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12 Marzo 2017 alle 12:58 #9552
Come prima cosa vorrei porgere un caloroso saluto a Voi tutti.
Credo poi sia giusto presentarmi.
Mi chiamo Giuseppe Mura, ho 60 anni, risiedo a Sassari, e sono appassionato un po’ di tutto ciò che riguarda la scienza la tecnologia e sopratutto un inguaribile fai da te.
Dopo tanto tergiversare mi sono deciso a registrarmi presso il vostro bellissimo sito.
Fin da ragazzo sognavo di poter lavorare uno specchio per un telescopio. Mi dicevo che se Galileo, Newton e tanti altri riuscivano a fare pezzi di ottica già secoli fa evidentemente doveva essere fattibile anche per me pur senza usare particolari macchinari. Il sogno è continuato per tantissimi anni senza mai riuscire a concretizzarlo. Nel frattempo mi sono procurato alcuni libri che spiegavano come lavorare i vetri ma la difficoltà di trovare i materiali mi ha sempre bloccato.
Questo fino a qualche anno fa, quando con alcuni colleghi di lavoro ( sono un insegnante di laboratorio di chimica ), abbiamo deciso di iniziare la lavorazione di uno specchio da 200 mm di diametro.
Il nostro progetto prevedeva la costruzione di un piano rotante (non ridete, il motore che azionava il piatto credo fosse recuperato da un fotocopiatore, funzionava alimentato in corrente continua con un alimentatore recuperato da un PC rottamato, mentre il motore che azionava il movimento del braccio era recuperato da qualche auto demolita poiché si trattava di un motore di tergicristallo….). Insomma, tutto era stato progettato e costruito da uno di noi che per inciso è un ingegnere meccanico, con solo o quasi materiali di recupero.
Eh già…… materiali di recupero ma posso garantire che funzionava egregiamente.
Il motivo delle lavorazioni a macchina risiedeva fra l’altro nella volontà di coinvolgere gli studenti perlomeno quelli del corso meccanici (abbiamo i corsi di chimica, meccanica, elettrotecnica ed informatica) e far vedere loro perlomeno il funzionamento del macchinario le varie fasi della lavorazione.
Abbiamo quindi fatto il giro delle maggiori vetrerie di Sassari, città in cui risiediamo, alla ricerca di vetro abbastanza spesso che abbiamo tagliato per conto nostro in forma circolare, abbiamo ordinato gli abrasivi ed iniziato i lavori. Il tutto autofinanziandoci tranne che per l’acquisto iniziale egli abrasivi.
La lavorazione si è protratta per tantissimo tempo senza che riuscissimo ad ottenere uno specchio decente. Non riuscivamo neppure ad ottenere una sfera degna di tale nome. La lavorazione a macchina non è affatto semplice.
Alle difficoltà di lavorazione si è poi aggiunto un altro “piccolo guaio”. Una stupida caduta in moto mi fatto finire in ospedale con una brutta frattura alla tibia, e poiché i guai non vengono mai da soli, le analisi cliniche che mi son state fatte hanno portato alla scoperta di altri guai che mi hanno tenuto fermo per più di un anno.
E’ stato durante i lunghi ricoveri in ospedale ed i giorni di malattia a casa che ho scoperto il sito de il Grattavetro. Una gran bella compagnia che però mi faceva venire ancor più voglia di grattare e non per il prurito!
Rientrato al lavoro mi son subito reso conto che mi sarebbe stato praticamente impossibile continuare la lavorazione dello specchio recandomi a scuola durante il tempo libero, non ce la facevo proprio fisicamente. Per cui ho deciso di costruirmi in garage un nuovo piano rotante azionato questa volta da un motore di lavatrice e dal solito motore di tergicristallo, e di continuare li le lavorazioni.
Finalmente verso fine aprile 2016 siamo riusciti ad ottenere uno specchio lavorato fino a poco più di λ/4 e con un grado di lucido a malapena accettabile. Avrei preferito continuare la lavorazione ma l’attesa è stata talmente lunga che i miei colleghi mi hanno letteralmente proibito di toccarlo ulteriormente.
Fatte comunque alcune prove con lo specchio montato su un tubo in pvc ed ottenuti dei buoni risultati bisognava decidere se mandarlo ad alluminare o se completare l’opera finendo la lucidatura e rifacendo poi la parabola.
La scelta è caduta sull’ultima opzione ed ora lo specchio è terminato con ( pare ) buoni risultati. Sono tuttavia in corso ulteriori verifiche.
Nel frattempo ho iniziato la lavorazione uno specchio da 300 mm.
Vi chiedo scusa per essermi dilungato cosi tanto.
Credo che se me lo permetterete interverrò successivamente in una qualche discussione sulla costruzione dei piatti rotanti su cui ho accumulato una certa esperienza e per cui ho trovato delle soluzioni che potrebbero interessarvi.
In ogni caso rimango a vostra disposizione per eventuali domande o semplici curiosità sul lavoro che ho portato avanti finora.
Rinnovo i saluti a tutti i frequentatori del sito.
Giuseppe Mura12 Marzo 2017 alle 15:08 #9553Benvenuto Giuseppe!!
Molto interessante il tuo “curriculum” di autocostruttore!
Noi “grattavetri” abbiamo sempre pensato che “la fuori” sicuramente ci fossero belle persone come la tua; curiose e interessate a cimentarsi su impegnative sfide che la maggioranza evita in favore di una comoda scarsa fiducia in se stessi, e del facile e comodo ma costoso “tutto e subito”…Tutte caratteristiche che di solito preludono ad una breve durata dell’interesse.Se ritieni potresti ceramente aprire una interessante discussione a descrizione e testimonianza del progetto del tuo piano rotante, che a mio avviso, vista la presenza della motorizzazione del braccio, si configura più come una vera macchina completa piuttosto che un semplice piano rotante.
Credo che un discorso sulla lavorazione a macchina sia comunque assai interessante, anche se il mio pensiero del tutto personale è in favore della più semplice e sicura lavorazione manuale, ma solo perchè vedo che in genere, la lavorazione a macchina di uno specchio è assai più impegnativa e malsicura di una realizzazione a mano libera.
E questo perchè per poter padroneggiare le regolazioni di una macchina ad eseguire una buona superficie, bisogna in primo luogo essere riusciti a destreggiarsi bene con parecchie realizzazioni a mano libera.
Sembrerebbe un controsenso, ma il mio ragionamento deriva dal fatto che la macchina, per via della sua velocità di lavorazione e “precisione” di ripetitività delle sue corse di lavorazione, è pesantemente svantaggiata rispetto alla più imprecisa lavorazione manuale.
E questo perchè la tolleranza MINIMA di lavorazione ottica è soli di 68,75 milionesimi di millimetro, e perciò una macchina ha per sua natura la maggiore probabilità di realizzare una superficie sbagliata sommando velocemente i suoi minimi errori facendoli diventare molto grandi in brevissimo tempo, mentre invece nella lavorazione imprecisa manuale sarebbero stati in minoranza, e quindi automaticamente annullati per reciproca elisione, come garantisce la statistica delle lavorazioni fatte di miglia di passate di lavorazione delle quali ciascuna asporta solo un parte infinitesima di materiale.
Nella speranza di leggerti presto.
Ancora benvenuto
Ciao – Giulio12 Marzo 2017 alle 18:11 #9555Ciao Giulio e grazie del benvenuto
Voglio premettere che se parlo di lavorazioni a macchina è solo unicamente perché ho esperienza solo di quelle, non voglio certo mettermi a discutere se sia migliore o peggiore della lavorazione manuale. Come ho già detto lavorare a macchina è certamente molto difficile e per iniziare non la consiglio a nessuno tranne forse che nella fase di sbozzatura dove non è richiesta una grande precisione.
Come già ho accennato nel primo intervento, la lavorazione a macchina è stata intrapresa poiché l’idea iniziale prevedeva di portare avanti un progetto che potesse interessare un po’ tutte le specializzazioni della scuola in cui lavoro. Quindi essendo uno di noi un ingegnere che insegna nel corso di meccanica gioco forza abbiamo subito pensato ad una macchina per la lavorazione degli specchi.
In seguito visto quanto mi era capitato ho deciso di costruire un’altra macchina (non potevo certo portarmi via quella costruita a scuola) con cui ho proseguito il lavoro nel garage di casa. Come ho già avuto modo di dire non sono certo uno a cui piace la pappa pronta. Mi piace sperimentare, capire come funzionano le cose e come si possono risolvere i problemi. La progettazione e la costruzione del piano rotante e del braccio oscillante, così come quella di altre cose come il tester di Foucault insieme ad una sorta di banco ottico ecc.. fanno parte di questa mia passione. Sia ben chiaro che non ho alcuna pretesa di insegnare niente a nessuno, ma se qualcuno fosse interessato a qualcuna delle soluzioni che ho adottato sarò ben lieto di condividerle. Ad esempio in una delle discussioni del sito qualcuno afferma che per azionare il piano rotante occorrono motori con qualche centinaio di watt di potenza, ebbene come già detto nella macchina costruita a scuola il piano veniva fatto ruotare senza sforzo ad una velocità di circa un giro al minuto con un motore che al più avrà avuto qualche decina di watt di potenza. Nella macchina che ho in garage il piano è fatto ruotare da un motore di lavatrice mediante una riduzione meccanica ed elettronica del numero dei giri. La potenza assorbita è talmente bassa che posso bloccare la rotazione a mani nude, eppure durante le lavorazioni la rotazione non si è bloccata neppure quando durante la fase di sbozzatura ho iniziato la lavorazione del 300mm con abrasivo grana 80. Per inciso mentre scrivo sono in garage e la macchina porta avanti la lucidatura. Lei lavora e io faccio altro supervisionando semplicemente il suo operato controllando di tanto in tanto i risultati.
Se qualcuno lo desidera potrei anche pubblicare foto e filmati nonché i risultati ottenuti con la lavorazione del 200mm.
Un saluto a tutti12 Marzo 2017 alle 19:57 #9556Ciao Giuseppe, benvenuto tra i grattavetri ! Tutto quello che pubblicherai sarà sicuramente interessante al pari della tua bella presentazione e offrirà molti spunti di discussione, foto e filmati saranno anche loro i benvenuti.
La mia opinione sulle macchine è in accordo con quella di Giulio, la lavorazione manuale non è ne migliore ne peggiore, ma penso sia propedeutica a quella automatizzata. Iniziare direttamente con la macchina è più difficile, in quanto oltre agli immancabili errori di valutazione della forma ed applicazione delle tecniche , vengono a sommarsi gli eventuali errori di ottimizzazione/setup della macchina, aumentano perciò le possibili variabili e cause di ogni difetto superficiale che ci trova ad analizzare e, arrivare ad una diagnosi certa richiede molte più valutazioni.
In ogni caso, se hai ottenuto dei buoni risultati significa che hai dovuto affrontare e risolvere molte problematiche ( più di quelle che avresti incontrato con la sola lavorazione manuale ) che comunque, ti hanno permesso di entrare nel merito della lavorazione di uno specchio, in modo approfondito e completo. Questa esperienza acquisita vale tanto oro quanto pesa in previsione della prossima lavorazione, sia manuale o meccanica.
12 Marzo 2017 alle 21:02 #9557Concordo con Massimo che un tuo scritto corredato di immagini a descrizione della tua lavorazione sia molto, molto interessante!!
14 Marzo 2017 alle 20:53 #9562Un saluto a tutti
Mi dovete scusare ma data la mia poca dimestichezza con i forum mi trovo in difficoltà per tener fede a quanto promesso ossia relazionarvi sul lavoro svolto finora.
Come prima cosa era mia intenzione sottoporre al vostro giudizio i dati dei test di Foucault riguardanti lo specchio di 200mm che a me sembrano abbastanza buoni ma si sa il giudizio sul proprio lavoro è meglio averlo anche da qualche esperto. Ho provato a fare un copia-incolla da excel con risultati pessimi. Se possibile vorrei anche che qualcuno mi spiegasse anche come inserire foto e filmati. Ricordo di aver letto qualcosa a riguardo in qualche discussione ma non riesco a ritrovarlo. Chiedo gentilmente il vostro aiuto14 Marzo 2017 alle 23:02 #9563Ciao Giuseppe, per inserire le immagini nella discussione, si può utilizzare un servizio di “hosting” esterno, ad esempio http://www.postimage.org, ma ce ne sono molti altri similari.
la procedura è:
1 – si caricano le immagini sul sito di hosting
2 – si copia il link “collegamento diretto” dalla schermata di condivisione dell’immagine
3- si incolla il link direttamente all’interno del post, oppure, per una migliore visualizzazione, si clicca sul tasto “img” sulla barra degli strumenti appena in alto nello stesso post e si incolla il link.analogamente per i video, ci si deve servire di un hosting esterno che permette il caricamento e deposito dei video, va benissimo youtube, una volta caricati i video sulla propria pagina youtube ( se non si ha un account youtube bisogna crearne uno ) si copia il link del video caricato e lo si incolla all’interno del post.
15 Marzo 2017 alle 0:11 #9564Ciao Giuseppe.
Oltre a quanto detto da Massimo, visto che hai parlato di inserire fogli di excel coi risultati dei tuoi test di Foucault, aggiungerei un consiglio per la velocità di caricamento e visualizzazione delle immagini, che è quello di ridurne la dimensione informatica a valori di 200 o 300 kilo bytes, verificando però che, ad esempio nelle immagini di eventuali fogli di excel scannerizzati rimangano leggibili i dati riportati.Per ridurle prima di caricarle sul sitomdi Hosting, è possibile aprire quelle immagini per esempio con Paint di Windows che si trova negli accessori di Windows.
Una volta aperta l’immagine, nella sua cornice in basso trovi la sua attuale dimensione e la sua definizione in pixel di larghezza e di altezza.
A quel punto puoi scegliere la voce “Ridimensiona” dal menù in alto. Si aprirà una finestra e nelle caselle di riduzione percentuale, dovrai sostituire il numero 100 con un valore che porti la sua dimensione ad esempio a 200kb, e poi salvare con nome (altrimenti savando ti troveresti ridotta la foto originale che magari volevi conservare).
Dopo che avrai salvato vedrai che la dimensione della immagine scritta in basso sul bordo della foto a video, sarà ridotta al nuovo valore, che richiede poi quella verifica di leggibilità.16 Marzo 2017 alle 21:59 #9566Eccomi nuovamente
Come detto in precedenza provo a pubblicare i dati e i grafici del foglio di calcolo riguardanti lo specchio da 200 mm.
I dati che appaiono sul foglio di calcolo derivano dalla media di dieci misure effettuate con il tester di Foucault. So che come numero di misurazioni non è certo sovrabbondante ma la media è comunque significativa.
In seguito provvederò ad effettuarne delle altre.
Da segnalare che lo specchio senza alcuna alluminatura o argentatura è stato fissato su un supporto in multistrato ed il tutto montato provvisoriamente su un tubo in PVC al fine di testarne visivamente la qualità.
Dall’edificio della scuola abbiamo inquadrato un caseggiato che in linea d’aria ho stimato distare perlomeno tre o quattrocento metri. Il telescopio era poggiato su un bancone da laboratorio .Ebbene pur con un allineamento delle ottiche alquanto approssimativo e con oculari Kellner provenienti da un telescopio da 70 mm della BRESSER, l’immagine ottenuta risultava nitida sia con l’oculare da 20 mm (70 ingrandimenti) si con l’oculare da 12 mm (116 ingrandimenti).
Con detti oculari si percepiva tranquillamente la granulosità del muro dell’edificio ed inquadrando un’antenna parabolica posta sul tetto, si distingueva molto bene il rivoletto di ruggine che nel tempo era colata delle viti di supporto, pure loro ben visibili, sporcando la superficie bianca della parabola.
Invece con un oculare da 4 mm (350 X) l’immagine appariva meno definita e non so dirvi se ciò fosse dovuto alla scarsa qualità dell’oculare, all’impreciso allineamento delle ottiche o se fosse dovuto al limite di lavorazione dello specchio, da segnalare che detto oculare ha sempre fornito degli scarsi risultati osservativi anche sul telescopio della BRESSER.
Al calar della notte ho provato anche ad inquadrare la luna e le stelle ma tenere fermo il tutto durante l’osservazione e stato praticamente impossibile per cui bisognerà ripetere la prova quando costruirò una adatta struttura di supporto tipo Dobson.
Ora attendo i vostri graditissimi commenti.
Quando avrò un pochino di tempo libero in più proverò a pubblicare foto e filmati riguardanti la “macchina” per la lavorazione degli specchi, del tester ecc..
Vi saluto16 Marzo 2017 alle 23:06 #9568Apperò !!! Complimenti Giuseppe, è un “signor” specchio ! A giudicare dal Test la qualità è ottima, una bellissima parabola. Io proverei a rifare il test con una maschera a 5 o 6 zone, come ulteriore conferma poi, proverei a fare uno star test, ovviamente dopo averlo montato su di un Dobson, come dicevi tu. A specchio finito è Lo star test che, meglio di qualunque altro, potrà dirti l’effettiva precisione raggiunta.
Sono curioso di sentire Giulio, che conosce questo test e questo foglio di calcolo come le sue tasche…
16 Marzo 2017 alle 23:44 #9569Grazie Massimo
Non ti nascondo che quando ho visto i primi risultati non volevo crederci, anche perché sia chiaro che pur essendoci arrivato per gradi lavorando con utensile di pece a diametro intero, la parabola me la sono ritrovata in brevissimo tempo e quasi per caso. Unica cosa da segnalare è il fatto che sono partito da una buona sfera e con l’utensile perfettamente adattato.
Avevo così tanta paura di non riuscire ad ottenere un risultato almeno decente che non vi ho mai contattato prima per il terrore di incappare in una figuraccia.
Se anche Giulio mi confermerà che lo specchio è perlomeno passabile e dopo che avrò fatto qualche altro test penso proprio che spedirò lo specchio ad alluminare, per inciso la superficie è perfettamente lucida, unico neo un graffio lungo un paio di centimetri che non sono riuscito ad eliminare completamente. Pazienza non credo avrà grandi effetti negativi sulla visione.
Ciao17 Marzo 2017 alle 10:55 #9571Ciao Giuseppe! Il tuo specchio che meraviglia!!
Che posso dire se non che è perfetto!
Veramente complimenti!
1) Hai fatto molto bene a portare a termine la lucidatura, perchè essa è fondamentale, e non è rilevata dal test di Foucault che confronta analizza solo l’andamento della curvatura dello specchio in esame al confronto con la parabola teorica presa come riferimento.
Ed il problema numero uno dei neofiti è quello di raggiungere la buona parabola quando ancora lo specchio non è perfettamente lucido. Ma una buona parabola su uno specchio non lucido preclude tutte le caratteristiche ottiche rendendolo inutilizzabile, perchè con gli ingrandimenti l’immagine via via si sgrana dividendosi in quella nuvola di puntini del “grigio” rappresentato dai crateri dimenticati.
Ne so qualcosa perchè acquistai il mio 300 da un astrofilo napoletano che aveva realizzato la buona parabola con lo specchio ancora grigio dalla quantità di crateri a quel momento ancora presenti. Specchio che ho poi terminato di lucidare e parabolizzato (ma raggiungendo un lambda molto inferiore a quello che hai raggiunto tu).1) Dal grafico a sfondo verde del tuo foglio calcoli di Foucault vedo che l’errore massimo picco/valle della tua parabola è di soli 42 nanometri. Ed infatti sono quelli che essendo molto minori dei 68,75 nanometri che portano al minimo sindacale del famoso lambda/4, ti ritrovi con uno stratosferico lambda/15 e rotti.
Ricordando che essendo le rilevazioni del test di Foucault un poco soggettive, l’unica soluzione per renderle veramente valide ed oggettive è quella che hai giustamente applicato nel fare le medie delle tue misurazioni.
2) Vedo dal grafico a sfondo arancione che il criterio di Couder è pienamente soddisfatto, e quindi tutte le 4 zone del tuo specchio convergono il loro riflesso all’interno della tacca di diffrazione del tuo strumento che ha il diametro di 9.8 micron alla distanza di 1409mm dallo specchio. E quindi la tacca di diffrazione delle stelle che vedrai sarà assai più puntiforme di quella di qualsiasi strumento commerciale…ma anche artigianale!!!
Questo fatto (te ne renderai conto) significa che i minimi particolari della osservazione ad alto ingrandimento sembreranno netti e quasi in rilievo. La dimostrazione di solito la si fa osservando la macchia rossa su Giove ed anche meglio osservando il transito di una delle sue lune sulla sua superficie, con la vista non solo del facile “pallino nero” della sua ombra, ma anche della luna stessa, nonostante il diametro dello specchio non grandissimo.
Ti conviene non azzardare più alcuna correzione e fare alluminare lo specchio spedendolo alla Zaot o a Zen (perchè non so se dalle tue parti c’è qualcuno che fa deposito di metalli sotto vuoto).
Una interessante osservazione solamente e puramente “accademica” la farei a proposito della tua zona 4 che nel grafico a sfondo verde, essendo rivolta verso il basso potrebbe sembrare un bordo leggerissimamente ribattuto….E che in effetti lo è…Ma che il grafico arancione mostra effettivamente riflettere lateralmente, ma solo del (100-62%)= 38% e quindi a quella distanza focale sempre ancora ben all’interno della tolleranza del criterio di Couder).
Osservando bene però il grafico a sfondo azzurro (quello del vetro ancora asportabile che prende i dati dalle caselle di pari colore di fondo), si vede che sono le zone 2 e 3 che sono alte rispettivamente (15.7-4.2)=11.5 e (18.1-4.2)=13.9 nanometri, mentre la zona 4 si trova allineata con la progressione della parabola determinata dalla zona 1. (…Potenza del test di Foucault !!)Infine il grafico a sfondo giallo della “tromba delle tolleranze” conferma una splendida linea quasi rettilinea!! (Considerando che la perfezione sarebbe rappresentata da una retta al centro della tromba!)
Insomma…Ancora COMPLIMENTISSIMI!!
Tienici informati!!
E se mi consenti (da componente di un coro alpino) una citazione “speciale”, come dice l’inno della Gloriosa Brigata Sassari ti direi “Aiò Dimonios! Avanti Forza pari!
Ciao Giulio17 Marzo 2017 alle 13:22 #9575Ciao Giulio
Non ti nascondo che i tuoi complimenti e quelli di Massimo mi fanno estremamente piacere e dopo un numero infinito di ore passate a provare e riprovare anche solo per riuscire ad ottenere una sfera decente ora tutto ciò mi riempie di orgoglio. E’ stato un lunghissimo viaggio ed una faticaccia incredibile con tantissimi momenti di sconforto per i risultati che non arrivavano. In tutto questo devo anche ringraziare la pazienza infinita di mia moglie che mi vedeva sparire in garage in quasi tutte le occasioni in cui avevo un pochino di tempo libero.
Ora però pur essendo abbastanza sicuro che lo specchio è perlomeno accettabile, aspettiamo a suonar le campane perché come giustamente hai detto tu il test di Foucault è abbastanza soggettivo e sarà meglio effettuare altre prove compreso uno star test prima di definirlo meraviglioso o altro. Certamente non ho alcuna intenzione di toccarlo ulteriormente. Per cui credo proprio che il prossimo passo sarà quello di spedirlo ad alluminare. A tal proposito vorrei, se potete, anche il vostro consiglio per decidere a chi far fare il lavoro. Tenete presente che la mia intenzione è quella di far depositare anche uno strato protettivo oltre che lo strato di alluminio. Inoltre il disco lo abbiamo ottenuto con una fresa a tazza auto costruita con cui abbiamo tagliato una lastra di vetro calcio-sodico da 19 mm. Ebbene è successo la fresa via via che scavava è andata allargandosi leggermente per cui abbiamo che la faccia inferiore risulta di pochissimo più grande di quella superiore. Insomma abbiamo una sorta di sezione tronco conica. Ora non ho idea se questo possa creare problemi a coloro che effettueranno l’alluminatura in quanto so che alcuni sospendono lo specchio con la faccia lavorata verso il basso. Teoricamente poiché la faccia lavorata è la più piccola e quindi quella rivolta verso il basso non ci dovrebbero essere problemi nel sospendere il disco senza pericoli di scivolamenti ma qualche dubbio mi rimane. Quindi se potete consigliarmi indicandomi a chi rivolgermi, anche con una mail privata se non è possibile farlo sul sito, ve ne sarei grato.
Ciao a tutti17 Marzo 2017 alle 14:08 #9576Ciao Giuseppe, un grosso benvenuto anche da parte mia…
Non posso che unirmi anche io, nel farti i complimenti per l’ottimo lavoro svolto, non che per il notevole risultato ottenuto…Non ti preoccupare, se anche la fresa a tazza si è allargata leggermente durante il taglio, questo non ti andrà influenzare minimamente in nessun aspetto. Ne nell’alluminatura, ne in fase di osservazione. Anche perchè, per quanto si sia aperta, non penso che il diametro inferiore dello specchio sia più grande di si e no 1-2 mm rispetto a quello superiore, quindi vai tranquillo.
Ah, a proposito, hai fatto qualche bella foto del test di Ronchi? riusciresti a postarne qualcuna? Sarebbero molto interessanti, non che istruttive…
grazie,
Ciao a presto…17 Marzo 2017 alle 14:42 #9577Ciao Giuseppe.
Ti consiglio di far leggere a tua moglie le nostre considerazioni sul tuo lavoro, cosicchè possa perdonare le tue sparizioni in garage.Quanto alla alluminatura dello specchio, le aziende del Nord che conosco io e che fanno questo servizio, alle quali puoi telefonare per avere un preventivo, sono due:
la ditta ZAOT S.r.l. Thin film coatings, di 20010 Vittuone (MI);
e la Ditta
COSTRUZIONI OTTICHE ZEN Di Venezia San Polo n.1871/ADai cui siti, oppure contattando telefonicamente portai avere preventivi e soddisfazione ai tuoi dubbi sulla domanda relativa al fissaggio della forma leggermente tronco-conica del tuo specchio.
Ambedue praticano l’alluminatura, a richiesta protetta da uno strato di SiO2.
So che con una maggiorazione una delle due ditte realizza l’alluminatura multistrato a riflettenza migliorata (“Enhanced”) che ha una riflettività maggiore di un 5% rispetto al singolo strato (che sarebbe come avere uno specchio con un diametro maggiorato di tal valore), ma che è anche più resistente e a pari diametro specchio costa di più.Ma può sicuramente darsi che di ditte di alluminatura ottica ne esistano altre che ignoro ed altrettanto valide.
A proposito della spedizione dello specchio “a prova di maltrattamento da trasporto con corrieri vari” vorrei suggerirti di imballare lo specchio costruendo e inserendolo a faccia in giù, dentro una cassettina di compensato come appositamente studiato a livello professionale, (e come ho sempre fatto anche io), da inserire a sua volta dentro una più grande scatola di cartone contenente anch’essa protezioni di polistirolo su tutti i 6 lati.
Quella cassettina di compensato idonea a bloccare al suo interno il tuo specchio deve essere costruita “su misura” come è visibile nei tre minuti di filmato del link seguente (che iniziano trascinando il cursore al tempo di riproduzione verso la fine del filmato, al livello di 1 ora 53′ 27”)Tutorial video: Costruzione di uno specchio parabolico 200F6
Ciao – Giulio
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