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22 Agosto 2020 alle 19:54 #11940
Ciao a tutti,
in attesa di iniziare la lavorazione del mio specchio 300 f/5 mi sono messo a rileggere i post di Lavorazione primario 300 f/6 di stefanosky. Ad un certo punto inizia a citare gli acronimi TOT e MOT di cui non conosco il significato, sicuramente riferiti a specchio e utensile.
Potete essere più precisi?Sempre leggendo ho scaricato e provato il software ATMOS citato da Massimo Marconi in risposta alla richiesta di Stefanosky riguardo alla freccia d raggiungere. Ho insrito i dati del mio specchio ma non riesco a leggere la freccia.
Questo software è Freeware, è possibile e utile acquistarlo?Franco
Franco
23 Agosto 2020 alle 10:19 #11941Ciao Frank, questo succede perchè Stefanosky si fida poco del Grattavetro ed allora va a leggere i siti/forum americani dove per ogni cosa dispongono di un acronimo.
In questo caso ci si riferisce, come da te intuito, alla posizione di specchio ed utensile durante la lavorazione, da cui MOT =”Mirror On Top” oppure TOT=”Tool On Top”… ma secondo me, “specchio sopra” e “specchio sotto”, funziona altrettanto beneAtmos è un bellissimo software realizzato da Massimo Riccardi, uno dei migliori ottici italiani ( progettista di sistemi ottici anche per Officina Stellare ) ed è disponibile sia nella versione Demo ( gratuita e più che sufficiente per le esigenze dei grattavetro non professionisti ) che nella versione completa. La versione demo è limitata alla progettazione ed analisi di un sistema al massimo di tre superfici ottiche.
Per ricavare la freccia di uno specchio parabolico, basta simulare un newton attraverso le schede preconfigurate di Atmos e ricavare il valore “Mirror Sagitta”
I più attenti e scrupolosi noteranno (tempo fa Giulio se ne accorse immediatamente) che il valore della freccia differisce di qualche centesimo di mm ( in difetto ) rispetto a quello calcolato matematicamente sul raggio della sfera equivalente.
Questo succede perchè Atmos calcola il valore della freccia riferito non alla sfera ma alla Parabola finale, ottenuta abbassando i bordi e lasciando inalterato il centro rispetto alla sfera di origine.23 Agosto 2020 alle 11:05 #11942Grazie per la risposta.
E’ possibile recuperare la distanza dello specchio secondario dal primario o dal fuoco?Franco
23 Agosto 2020 alle 11:27 #11943la distanza tra gli specchi in un Newton è arbitraria, viene scelta dal progettista in funzione dell’estrazione del piano focale dal tubo ottico che si desidera ottenere.
Nell’esempio sopra, ho impostato il valore per “E” (Optical Axis focal plane distance ) di 200 mm dall’asse ottico, per avere una estrazione del piano focale di 50 mm da un ipotetico tubo di 300 mm di diam. ( forse è un po’ poco )
Da tener presente che l’asse del secondario va decentrato rispetto al primario ( valore “Dx” in tabella) , più ci si avvicina al primario, maggiore sarà l’offset del secondario.24 Agosto 2020 alle 15:15 #11944Ciao,
mi sembra di capire che per disegnare lo schema ottico di un telescopio devo conoscere il focheggiatore che andrò a montarci?
FrancoFranco
24 Agosto 2020 alle 22:08 #11945CIAO Frankq.
Tu dici:mi sembra di capire che per disegnare lo schema ottico di un telescopio devo conoscere il focheggiatore che andrò a montarci?
Per disegnarlo si. Ma dal punto di vista pratico della costruzione, non necessariamente. Perché regolerai tutto alla fine, quando come ultima operazione, taglierai i tubi del traliccio per fare in modo che vada a fuoco l’oculare fra quelli che possiedi, che richiede il maggiore inserimento nel focheggiatore. -
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