferica a maggiormente deformata.
MA…IN MECCANICA SI CREANO FINE CORSA PER MANTENERE COSTANTI I MOVIMENTI DELLE MACCHINE…Perchè non attuarli anche nel grattamento del vetro?:
Perchè questo è un errore da evitare assolutamente nella lavorazione manuale.
Siccome gli specchi sono realizzati con migliaia di corse avanti indietro ciascuna asportante pochissimo, occorre lasciare il compito alla legge STATISTICA, o dei “grandi numeri”, di cancellare da sola i piccoli errori commessi in un senso o nell’altro, in tante migliaia di corse.
Quindi: Una volta tanto, in spregio del “pensiero comune meccanico” ma in favore di quello statistico, occorre lavorare liberamente, rispettando le poche regole, e lasciando a un DISORDINE ORDINATO dal nostro aver appreso quelle regole del modo di lavorare, e alla loro interazione reciproca, il compito di cancellare per elisione i piccoli errori che invece, istituendo rigidi meccanismi di controllo meccanico, si sommerebbero diventando catastrofici errori zonali.